Egregio dott. Montanari, approfitto dell’occasione che mi offre tramite il Suo interessantissimo bolg e la ringrazio anticipatamente per il suo impegno. Sto leggendo un intervista rilasciata dal dirigente dell’ufficio gestione rifiuti della Provincia autonoma di Bolzano dott. Giulio Angelucci pubblicato on line http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=6807 .Parlando dell’esito di un’analisi eseguita per stabilire con esattezza l’entità delle emissioni di nanoparticolato prodotto dall’inceneritore cittadino di Bolzano ad un certo punto per giustificare il valore rilevato (tra 5mila e 7mila nanoparticelle) dichiara: “ In area ambiente, cioè in una zona non antropizzata i valori sono stati sempre intorno alle 5mila unità per centimetro quadrato. Questo perché è bene ricordare che le nanopolveri vengono prodotte anche naturalmente, per esempio attraverso la fotosintesi e per questo a volte sono stati misurati valori altissimi addirittura in mezzo agli oceani.” 1) Mi può cortesemente confermare/commentare questa informazione? 2) Mi potrebbe dare un’indicazione dei valori di emissione che ci dovremmo attendere dal nuovo inceneritore da 130.00 t/a. 3) E’ corretto dire che un semplice conteggio di particelle che non tenga conto della loro composizione non può dare informazioni sull’impatto ambientale e sanitario di una fonte inquinante? ….e che pertanto il rilevamento fatto è privo di rilevanza scientifica? Cordiali saluti
Alessandro
RISPOSTA
Come al solito, si gioca sull'equivoco. Le particelle cui fa riferimento il burocrate non sono quelle cui mi riferisco io. Le nanopolveri patogene oggetto dei nostri studi sono solide, inorganiche ed insolubili in acqua e nei grassi. Dunque, altra roba. Dirle quante di queste porcherie erutterà il miracoloso inceneritore di Bolzano senza eseguire indagini è cosa che solo l'ARPA può fare. Per loro inventare dati è un gioco da ragazzi e, dunque, meglio rivolgersi a loro. Quanto al punto 3, è ovvio che le particelle devono essere caratterizzate, altrimenti si corre il rischio di dire sciocchezze.