Pare che il tema della ricerca sia la nidificazione del colombaccio. Quel che è certo che a portarla avanti è stato incaricato il dottor Angelo Giuliani, funzionario del Servizio Veterinario dell’ASL di Urbino, e l’incarico è arrivato da un pubblico concorso per dottorato di ricerca. I posti sono sei e Giuliani se ne aggiudica uno. Che cosa c’è di strano?: un posto acquisito per merito. Dunque…
Beh, la prima cosa strana è che nessuno abbia pensato a truccare il concorso e a far fuori preventivamente il dottor Giuliani il quale ha la colpa oggettiva e imperdonabile di avere la bellezza di 56 anni. I sistemi di abbattimento di questa fauna fastidiosa, rara ma non rarissima, di personaggi tecnicamente preparati non solo esistono e sono ampiamente praticati, ma sono più d’uno, andando dal “consiglio” di stampo prettamente mafioso di togliersi di mezzo fino all’offerta di qualcosa in cambio del ritiro, qualcosa che, ça va sans dire, non arriverà mai. Se, poi, il concorrente non vuole proprio sentire ragioni, basta che la commissione, inappellabile com’è, lo castighi con un parere negativo anche a costo di coprirsi di ridicolo. Io di questo posso testimoniare per aver assistito ad un caso in semplice veste di osservatore, visto che, in quella circostanza, le prove orali erano pubbliche (e io ero l’unico spettatore). Dunque, strano che nulla di tutto ciò sia stato messo in pista nel caso specifico.
Ulteriore stranezza è che uno dei concorrenti eliminati abbia ritenuto di conquistare ciò che non era stato capace di raggiungere facendo ricorso al TAR, in questo confortato dal parere favorevole del rettore, sostenendo che a 56 anni non hai diritto a ciò che di diritto ti spetta. Una rinuncia alla propria dignità? Un’idiozia palese? Ricordiamoci che siamo all’Università di Urbino, e, come per il purgante di antica memoria, basta la parola.
Motivo di sconforto, almeno per me, è dover costatare come la percezione comune, peraltro abbracciata dall’ineffabile rettore professor Stefano Pivato, è che la ricerca non la fa chi la sa fare ma chi riesce ad accaparrarsi il posto, qualunque mezzo abbia usato. Che costui sia un brocco non ha nessuna importanza: dopotutto la ricerca nostrana, al di là delle fesserie che ci propinano i politicuzzi italioti, è una farsetta ignobile buona solo per rimbambire un pubblico d’incompetenti.
E ancor più sconfortante è doversi accorgere che i giovani che escono dalle nostre università sono mediamente degl’impreparati, e ce ne accorgiamo perché, se non trucchi la partita, questi pèrdono davanti ai matusalemme cinquantaseienni.
Perché perdano è facilmente spiegabile: perché i loro insegnanti sono mediamente degli asini che hanno fatto carriera in università perché avevano qualcuno dei lubrificanti compresi tra i parenti giusti, gli amici giusti, gli elementi di baratto giusti, abbastanza quattrini per convincere l’arbitro Moreno della situazione, o, se c’erano le doti fisiche, sapevano essere carini (pari opportunità per maschi e femmine).
Che dirà il TAR? Chissà. Io mi auguro solo che non si tratti di qualcosa che acuisca la mia vergogna di essere italiano. Ripensando, però, alle promozioni forzate dal TAR di scaldabanchi che andranno almeno in parte, ed inevitabilmente quando arriverà la loro ora, ad ingrossare le mandrie raglianti della nostra classe dirigente, non mi sento tranquillo.
Buon sensoSara’ strano, ma per me esistono 2 categorie di ricercatori: 1)Chi e’ preparato e sa’ fare ricerca2)Chi la sa’ fare ma non ha ancora la preparazione adeguata. Il primo tipo va’ CURATO e SOVVENZIONATO per permettergli di dare il meglio.Il secondo va’ valorizzato e fatto crescere per arrivare dovo potra’ poi fare la ricerca corretta. Non esistono altri ricercatori…gli inetti vadano al governo, li troveranno un sacco di posto per loro.Gli svogliati anche, i figli di papa’ poi dovrebbero essere FILTRATI per impedire che le PRESSIONI possano farli arrivare dove non gli compete.Esistono poi persone che sono preparate ma… Leggi il resto »
Come disse…
Come disse il tale:
“Chi sa fare, fa. Chi non sa fare, insegna” e questo spiega molto se non tutto….