Mercoledì 15 gennaio alle 20:30 sarò a Modena alla Sala Ulivi (Viale Ciro Menotti, 137). Parlerò della terribile epidemia di meningite che sta decimando il nostro paese. L’ingresso è gratis. Portare la testa è consigliabile.
Dal sito del ministero della salute: http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_2.jsp?lingua=italiano&id=104 4. Come si trasmette? La malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, con gli starnuti o mentre si parla. Affinché il contagio avvenga è, comunque, necessario essere a contatto stretto e prolungato con la persona infetta o trovarsi in ambienti molto affollati. Infatti, la propagazione dell’agente patogeno generalmente non supera il raggio di due metri dalla fonte. Tuttavia, l’essere esposti a uno di questi patogeni non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia. Per molti… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Potendo contare sull’idiozia della maggior parte dei nostri connazionali, si può trasformare la più perfetta normalità in tragedia.
eugenio cassi
5 anni fa
E intanto il Tennista dice che ….”i vaccini non servono ad arrestare le epidemie…….”. La sua magnifica affermazione è tanto banale da non essere nemmeno rilevata dai cronisti. In compenso è molto bravo a ricordare, ex cathedra, la Colpa. “Non ti sei vaccinato in tempo, e ora rischi l’Inferno, quello che potevi evitare col battesimo; pardon, vaccino”. Il sermone porta ad esempio la scomparsa del Male dalla comunità anglosassone, dopo l’intervento di San Rocco, e dopo le benedizioni fra i 2 e 18 anni e il fatidico raggiungimento del numero cabalistico 95, questo sì una certezza divina, anche se non… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – Sarà inevitabile: tra qualche anno il personaggio sarà portato ad esempio dei come il nostro tempo sia stato connotato dalla comicità.
Un medico, che stimo, scrive quanto segue:
Repetita iuvant
Meningococco: lo stato di portatore, cioè di colonizzazione asintomatica del nasofaringe, si stima interessi circa il 10% della popolazione. Il vaccino non impedisce lo stato di portatore.
La malattia si sviluppa, grosso modo, solamente in uno su 100.000 persone, ovvero in uno su 10.000 colonizzati asintomatici. Tale sviluppo dipende da fattori batterici e dell”ospite.
RISPOSTA a Paolo Z – Questo prima che il tennista salisse nella prestigiosa cattedra. Ora batteri e virus hanno imparato la lezione e si comportano in maniera del tutto diversa. Pare che anche loro siano a libro paga.
giova
5 anni fa
Dal sito skytg24: “Non si placa la psicosi da meningite sulla sponda bresciana e bergamasca del Lago di Iseo”. Anche ai redattori capita di essere sorpresi da un subconscio malandrino, quel “psicosi” dice tutto.
E’ un Don Abbondio senza che ci siano i bravi ad attenderlo all’incrocio sotto casa, cosa che giustifica il comportamento dell’originale e ridicolizza la brutta copia.
Ma a suo favore, io credo che soffra di un forte complesso d’inferiorità, professionale o psicologica non saprei, ma per la quale si deve nascondere dietro la TV o i giornali ben sapendo che da un incontro uscirebbe gonfio di botte.
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – Dal miles gloriosus di plautina memoria al Tartarino di Daudet la letteratura pullula di eroi a suon di bava. Se Teofrasto si fosse imbattuto nel tennista, avrebbe potuto aggiungere un capitolo ai suoi caratteri. Ma lasciamogli una possibilità di riscatto: un incontro pubblico senza un arbitro Moreno che gli fischi rigori a favore ad ogni respiro dell’avversario cui, peraltro, si annullano tutti i gol. E’ vero che ne uscirebbe a pezzi, ma almeno la dignità di uomo all’ultimo respiro sarebbe salva.
Dal sito del ministero della salute: http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_2.jsp?lingua=italiano&id=104 4. Come si trasmette? La malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, con gli starnuti o mentre si parla. Affinché il contagio avvenga è, comunque, necessario essere a contatto stretto e prolungato con la persona infetta o trovarsi in ambienti molto affollati. Infatti, la propagazione dell’agente patogeno generalmente non supera il raggio di due metri dalla fonte. Tuttavia, l’essere esposti a uno di questi patogeni non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia. Per molti… Leggi il resto »
RISPOSTA a Gian Pilz – Il neo-dottore Giuseppe Piero (Beppe) Grillo mi disse che bisogna sempre puntare sui cretini.
Da un po’ di tempo non si sente più parlare di obbligo vaccinale e guarda caso scoppia un’epidemia di meningite, che sembra funzionare meglio della legge Lorenzin.
https://tg24.sky.it/cronaca/photogallery/2020/01/05/vaccino-meningite-bergamo-brescia-code.html#8
RISPOSTA a Paride – Potendo contare sull’idiozia della maggior parte dei nostri connazionali, si può trasformare la più perfetta normalità in tragedia.
E intanto il Tennista dice che ….”i vaccini non servono ad arrestare le epidemie…….”. La sua magnifica affermazione è tanto banale da non essere nemmeno rilevata dai cronisti. In compenso è molto bravo a ricordare, ex cathedra, la Colpa. “Non ti sei vaccinato in tempo, e ora rischi l’Inferno, quello che potevi evitare col battesimo; pardon, vaccino”. Il sermone porta ad esempio la scomparsa del Male dalla comunità anglosassone, dopo l’intervento di San Rocco, e dopo le benedizioni fra i 2 e 18 anni e il fatidico raggiungimento del numero cabalistico 95, questo sì una certezza divina, anche se non… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – Sarà inevitabile: tra qualche anno il personaggio sarà portato ad esempio dei come il nostro tempo sia stato connotato dalla comicità.
Un medico, che stimo, scrive quanto segue:
Repetita iuvant
Meningococco: lo stato di portatore, cioè di colonizzazione asintomatica del nasofaringe, si stima interessi circa il 10% della popolazione. Il vaccino non impedisce lo stato di portatore.
La malattia si sviluppa, grosso modo, solamente in uno su 100.000 persone, ovvero in uno su 10.000 colonizzati asintomatici. Tale sviluppo dipende da fattori batterici e dell”ospite.
RISPOSTA a Paolo Z – Questo prima che il tennista salisse nella prestigiosa cattedra. Ora batteri e virus hanno imparato la lezione e si comportano in maniera del tutto diversa. Pare che anche loro siano a libro paga.
Dal sito skytg24: “Non si placa la psicosi da meningite sulla sponda bresciana e bergamasca del Lago di Iseo”. Anche ai redattori capita di essere sorpresi da un subconscio malandrino, quel “psicosi” dice tutto.
RISPOSTA a Giova – Il mondo è di chi sa come maneggiare gl’imbecilli.
Scusate per il post non leggibile; era questo. http://www.bresciatoday.it/attualita/meningite-bergamo-sintomi.html
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – Sarebbe interessante se il tennista avesse il coraggio di fare una partita.
E’ un Don Abbondio senza che ci siano i bravi ad attenderlo all’incrocio sotto casa, cosa che giustifica il comportamento dell’originale e ridicolizza la brutta copia.
Ma a suo favore, io credo che soffra di un forte complesso d’inferiorità, professionale o psicologica non saprei, ma per la quale si deve nascondere dietro la TV o i giornali ben sapendo che da un incontro uscirebbe gonfio di botte.
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – Dal miles gloriosus di plautina memoria al Tartarino di Daudet la letteratura pullula di eroi a suon di bava. Se Teofrasto si fosse imbattuto nel tennista, avrebbe potuto aggiungere un capitolo ai suoi caratteri. Ma lasciamogli una possibilità di riscatto: un incontro pubblico senza un arbitro Moreno che gli fischi rigori a favore ad ogni respiro dell’avversario cui, peraltro, si annullano tutti i gol. E’ vero che ne uscirebbe a pezzi, ma almeno la dignità di uomo all’ultimo respiro sarebbe salva.