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non solo morti: anche vergogna alla Thyssenkrupp

Domenica 13 gennaio abbiamo ascoltato i tg in cui si diceva che i PM di Torino hanno trovato un rapporto segreto dei manager della Thyssenkrupp, in cui si punta il dito sugli operai soppravvissuti al rogo e i compagni di lavoro delle vittime rei di fare gli eroi in tv, e su cui i vertici della Thyssenkrupp volevano attuare degli interventi disciplinari, che non si esclude tuttavia di attuare in futuro  (probabilmente quando i media avranno spento i riflettori su questa vicenda).Se la notizia sarà confermata, è una cosa vergognosa, cose da non credere.Ma come fa un'azienda a concepire queste cose?Questi operai hanno vissuto un dramma  tremendo, ci pare il minimo, cosa potevano fare se non andare davanti ai mezzi d'informazione a raccontare quello che successe quella notte del rogo e cosa non funzionava in quella fabbrica.E l'azienda cosa fa, li colpevolizza?Si dovrebbe vergognare.Sabato 12 gennaio abbiamo letto su La Repubblica l'intervista al segretario generale della Cgil Gugliemo Epifani, che fa un mea culpa, dicendo "che sulle morti bianche anche il sindacato  ha sbagliato…..che il sindacato superi le proprie pigrizie, torniamo a sporcarci le mani in fabbrica….qual'è la nostra principale funzione se non quella di tutelare l'integrità, innanzitutto fisica, del lavoratore?"Abbiamo apprezzato molto l'autocritica del segretario generale della Cgil, però adesso alle parole corrispondano i fatti, perchè altrimenti questa autocritica serve a poco.Abbiamo apprezzato molto anche il nuovo appello del Capo dello Stato che ha detto che "le morti bianche sono un fenomeno gravissimo, spaventoso, che richiede il massimo allarme sociale".Noi Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza le proposte le abbiamo fatte,adesso attendiamo da chi di dovere i fatti con la F maiuscola.

Marco Bazzoni, Andrea Coppini, Mauro Marchi-Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

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