Le vostre domande

Pentole anti aderenti…

Buon giorno Dott. Stefano Montanari, Sono la Dott.ssa Silvana Gabbriellini, una sua collega CTF.

La discussione con figlio, verte sulle pentole anti aderenti. Più precisamente sull'usura del loro fondo, che sopratutto quando si cuoce del purè risulta ben visibile come piccoli pezzettini di materiale scuro. Effettivamente, se quando si mescola il purè, si usa un cucchiaio di metallo questo "gratta" maggiormente il fondo facendone rilasciare piccoli pezzettini di materiale anti aderente. Certo queste non sono nanoparticelle e la soluzione migliore sarebbe comperare una padella anti aderente nuova, ma è inevitabile che l'usura della padella incominci dalla sua prima utilizzazione, cosa può provocare questo materiale all'interno del nostro intestino, se ingerito?Avete già avuto domande in merito? Ho sentito parlare del coltello del macellaio, è una situazione molto simile questa. Grazie per l'interessamento. Continui con la sua ricerca.

 

 

RISPOSTA 

Che su un fondo antiaderente non si debbano far passare strumenti duri, dalla forchetta alla paglietta metallidca, è un fatto che ogni massaia deve sapere. Il politetrafluoroetilene (comunemente conosciuto con il nome registrato di Teflon) viene applicato al fondo del recipiente ed è piuttosto tenero. Così, per evitare che si stacchi, occorre trattarlo con grande delicatezza. E allora, per mescolare si devono usare solo strumenti di legno e nient'atro. Personalmente non ho mai avuto accoasione di occuparmi della questione specifica, ma certo mangiare il Teflon non fa bene, e il parallelo con il coltello del macellaio fila alla perfezione.

 

Stefano Montanari