In questi ultimi giorni sono bersagliato da una pioggia della stessa domanda in copia conforme: per chi voterò? Spero, con questa risposta cumulativa, di soddisfare la curiosità di chi mi scrive e mi telefona, domandandomi personalmente che cosa può importare alla gente di ciò che faccio io.
Alle ultime quattro consultazioni elettorali io sono andato al seggio e non ho toccato la scheda, rifiutandomi di ritirarla e facendo mettere a verbale che la scheda non la ritiravo perché non mi sentivo rappresentato da nessuno. Questo evita che si verifichino alcuni inconvenienti e malintesi.
Da diverse legislature la nostra Costituzione (lo scrivo con la maiuscola perché moralmente la merita anche se la regola di scrittura impone altro) viene calpestata per l’interesse di chi ricava più del dovuto esercitando il mestiere della politica. Gli articoli 56 e 58 sono chiarissimi, stabilendo in modo secco e inequivocabile che deputati (56) e senatori (58) devono essere “eletti a suffragio universale e diretto” ponendo limiti solo all’età degli elettori e degli eleggibili.
Il verbo eleggere deriva dal latino eligere e significa semplicemente scegliere. Con il sistema odierno noi non scegliamo nient’altro che un partito, cioè una società senza responsabilità, che può fare ciò che gli pare, insediando chiunque o chiunque escludendo a suo volere. Insomma, la vecchia commediola degli amici e degli amici degli amici.
L’aggettivo diretto sottolinea il metodo di scelta rendendolo ancora più inequivocabile: l’elettore esprime la sua scelta dichiarando il nome del candidato preferito.
Nulla di tutto ciò avviene e, dunque, chi siede in parlamento lo fa in modo del tutto abusivo. E abusivo è tutto l’apparato, assolutamente incluso il presidente della repubblica che è espressione di un’accolita di abusivi e inclusi i senatori a vita nominati da chi non può avere diritto di farlo.
È del tutto evidente che un parlamento come ci ritroviamo non ha alcun potere per legiferare, almeno stando alle garanzie che il popolo detiene, meno che mai su materie che invadono non solo la libertà personale ma la salute individuale fino a costringere i tutori della salute altrui come sono i genitori ad interferire in modo costretto con quella dei propri figli: insomma, una sorta di sacrificio di Isacco a scopo di lucro, con l’aggravante che nel racconto biblico Dio si accontenta di aver controllato Abramo, evitando una conclusione sanguinaria che non gli avrebbe fatto onore.
A tutto questo si aggiunge lo sbarramento: il partito che non supera una determinata soglia percentuale di consensi resta escluso e, inevitabilmente, i suoi elettori non trovano rappresentanti, per ovviamente abusivi che essi siano se l’anticostituzionalità della mancata elezione diretta dovesse restare. Ora, io vorrei sapere dove la Costituzione menziona l’esistenza di una soglia. L’articolo 56 dice che i deputati sono 630 e, dunque, necessariamente, io capisco che, per accedere alla Camera, basta ricevere un seicentotrentesimo dei consensi. La stesa cosa vale proporzionalmente al Senato. Che, poi, così facendo senatori e deputati non riescano a comporre un governo è cosa che riguarda la loro idoneità a fare politica. Se non ne sono capaci, si scelgano un altro mestiere e nessuno li rimpiangerà.
Dopo questa lunga premessa per spiegare come noi siamo ridotti ad animali da reddito da una cricca di furbetti arroganti, vengo al particolare d’occasione.
Al di là di tutte le infinite baggianate con cui ci si trastulla in parlamento, a me interessano argomenti fondamentali come la salute e l’ambiente e tutto quanto con questi temi ha a che fare. In questo frangente che non chiamerò storico ma appena di cronaca mortificante, al centro della criticità si pone con ogni evidenza la legge demenziale sui vaccini e l’urgenza è quella di cancellarla al più presto almeno per il bene della generazione appena arrivata.
La cosa sarebbe facilissima se, molto banalmente, gli elettori avessero cultura, intelligenza e coscienza: non si mette la crocetta a beneficio dei partiti che presentano i responsabili di quell’insulto. Inutile fare i nomi: li conosciamo tutti.
Invece le cose non sono così semplici. Tanto per fare un esempio, ma certo non è il solo, i vecchi, rispettabilissimi comunisti restano cocciutamente convinti che la loro religione sia osservata e onorata votando PD, senza rendersi conto di come quel partito sia il mostriciattolo partorito dall’unione contro natura di Peppone con Don Camillo. Insomma, i cosiddetti “trinariciuti” e le “trimammellute” di guareschiana memoria daranno il loro consenso ai loro nemici giurati della Democrazia Cristiana denominata un tempo Balena Bianca. E il PD, soprattutto per bocca del suo santone con un DNA democristiano, è dichiaratamente schierato a favore della strage vaccinale di regime. Insomma, in nome di una religione morta e sepolta, si sacrificano anche i figli.
A mio parere, restando ai vaccini, la posizione più ragionevole è quella di lasciare ad ognuno la libera scelta: chi vuole s’inietta ciò che gli piace; chi non vuole, no. Più o meno su quella linea è nata una miriade di partitini di fatto indistinguibili tra loro, alcuni dei quali rappresentati da persone più che onorevoli ma, ahimè, in più di un caso inquinati da figuri dai quali acquistare un’auto usata sarebbe un azzardo. Poi ci sono i personaggi che fino al mese scorso non avevano nemmeno idea che la famigerata legge Lorenzin esistesse e, con un’ingenuità pari solo alla loro gaglioffaggine, sono balzati sul carro che occasionalmente li ha accolti.
Non credo di essere indovino se pronostico che nessuno di quei gruppi arriverà al fatidico 3%. Anzi, mi spingo a dire che non arriveranno nemmeno a un decimo di quella soglia. E, allora? E allora i cosiddetti “free-vax” saranno annullati e, numeri alla mano, non esisteranno nemmeno. Così, certo senza volerlo, con il loro suicidio quei partitini avranno fatto il gioco di Big Pharma.
Per pietà umana non entro nel merito dei grillini, anche perché indovinare i loro sbandamenti tra tutto e il contrario di tutto è come azzeccare una cinquina al lotto e, comunque, non ce n’è uno tra loro che saprebbe governare un condominio.
Ultimamente solo la Lega si è espressa chiaramente sull’impegno di cancellare l’obbrobrio della legge Lorenzin ma negli ultimi giorni pare non se ne parli più. Il fatto è che la Lega si è alleata con Berlusconi e con la Meloni e i loro due partiti vaccinerebbero pure lo zerbino di casa. Così, se, come è più che possibile, quella triplice alleanza guadagnerà i voti minimi per governare, temo fortemente che la Lega farà finta di niente e dimenticherà l’impegno. Se il signor Salvini vuole essere credibile deve dichiarare pubblicamente e sottoscrivere un documento con cui s’impegna a togliere l’appoggio all’eventuale governo se quella legge non sarà abrogata immediatamente. Lo farà? Al momento non ci sono avvisaglie e la Lega sta glissando sull’argomento.
E, allora, per chi voterò? Se le cose resteranno come sono ora, farò ciò che ho fatto le ultime quattro volte: non ritirerò la scheda.
Se dalle elezioni uscirà solo un pastrocchio e si tornerà in breve alle urne, magari nel rispetto della Costituzione, con un solo partito che rispecchi le mie idee, io ci sarò. Ora fate senza di me.
Salvini, nelle ultime settimane, ha detto in due o tre occasioni di essere contrario all’obbligo di vaccinazione. Lo hanno attaccato tutti i mass media, che si sono subito zelantemente impegnati a mandare in onda le solite trasmissioni di regime sui vaccini. Poi però l’argomento è sparito in due sensi: hanno smesso di attaccare Salvini sui vaccini e lui ha smesso di parlarne. Magari mi sbaglio, ma la mia impressione è che, con qualche sondaggino tenuto sotto il tavolo, un po’ tutti abbiano capito che la posizione espressa da Salvini (cioè: nessun obbligo) è di gran lunga condivisa dagli italiani, visto… Leggi il resto »
E’ più semplice Paride, salvini come i cinque stelle hanno smesso di parlare di vaccini e qualcuno ha fatto dietro front perché hanno capito che si perdono voti e tanti..
Fare previsioni non solo sulla mente umana ma sulla mente degli umani che fanno politica (come è intesa correntemente) è un esercizio di altissima acrobazia. Credo che anche i più cocciuti tra i vaccinisti si rendano conto che hanno esagerato e, dunque, il silenzio sui vaccini che, comunque, sono il convitato di pietra di queste elezioni, è comprensibile anche se spregevole. Senza ipocrisie, per capire se la follia della legge Lorenzin finirà in discarica bisognerebbe sapere quanto denaro è circolato, quali sono gl’impegni presi con Big Pharma e chi sono i personaggi realmente coinvolti. Quanto a Burioni, è evidente che… Leggi il resto »
Per me semplicemente Big Pharma tra un po’ di tempo, con la legge Lorenzin a regime, farà i suoi conti e vedrà se i vaccini fatti sono aumentati o calati. Nel primo caso le sanzioni aumenteranno, nel secondo caso tutto finirà nel nulla, come è già avvenuto in passato. Ad oggi l’unico vero problema posto dalla legge è il divieto di accesso all’asilo, che però di fatto non ha ancora prodotto effetti concreti. Vedremo. Ricordo solo che nel 1999 fu tolto per legge il divieto di accesso a scuola, dopo che ormai la Corte Costituzionale nel corso degli anni con… Leggi il resto »
Dalle mie parti c’erano a fine ‘800 due tipi che andavano in giro per le fiere a vendere scatole di lucido da scarpe taroccate. Sotto mettevano grasso di poco valore, sopra, bene in vista, ottimo lucido nero del tipo usato per gli stivali della cavalleria; il massimo. Dopo aver imbrogliato tanta gente in vari paesi, si dimenticarono quanti e quali fossero, e tornarono per sbaglio in uno di questi paesi a rivendere il loro prodotto. Il risultato fu che vennero riconosciuti, presi a male parole e malmenati a dovere. Per i raccontaballe si dice ancora adesso ” Bagolon dal lustor”;… Leggi il resto »
Risposta ad Eugenio Cassi: Sarebbe sufficiente che i vaccinisti ad oltranza si vaccinassero pubblicamente insieme con i loro figli con tutti i loro vaccini, obbligatori e non che i vaccini siano. I Bagolon si esaurirebbero in un batito di ciglia.
Resta il fatto che Salvini e Zaia per lo meno ad oggi hanno sempre detto no all’obbligo, senza ondeggiamenti. Invece i 5 stelle hanno detto no all’obbligo, eccetto che per il morbillo (che però esiste solo coniugato nell’MPR e nell’MPRV), poi (poche sere fa Di Maio su La 7) sì all’obbligo, ma solo per le 4 vecchie vaccinazioni obbligatorie (che però si trovano solo coniugate nell’esavalente). Alla fine il risultato è: no all’obbligo, eccetto che per i vaccini obbligatori della Lorenzin. Fantastico!
RISPOSTA A PARIDE Un popolo che non fa una piega se viene derubato delle garanzie di cui ha diritto di godere, che accetta le censure più becere del pensiero, che sostiene chi gli porta via la salute, che porta al macello i propri figli merita ciò che ha. E ciò che ha è la Lorenzin, è Renzi, è Grasso, magari arriverà pure quello splendido esemplare di politico “moderno” che è Antonio Tajani delle cui attenzioni io stesso ho goduto insieme con un Premio Nobel… E tra loro, figurina minore ma rappresentativa, abbiamo Di Maio, l’ondivago “statista” che spazia tra il… Leggi il resto »
Da qui al 4 marzo se ne vedranno e sentiranno di tutti i colori. Lorenzin in un collegio uninominale “sicuro” a Modena !! Sicuro a Modena ? Lo so che è stupido sperarci, ma vuoi vedere che Burioni non ha informato la signora del fatto che a Modena c’è Nanodiagnostics ??? …………..oppure lo ha ( lo hanno ) fatto apposta perchè una volta trombata potrebbe prendere lui la sua poltrona ? E’ fantasia lo so, ma mi ci abbandono per qualche minuto. Al contempo pare che Casini Tuttodunpezzo Pierferdinando sia in gara a Bologna col PD. PD !? ex Ds,… Leggi il resto »
Ricorda l’Odissea? Nel IX libro si racconta come Ulisse e compagni sbarchino tra i lotofagi e il loto di cui quegli esseri si nutrono cancella la memoria. Veda un po’ quanto straordinariamente somiglino i personaggi omerici agli uomini di molti secoli più tardi. Quanto alla scelta di Modena, l’ho presa come un regalo personale della signora Beatrice. E per il 15 marzo, chissà. E se sulla Terra cadesse il meteorite che portò all’estinzione i dinosauri?
Gentile Professor Montanari, non so se Lei sa che esiste anche (completamente ignorata dal mainstream di regime, dunque nessuno può effettivamente conoscerne l’esistenza da telegiornali o giornali..) una cosiddetta “Lista del popolo” che sta raccogliendo firme per poter partecipare alle prossime elezioni, lista organizzata da due persone che io ritengo degne della massima fiducia, serie e competenti nei rispettivi campi: il giornalista Giulietto Chiesa e l’ex magistrato Antonio Ingroia; la Lista del popolo ha tra i suoi punti programmatici, oltre alla uscita dell’Italia dalla NATO, tema per cui Chiesa si batte, secondo me assai giustamente, da anni, la cancellazione della… Leggi il resto »
Evidentemente io non interesso, visto che nessuno di loro mi ha contattato. Temo, inoltre, che difficilmente il partito supererà qualche decimo di percentuale. Queste elezioni saranno solo il preludio alle prossime quando mi auguro che l’italica gente abbia terminato il pisolino di cui gode da parecchi anni.