Io mi alzo presto e, in genere, inizio la giornata facendo un po’ di lavori di casa con la radio accesa. Così mi capita di ascoltare due o, più spesso, tre giornali radio.
Stamattina, curiosamente, è passata una notizia che non ha niente di nuovo se non l’occasionale palcoscenico: Castegnato, vale a dire una sorta di Carneade geografico. Si tratta di un piccolo comune
(poco più di 8.000 abitanti) a un tiro di schioppo da Brescia, la leonessa d’Italia, la sede dell’inceneritore (pardon, “termoutilizzatore” nel dialetto locale) più autopremiato del mondo.
Sul territorio del Comune passa l’autostrada A4 e passerà il TAV (maschile perché TAV sta per Treno Alta Velocità e il treno è maschio in italiano). Per questo l’ARPA ha dato un’occhiata al terreno e ci ha scoperto un po’ di Cromo esavalente, cancerogeno di classe I (il massimo) per lo IARC, l’istituto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che di cancro si occupa. Naturalmente la legge si occupa diligentemente della sostanza e pone dei limiti di concentrazione al di sotto dei quali se qualcuno si ammala è perché è un tipo capriccioso. Che quei limiti abbiano un valore biologico io non ci giurerei, ma, comunque, se si va oltre è cosa certa che anche l’organismo del pio bove italiota non gradisce. E se i limiti si superano di 1.400 volte?
Tirato in ballo, il sindaco di Castegnato, il ragionier Giuseppe Orizio, eletto con il 58,82% alla carica di massima autorità sanitaria del luogo, ha rassicurato tutti: da noi il Cromo esavalente supera di 1.400 volte i limiti di legge? E con ciò? Mica ci sono pericoli per la popolazione.
Sentita una voce così autorevole, ho tirato un sospiro di sollievo. Ora so che allo IARC sono dei burloni e che i limiti di legge, per generosi che siano verso chi, non sempre di nascosto, impasta sozzerie con il terreno, non hanno il minimo significato.
Del resto qualche giorno fa si è tenuto un convegno a Napoli sulla cosiddetta Terra dei Fuochi e le “autorità” hanno giurato che va tutto benissimo e che i friarielli (broccoletti per i romani) indigeni nati sui rifiuti sono quanto di più sano al mondo.
“Muori al momento giusto: così insegna Zarathustra.” Lo scriveva tale Friedrich Wilhelm Nietzsche poco meno di un secolo e mezzo fa. E quando sia il momento giusto ora abbiamo chi lo stabilisce per noi. Che fortuna!