La sua risposta alla domanda precedente non mi sembra molto soddisfacente.  Se lei non ha dati certi sulla quantità di nanoparticelle e su che cosa le produce, in base a cosa intraprende le sue battaglie contro gli inceneritori?  E perché non prendersela con i forni a legna delle pizzerie, allora?  Se non le piace misurare le polveri in base alla massa (ma io non l'ho mai detto!) allora le misuri per numero catalogandole in base alla dimensione, ma un dato di partenza DEVE esserci!  O stiamo forse discutendo del sesso degli angeli?

Saluti,
          Italo A.

p.s. Da quel poco che ho visto in giro, gassificatori ed inceneritori sono molto diversi.  E' sicuro di non aver niente da dire in proposito?

RISPOSTA

Caro sig. Italo, Come certo non ignora, la risposta che Lei chiede non glie la posso certo dare io. Per questo, occorre un enorme dispiegamento di forze e un enorme investimento di denaro che nessuno metterà mai, perché una risposta equivarrebbe ad una condanna senza appello, cosa perfettamente nota a chi gestisce il mondo. Dunque, è sufficiente non mettere il denaro. I dati sul particolato prodotto da un inceneritore sono, perciò, solo desumibili in base alle leggi della fisica e della chimica e in base al funzionamento degl’inceneritori. Perché io ce l’ho con gl’inceneritori e non con i forni a legna? Beh, al di là dell’ovvio grottesco, l’incenerimento dei rifiuti è, sempre in base alla scienza non distorta e, quindi, non scienza, l’unico sistema idiota per trattate il problema: dannoso per la salute e per il portafoglio. Ogni altro sistema è meglio, purché, va da sé, applicato come si deve. Quanto ai gassificatori e agl’inceneritori, è ovvio che si tratta di sistemi diversi, ambedue dannosi.

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