Spinto da un amico, è stato leggendo Il Fatto Quotidiano che ho scoperto il perché della censura di cui io sono ormai da un paio d’anni protagonista: ho violato il copyright.
Chi ha voglia di leggersi l’articolo http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/02/beppe-grillo-da-censurato-a-censorerimosso-video-per-violazione-di-copyright/154722/ se ne renderà conto.
Al di là del fatterello contingente, peraltro notissimo nella sua essenza da molto tempo e solo con piccole variazioni sul tema, vediamo che cosa mi è successo. Il ragionier Giuseppe Grillo, pilotato con perizia dal sig. Gianroberto Casaleggio che, tra gli altri piatti fumanti, gli fa trovare serviti i post sul blog che conta fantastilioni d’ingressi così da mulinare fantastilioni di Euro in pubblicità, magari a sua insaputa ha deciso che si censurasse ogni notizia a proposito di quel microscopio che lui, magari sempre a sua insaputa, ha fatto sì che oltre un anno e mezzo fa finisse pensionato e non più in grado di nuocere.
Ora sappiamo: di questo non si può parlare perché il copyright appartiene al ragioniere e quel copyright il ragioniere se lo coccola a ricordo di un’impresa che ha pochi uguali nel piccolo mondo di cui anche lui, magari a sua insaputa, fa parte.
Il Fatto Quotidiano, coerentemente con se stesso a novanta gradi, si è sempre ben guardato dal fare parola dell’accaduto e di come una ricerca che è finita addirittura al Dipartimento di Stato Americano e all’FBI sia di fatto (appunto) quotidianamente ostacolata per il piacere del comico in camicia nera (per carità: è quella che indossa quando strepita per la millesima volta le stesse battute al cospetto di un pubblico tanto festante quanto pagante) e dei personaggi che, forse senza che qualcuno l’abbia avvertito, godono della situazione, compresi, naturalmente, i Balilla stellati.
Come da protocollo plurisecolare, dovendo anche il giornalino del dottor Padellaro dare dimostrazione d’indipendenza, ecco che si tira una mazzata al ragionier Grillo. Per sicurezza, però, la mazza è di gommapiuma, ma la mazzata, almeno per chi non sta troppo a sottilizzare, c’è stata. Ora, comunque sia la consistenza della prova, avremo la prova provata che Il Fatto Quotidiano non guarda in faccia a nessuno.
Vediamo adesso se il dottor Padellaro dovrà recuperare o se avrà l’ardire di far scrivere due righe su qualcosa che, lo voglia o no, riguarda da vicino pure lui perché, gli piaccia o no, le porcherie che mangiamo e respiriamo tutti se le mangia e se le respira pure lui e il detto “occhio non vede, cuore non duole” non è proprio veritiero, almeno in questo caso. E non è solo il cuore ad aversene a male, ma sono pure i reni, il fegato, i polmoni e non ultimo il cervello che, vedi mai, potrebbe essere già stato in qualche modo toccato.
mi domando …
… come mai Bortolani, che si era impegnata a farci sapere, ogni tre mesi, come stavano andando [i][b]le ricerche, le scoperte e pubblicazioni su riviste scientifiche [/b][/i] effettuate con quel microscopio, a distanza di 20 mesi, non ci ha fatto ancora avere notizie!?
RISPOSTA
Di fatto la signora Bortolani è aggiornatissima: da allora si è fatto zero e zero viene comunicato.