Michèle Rivasi, francese di lontana origine emiliana, è professoressa universitaria di scienze naturali e deputata al Parlamento Europeo. Fu lei, insieme con altri politici e studiosi in campo sanitario, ad invitarmi a parlare delle nostre ricerche sui vaccini all’Assemblée Nationale di Parigi, l’equivalente della nostra
Camera dei Deputati.
Sembrerà curioso, ma di quell’argomento i nostri politici, ministra della salute in testa, se ne infischiano bellamente. A volte, quando, per qualunque ragione, ne vengono sfiorati, mostrano tutta la loro insofferenza e la rottamano irridendola, in questo spalleggiati da giornalisti e conduttori radio e TV compiacenti, in attesa di un passettino di carriera o anche solo di una frettolosa carezza del padrone.
E, allora, si va esuli altrove. Del resto, l’Italia è sì o no la miniera dei cervelli sfruttata dal mondo intero? È sì o no la patria gloriosa della corruzione sanitaria, una corruzione che può anche non coinvolgere semplicemente i quattrini, volgari come sono?
Ormai sono passati alcuni mesi dal mio viaggio lampo a Parigi e, con i tempi di reazione della politica, in Francia si stanno svegliando solo ora. Da qualche giorno io sono tempestato da telefonate di giornalisti francesi perché – guarda un po’ che strano – accade che la gente voglia sapere la verità, una verità che pare proprio fastidiosa per chi “conta”. Vabbè, i francesi non saranno dei fulmini, ma, almeno, sono vivi e, prima o poi, reagiscono. Stendo un velo pietoso sul nostro Stivale, sui suoi politicuzzi senza bisogno di aggettivi, sui suoi “scienziati” di regime, sui suoi burocrati da clinica psichiatrica, su tanti dei suoi medici, pediatri davanti a tutti, che sono il trionfo dell’ignoranza, sui suoi pennivendoli e anche, con un rincaro di dispiacere, su tanta della sua gente rimbecillita dai “lei non sa chi sono io” di turno.
Il motivo del risveglio dei francesi è dovuto al campione di Meningitec inviatoci dalla Francia per essere analizzato. Se le porcherie che ci abbiamo trovato dentro non hanno detto niente di nuovo a noi che da una dozzina d’anni analizziamo vaccini, i risultati hanno sconvolto i nostri cugini d’Oltralpe.
Così ora Michèle Rivasi pubblica un articolo (http://www.michele-rivasi.eu/non-classe/nanometaux-et-substances-toxiques-dans-le-vaccin-meningitec-pour-le-respect-du-principe-de-precaution/) con cui chiede chiarezza. La chiede a chi è profumatamente pagato per farla e non la fa.
Io ho cercato in ogni modo di scuotere chi di dovere ma ho fallito. Lasciando da parte per manifesta incapacità di comprendere e di voler comprendere la ministra e la Corte dei Miracoli di miracolati che l’accompagna, lo scambio di mail di pochi giorni fa con un professore universitario di stanza a Milano si è risolto nel solito muro di gomma: io sollevavo l’argomento della ferraglia che continuiamo a trovare in ogni campione analizzato e lui, in sostanza, rispondeva che non si può dubitare della santità dei vaccini. Che c’entrino reciprocamente le cose non è dato sapere né è dato sapere perché non si possa guardare sotto la gonna dei vaccini, ma il “talebanesimo” funziona così. Poi c’è la tragedia delle non pubblicazioni. Alla maniera di Kafka mi si dice “se non pubblichi i tuoi risultati sulle riviste mediche, i tuoi risultati non esistono.” Prescindendo dall’idiozia intrinseca nell’affermazione (per la ferraglia essere sul giornale o non esserci non cambia nulla), il fatto è che nessuna rivista medica pubblicherà mai i dati che mettono nell’angolo proprio coloro che garantiscono con i loro quattrini la vita stessa di quelle riviste. E ciò che mi fa capire che non ne usciremo è che sono proprio coloro che, comodamente seduti nel salottino buono, conoscono il giochetto fin nei minimi dettagli e se ne giovano. E poi c’è la posizione della Magistratura: il nulla.
Evidentemente salvare il mondo è qualcosa di troppo grande per me, soprattutto quando è il mondo a non voler essere salvato e a prendere a calci chi ci prova. E, allora, sia fatta la vostra volontà e crepate beati.
Vedi anche http://www.youreporter.it/foto_FRANCIA_SCANDALO_VACCINO_MENINGITEC_SVOLTA_AL_PROCESSO
SPERIAMOGentile dott. Montanari,a me sembra che in Francia, da quello che ho letto, ci sia stata una presa di coscienza da parte di molte famiglie sommata all’attività di qualche magistrato che ha fatto il suo lavoro correttamente. Quello che anche in Francia mi pare che manchi ancora è una presa di posizione da parte delle istituzioni. Certo il fatto che lei sia stato ospitato dal Parlamento francese a esporre i dati delle sue analisi è un fatto importante, ma temo che le conseguenze logiche non saranno prossime a venire. RISPOSTE Temo anch’io. E’ inutile accettare le stucchevoli ipocrisie da salotto:… Leggi il resto »
Parlamento Francese?[i]Certo il fatto che lei sia stato ospitato dal Parlamento francese a esporre i dati delle sue analisi è un fatto importante, ma temo che le conseguenze logiche non saranno prossime a venire.[/i] Paride, le conseguenze logiche non saranno prossime a venire perché non è stato invitato a parlare al Parlamento Francese. Quella che il Sig. Montanari presenta come invito a parlare all’Assemblée Nationale altro non è che un intervento in una conferenza sui problemi delle lobby insieme a diversi altri relatori, vedi qui: http://paris.eelv.fr/desintoxiquons-notre-sante-de-lemprise-des-lobbys-pour-une-autre-politique-du-medicament-en-france-et-en-europe/ Insomma si, ha messo piede nell’edificio dell’Assemblée, ma ha parlato di fronte a un… Leggi il resto »