Buongiorno, volevo chiederle qualche notizia sui prodotti particle free. Praticamente abbiamo letto la lista nera dei prodotti incriminati, ma se é possibile, vorremmo una lista di prodotti sicuri per le categorie più diffuse, come biscotti, brioches, grissini e pane confezionato. Inoltre, le chiedo anche, in che quantità devono essere assunti quei prodotti (della lista famosa) per mettere a rischio la salute del consumatore. La ringrazio tantissimo
RISPOSTA
Come è spiegato sul sito www.nanodiagnostics.it, quegli alimenti sono stati scelti a caso e l'analisi è stata effettuata su di un campione singolo di ogni prodotto. Dunque, non c'è nessuna sistematicità e nessuna pretesa al di là di quella di affermare che in quel campione abbiamo trovato quelle polveri inorganiche. Ciò che chiede Lei, vale a dire l'analisi di tante serie di prodotti, è tecnicamente fattibile ma necessita d'investimenti non trascurabili, dato che ogni indagine ha un costo vivo che qualcuno deve affrontare. Chi può farlo? Dovrebbe forse essere lo Stato o, almeno, lo Stato dovrebbe obbligare i produttori di alimenti ad eseguire i controlli del caso. O anche le varie associazioni di consumatori potrebbero fare qualcosa in proposito ma, come certo sa, non esistono leggi che regolino la questione e, dunque, ognuno fa ciò che meglio crede. Per ora, meglio tenere la cosa se non segreta, almeno silenziosa per quanto possibile. Quanto alla quantità di polveri che si possono assumere senza rischio, non ho risposta io e, temo, per ora non ce l'ha nessuno. Posso solo dirle che per le polveri inalate l'Organizzazione Mondiale della sanità afferma che qualsiasi quantità è deleteria per la salute.