Un P.S. del 24 ottobre a fine testo.
Un altro P.S. del 28 ottobre a fine testo. Curioso che, in qualche modo, un’università presti in qualche modo attenzione a Roberto Burioni, ma così va il mondo del 2019.
L’ignoranza è una condizione che accomuna senza eccezione tutti gli esseri umani. Al massimo, socraticamente, si può sapere di non sapere, il che costituirebbe un enorme passo avanti, specie se rientrasse nella consapevolezza di qualcuno che si ammanta di autocertificata onniscienza. E, ahinoi, di personaggi del genere non c’è carenza.
Lasciando pietosamente da un canto una ormai corposa e stucchevole collezione di bizzarrie, recentemente il professor Roberto Burioni (magari un giorno esibirà i documenti che certificano il suo cursus honorum) ci fece moderatamente divertire strepitando con l’isteria che gli è caratteristica contro chi aveva concesso la parola a qualcuno che non gli andava a genio. Nel caso specifico si trattava d’interventi in tema di salute nell’ambito di una manifestazione chiamata Modena Benessere che si è tenuta il fine settimana scorso.
Come è normale che sia o, almeno, come è normale che dovrebbe sempre essere, delle esternazioni del personaggio si è tenuto conto per quello che valevano, cioè nulla, gl’interventi ci sono stati (io ero con il dottor Giuseppe Di Bella) e la sala era talmente piena che non poche persone non sono state fatte entrare per motivi di sicurezza oltre che di capienza.
Ora questo personaggio che ormai è a livello di tormentone scrive un libro sull’omeopatia, un argomento di cui, in coerenza con se stesso, sa pochissimo e capisce ancora meno. L’ignoranza è quella condivisa dall’umanità aggravata, però, dal dilettantismo, aggravato, a sua volta, dalla grottesca presunzione, mentre la coerenza sta nel fatto di non avere idea di che diavolo sia la scienza e di non aver capito che cosa sia la medicina. Ma ora che il Burioni si è autocertificato come malleus maleficarum dove la strega di turno è l’omeopatia, eccolo tuonare contro l’Università di Modena la quale, horribile dictu!, tiene un corso proprio sulla demoniaca materia, quella che toglie business a Big Pharma.
A questo punto, appellandosi alla pazienza che si deve piamente esercitare quando ci s’imbatte in persone moleste e sopprimendo misericordiosamente le risate, ci si potrebbe interrogare quanto meno sull’autorità che questo personaggio avrebbe. Sì, perché, per motivi su cui preferisco sorvolare, costui è riuscito ad esercitare influenze pesanti su diverse istituzioni che, ancora una volta per motivi su cui preferisco sorvolare, non solo lo prendono sul serio ma, almeno saltuariamente, paiono disponibili ad assecondarne i capricci.
Aggiungo, non per lui che probabilmente non avrebbe intenzione di capire, che la facoltà di farmacia nella quale si tiene il corso è deputata ad insegnare che cosa siano i farmaci, vale a dire quelle sostanze che il Nostro fraintende, e i farmaci omeopatici sono, guarda un po’!, farmaci. Dunque, è indispensabile che il farmacista li conosca, e questo a prescindere dagl’interessi e dalle idiosincrasie di un quisque de populo non importa come abbigliato.
Mi rendo conto che parlare di lui significa attribuirgli una qualche importanza e mi rendo pure conto di come invitarlo per l’ennesima volta ad un confronto sia perfettamente inutile. Tralasciando le metafore gommistiche, astronautiche e altro e ricorrendo a quelle tennistiche a lui altrettanto care, il Burioni stravince giocando contro il muro. Ora sarebbe bello se si piazzasse dietro una rete e cercasse di fare almeno un quindici.
P.S. del 24 ottobre – Ognuno è libero di agire come più gli aggrada e non è mio compito esprimere giudizi. L’Università di Modena si è presa la briga di rispondere, dicendo delle ovvietà, alle stramberie del tale Burioni come se le esternazioni di un signor Nessuno avessero qualche rilevanza (https://www.modenatoday.it/salute/replica-unimore-critica-insegnamento-omeopatia-modena-23-10-2019.html http://www.magazine.unimore.it/site/home/notizie/articolo820051000.html). Fosse stato per me, io mi sarei limitato a sorridere davanti a tanta ridicola spocchia, a tanta becera incompetenza e, se proprio avessi avuto tempo da perdere, avrei chiesto ragguagli alla scuola privata che paga lo stipendio al personaggio. In fondo, anche quella è classificata come università.
P.S. del 28 ottobre – Dal giornale Farmacista33 del 28 ottobre 2019 (http://www.farmacista33.it/medicinali-omeopatici-universita-modenareggio-emilia-i-futuri-farmacisti-devono-conoscerli-e-dispensarli/politica-e-sanita/news–49942.html?xrtd=XSTRAXVTSYAVSLAXALVARC)
Medicinali omeopatici, Università Modena-Reggio Emilia: i futuri farmacisti devono conoscerli e dispensarli
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Medicinali omeopatici, Università Modena-Reggio Emilia: i futuri farmacisti devono conoscerli e dispensarli
L’Ateneo di Modena e Reggio Emilia si esprime sull’affermazioni del prof. Roberto Burioni, in merito a dichiarazioni fatte dal professore sul suo blog
L’insegnamento di “Medicinali omeopatici” presente nel Corso di laurea in Farmacia dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia ha l’obiettivo di informare il futuro farmacista sulle caratteristiche dei medicinali omeopatici, autorizzati dall’Aifa che tutti i medicinali devono essere conosciuti e distribuiti dal farmacista: non è scopo dell’insegnamento sostenere la scientificità o efficacia terapeutica dei medicinali omeopatici.
Così l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, si esprime, in un comunicato ufficiale, sulle affermazioni del professore Roberto Burioni in merito all’attivazione di un insegnamento a Unimore sui Medicinali omeopatici.
“I commenti apparsi sul blog del prof. Roberto Burioni richiedono una doverosa e puntuale precisazione al fine di evitare interpretazioni distorte o erronee sugli obiettivi formativi e sulle finalità dell’insegnamento di “Medicinali omeopatici” che viene attualmente offerto dal Corso di laurea in Farmacia dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia. Il titolo dell’insegnamento non è una scelta arbitraria dei docenti ma un riferimento alla definizione di medicinali omeopatici del DLvo 219/2006 Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE e dal Regolamento (UE) 2019/6 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018 relativo ai medicinali veterinari e che abroga la direttiva 2001/82/CE. Le loro monografie sono presenti nelle Farmacopee dei paesi dell’UE, compresa quella Italia”.
Medicinali omeopatici sono autorizzati dall’Aifa
L’Ateneo ricorda che i medicinali omeopatici sono autorizzati alla produzione e alla commercializzazione dall’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), e come per tutti i medicinali devono essere distribuiti dal farmacista e anche conosciuti. Lo scopo formativo dell’insegnamento è quello di fornire una corretta informazione sul medicinale e sulla sua prescrizione, precisa l’Università, in modo che i futuri farmacisti siano preparati su quello che gli viene richiesto di dispensare e possano, quindi, operare in modo competente e professionale come previsto dal Codice deontologico del Farmacista.
“È quindi giustificato – continua il comunicato -, che in un corso di Farmacia sia presente anche un insegnamento che informi il futuro farmacista sulle caratteristiche dei medicinali omeopatici e sulle problematiche connesse secondo quanto previsto e richiesto dall’Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente i criteri e le modalità per la certificazione di qualità della formazione e dell’esercizio dell’agopuntura, della fitoterapia e dell’omeopatia da parte dei medici chirurghi, degli odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti”.
E conclude: “Non è scopo dell’insegnamento sostenere la scientificità o efficacia terapeutica dei medicinali omeopatici. La lettura critica fatta dal prof. Roberto Burioni della pagina web di presentazione dell’insegnamento mette in rilievo alcune frasi che possono essere interpretate ambiguamente in questo senso e l’Ateneo si impegna a correggere i testi in modo da cancellare queste ambiguità. In questo contesto, l’Ateneo ribadisce profonda stima e apprezzamento per la grande competenza didattica e scientifica della prof.ssa Maria Angela Vandelli, professore ordinario di Farmaceutico Tecnologico Applicativo, docente di Tecnologia socioeconomia e legislazione farmaceutiche e Laboratorio di galenica, e referente dell’insegnamento opzionale in “Medicinali omeopatici”, ricercatrice di fama internazionale nell’ambito delle nanotecnologie applicate alla veicolazione dei farmaci”
Qualcuno diceva che ripetere all’infinito la stessa bugia, finisce per farla apparire verità…..
RISPOSTA a Francesco Michelacci – La cosa è provata da secoli, ma, almeno, se si evitasse il ridicolo…
Povero Burioni, sarà un po’ giù di morale: anche il PD l’ha scaricato, capendo che associando a lui la propria immagine, si fa solo del male. Perfino il suo grande amico Renzi non parla più di lui da tempo.
RISPOSTA a Paride – Imbarazzante. Mi chiedo se alla scuola dove cava lo stipendio quancuno si stia ponendo delle domande.
“che toglie business a Big Pharma” ma che fa arricchire spaventosamente a Big Homeopathy che vende prodotti MAI testati né per sicurezza né per efficacia a prezzi esorbitanti.
RISPOSTA a Fabrizia – Anche ammettendo che le sue opinioni abbiano qualche riscontro con i fatti, cosa che, ahimè, non mi pare proprio, lei mette sullo stesso piano un presunto ladro di polli e un indubitabile serial killer recidivo e in flagranza di reato. Comunque, non essendo io un burionide, non ho problemi a tollerare senza strilli e senza isterie le sue esternazioni. Tra parentesi, non si trova buffa quando parla di sicurezza? E di efficacia?
Ammetto di essere ignorante, ma non ho trovato nessuno studio in cieco o doppio cieco che dimostri che una preparazione omeopatica sia più efficace di un placebo. Si, ha ragione a dire che di sicurezza non ha senso parlare perché essendo acqua e zucchero a meno che non si abbia a che fare con diabetici non ci sono problemi. Tuttavia non può non affermare che questi prodotti vengano immessi sul mercato senza controllo alcuno.
Quanti farmaci tradizionali vengono ritirati dal Ministero, e proprio in questi ultimi mesi? Cosa significa? che al momento dell’immissione sul mercato non sono stati fatti sufficienti controlli? Questa crociata contro l’omeopatia è un’assurdità, una caccia alle streghe volta a distogliere l’attenzione pubblica, condotta da personaggi in cerca di notorietà e alquanto ignoranti in materia. Ci si preoccupa di vietare l’accesso alle scuole ai bambini non vaccinati, ma i fumatori sono liberi di andare dove vogliono. Quanto muoiono per morbillo? Quanto muoiono per fumo (anche passivo)? Dato che la preoccupazione che va per la maggiore è quella di dover rimborsare le… Leggi il resto »
Ma io sarei anche a favore dell’omeopatia però devono dimostrare che funzioni!
Il fatto che ci siano dei ritiri è segno che dei controlli ci siano, quindi nel male è comunque una cosa positiva. Su fumo, alcol, inquinamento si dovrebbe fare di più sicuramente.
RISPOSTA a Fabrizio – Curioso. Si è mai domandata se i tanti farmaci allopatici funzionano? I farmaci omeopatici, almeno, non hanno effetti collaterali. Quanto ai ritiri, siamo alle comiche. I farmaci che vengono ritirati sono sempre in commercio da anni dopo essere stati “regolarmente controllati.” Il che significa molto semplicemente che i controlli non si fanno e si aspetta solo di vedere se le cavie paganti (i clienti) sopravvivono. A margine, mi potrebbe dire che grado di cultura scientifica o medica ha? Questo per capire a che livello la distorsione di regime è riuscita ad arrivare.
Come anche gli alimenti, le macchine, e qualsiasi altro prodotto venga prodotto ci sono dei ritiri e dei richiami. i motivi possono essere i più disparati, un farmaco può essere ritirato perchè si scopre che fa male o perchè un lotto magari ha dei contaminanti pericolosi etc.. I farmaci sono utili ma non bisogna abusarne. L’omeopatia senza ricerche in cieco o doppio cieco non può essere considerata un’alternativa valida. Sono una dottoressa laureata in medicina, quindi immagino dirà che sono stata plagiata sin dal primo anno di medicina.
RISPOSTA a Farbrizia – Cara dottoressa, forse non ha fatto mente locale su che cosa significhi ritirare un lotto di tonno in scatola o di automobili (in genere per queste non accade ma ci si limita a riparare al difetto) e che cosa significhi ritirare un lotto di farmaci. Ma nei farmaci c’è molto di più di quanto non ci sia per qualunque altro prodotto. Se dopo anni ci si accorge che la ranitidina non fa benissimo, che il Vioxx arresta il cuore o che una lista interminabile e crescente di medicinali prescritti entusiasticamente per anni è fatta di sostanze… Leggi il resto »
Concordo sul fatto che non ci sia bisogno di testarne la sicurezza visto che sono acqua e zucchero, ma l’efficacia si. Perchè se devo proporla come alternative ad altri farmaci deve essere un’alternativa valida, visto anche il costo esorbitante che hanno. Sicuramente a volte non si comprende come agisce un farmaco ma i farmaci ci hanno portato ad avere un’aspettativa di vita così lunga. Meglio se ne usano meglio è, ma quando servono servono. Dissento sulla frase “Se mai i doppi ciechi funzionassero, non dovremmo mai trovarci di fronte a prodotti tossici” perchè non si può fare una sperimentazione su… Leggi il resto »
RISPOSTA a Fabrizia – Mi perdona se orripilo? La sua considerazione sul post marketing equivale a dire che è giusto che i clienti siano anche delle cavie. Quella sull’efficacia dell’omeopatia la deve chiedere a chi la usa e a chi la prescrive. E’ chiaro che se lei ascolta certi personaggi e prende le loro scempiaggini per verità rivelata… Che ne dice dell’efficacia dei chemioterapici anticancro? Comunque, fatta salva la sua libertà di opinione, mi perdona se le dico che non consiglierei mai ad un amico di rivolgersi a lei come medico? Temo che le manchi la logica più elementare oltre… Leggi il resto »
“Che ne dice dell’efficacia dei chemioterapici anticancro?”
Ohhh sono efficacissimi: nel mandare al creatore il paziente più del tumore stesso che l’ha colpito, solamante, però, a scoppio ritardato.
Non c’è niente da fare, questi medici sono stati allevati a protocolli e marketing, dell’arte medica non vi è traccia alcuna.
RISPOSTA a Dantes – Un medico che conosca la medicina e che sia onesto non serve al regime, un regime che succhia voracemente dalle generose mammelle di Big Pharma. Legga le terificanti idiozie che, magari appena di striscio, arrivano di tanto in tanto in questo blog da parte di decerebrati/e e si renderà conto del livello di più o meno involontaria criminalità alla quale siamo precipitati. Come è ovvio, la colpa è solo nostra. Siamo tutti noi ad aver permesso lo scempio e, dunque, ci meritiamo tutto. Non così i bambini.
Io non so da dove viene la sua convinzione che si tratti solo di acqua e zucchero: io ne ho usati con successo (mi potrà controbattere che la mia sia solo suggestione, ma siccome il problema di salute è stato risolto, non è che mi interessi molto). Poi ci sono parecchie testimonianze di persone che sono guarite grazie all’omeopatia. Altre forse no: ma non succede lo stesso anche con la medicina “ufficiale”?
RISPOSTA a Paolo Z – Chiunque guarisca con l’omeopatia è un asino. Parola del luminare di regime e del suo gregge belante.
Mia figlia: visite su visite, cortisonici, antibiotici, dopo una settimana stesso problema. Provati quindi con terapie omeopatiche: la situazione migliorata tantissimo e per mesi.
RISPOSTA a Gian Pilz – Si renda conto: il regime sanzionerà con una bella multa il miglioramento.
RISPOSTA a Gian Pilz – Non avendo né la sveglia al collo né l’anello al naso, forse è opportuno rendersi conto che DI morbillo non è mai morto nessuno. Si può morire CON il morbillo nel caso in cui questo si affianchi a patologie gravissime, ma non è certo con il vaccino che si evitano questi problemi che, peraltro, sono rarissimi. Anzi, è vero l’esatto contrario, e basterebbe che i geni di regime e i gonzi leggessero ciò che i produttori stessi scrivono. Per il resto, sarebbe quanto mai opportuno capire che cosa mai è la medicina. Si tratta di… Leggi il resto »
Il suo ragionamento non funziona molto, perchè se no le cause di morte potremmo classificarle quasi tutte come arresto cardio-respiratorio. Sia che io abbia avuto un grave incidente stradale, un tumore, un’infezione grave, alla fine il mio cuore smetterà di battere, ma la causa iniziale che ha portato all’aggravarsi della mia condizione non posso ignorarla. E ogni tanto, per fortuna raramente può accadere anche con il morbillo.
RISPOSTA a Fabrizia – Spero apprezzerà la mia pazienza. Non solo quando si muore si ferma il cuore, ma si smette pure di fare pipì, di sudare, di sgambettare, di parlare, di sternutire… Il morbillo non ha mai ucciso nessuno e sfido qualunque medico ad esibire prove contrarie. Ammetta di essere affetta da un cancro e di essere in fase terminale. Ammetta di essere colpita da un raffreddore. Il regime alla Goebbels le dirà che è morta DI raffreddore e i gonzi saranno convinti che è così. Dopo tanti anni, comunque, io ho rinunciato all’illusione dell’ottimismo della ragione perché ognuno… Leggi il resto »
Certo, come lei immagino apprezzerà la mia. La classificazione delle cause mi morte prevede l’identificazione di tutte le cause e concause che hanno portato alla morte (iniziale, intermedia, e terminale, altri stati morbosi). Quindi va da se che se ho il tumore e muoio perchè prendo una brutta influenza che aggrava la mia condizione , l’influenza di fatto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Se non l’avessi presa magari sarei sopravvissuto un altro paio di mesi.
RISPOSTA a Fabrizia – Non mi pare di averle chiesto d’interloquire con me e, dunque, di aver bisogno della sua pazienza.
Egr. Dr. Montanari “DI morbillo non è mai morto nessuno” Ma la leggenda dei quattro morti di morbillo dell’anno 2017 in Italia – che noi sappiamo essere n.3 bimbi con la leucemia ed n.1 adulto con l’AIDS – è riuscita ad attraversare a nuoto pure la Manica. https://www.dailymail.co.uk/news/article-7606495/SUE-REID-No-country-Europe-blighted-malign-anti-MMR-epidemic-Italy.html Nell’articolo viene erroneamente scritto che in Italia i vaccini sono obbligatori per andare a SCUOLA. Si tratta evidentemente un programma delle lobby dominanti involontariamente anticipato anzi-tempo. Un po’ come nel caso della mitica BBC «reporter» Jane Standley che, nella costernazione generale, l’11 settembre 2001 in diretta televisiva ebbe la brillante ideona di… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Aurelio – Spero ricorderà i 270 morti di morbillo che la nostra Lorenzin scoprì in Gran Bretagna con grande sorpresa delle autorità indigene che pensavano ad un numero attestato sullo zero. L’aver trasformato la più innocua delle malattie in un flagello esiziale è un capolavoro di Big Pharma e dobbiamo tutti rendergliene sportivamente omaggio. Come avrà constatato, quei geni avevano una visione nitidissima della disponibilità dei maestri di pensiero a vendersi e dell’idiozia umana.
RISPOSTA a Fabrizia – Non so chi le abbia raccontato di “acqua e zucchero” ma, stente la “cultura” corrente, non c’è motivo di meravigliarsi. Io non ho nulla né contro né a favore dell’omeopatia. Cerchi di capire, però, che l’approccio alla malattia è totalmente diverso da quello che si deve (dovrebbe) tenere con l’allopatia. Insomma, sarebbe come arbitrare una partita di tennis secondo le regole del tressette. Quanto al controllo e lasciando da parte il fatto che, fin troppo ovviamente, i farmaci allopatici sono immessi in commercio dopo controlli ridicoli, che controllo ci dovrebbe essere per un farmaco che non… Leggi il resto »
Beh degli studi li potrebbero fare. Prendo 1000 persone a cui do placebo, altre 1000 a cui do Oscillococcinum e vedo nella stagione invernale quante si ammalano di influenza ad esempio. Perchè non viene fatto? I fatturati delle aziende di preparati omeopatici sono alle stelle, quindi i fondi li avrebbero. Il fatto che non sia un farmaco iniettato non significa che sia automaticamente innocuo, anafilassi, allergie, intossicazioni, avvelenamenti da farmaci assunti per via orale si possono comunque verificare.
https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/roma-bimba-di-otto-anni-muore-soffocata-a-scuola-la-madre-non-riesco-a-darmi-pace_10232013-201902a.shtml
Vista la mole abnorme di tasse che paghiamo e sprecate in stupidaggini, non sarebbe opportuno dotare tutte le strutture scolastiche di un presidio medico che possa intervenire in casi simili a questo e altro, anziché preoccuparsi delle iniezioni e dei morbilli?
Non mi si venga a dire che non ci sono i soldi, i soldi si trovano, Certo bisogna rilocarli, e più di qualcuno dovrebbe rinunciare al rolex
Al momento non ci sono i medici negli ospedali e li vorrebbe mettere a non far nulla per 364 giorni nell’evenienza che qualche bambino si strozzi? Anche ci fossero le risorse (dovrebbero crescere i soldi sugli alberi per poterlo fare per ogni scuola), lei crede che una persona che ha studiato 11 anni minimo si senta realizzata a non far nulla tutto il giorno? Al massimo si potrebbe rendere obbligatorio un corso di primo soccorso per il personale.
Il problema è quello? Non sentirsi realizzati? Magari, forse, e dico forse, quel bambino ora si sentirebbe vivo
RISPOSTA a Fabrizia – Aiuto!
Egr. Gian Pilz,
Sicuramente tutti noi che leggiamo questa terribile notizia ci uniamo all’immenso dolore della mamma, del papà e della famiglia, che soffriranno la mancanza di un piccolo angelo che nulla potra’ mai colmare.
Ma la storia raccontata dall’articolo non quadra neanche un po’; né come congruenza interna tra i capoversi del pezzo, né con quello che dice la mamma intervistata. La lingua Inglese per questi casi è più immediata e lapidaria dell’Italiano: «Nothing makes sense».
Nell’articolo noto la sospetta locuzione «reazione allergica», troppo spesso utilizzata per mascherare un decesso da reazione al vaccino.
Ahhhahahaha eccolo il genio della giornata! Se eliminassimo i vaccini morirebbe la metà della gente vero? aahahhahha
@Fabrizia
Quale é la parte divertente? La bambina morta?
RISPOSTA ad Aurelio – C’è di che rabbrividire.
Davvero……..siamo alla frutta
RISPOSTA a Gian Pilz – Un tempo si direbbe che siamo all’ammazzacaffè. Qui, purtroppo, ad essere ammazzato non è solo il caffè.
Ovviamente no, ridevo del fatto che qualsiasi cosa succeda nel mondo siete in grado di ricondurla ai vaccini.
RISPOSTA a Fabrizia – Ha fatto il conto?
https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.corvelva.it%2Fit%2Fapprofondimenti%2Fsistema-sanita%2Fla-scienza%2Fil-farmaco-che-guarisce-completamente-non-e-redditizio.html&h=AT0psoCnt-RsiRBkJK8pOALD4gJ65F2OQRBh5m_zmY3Mng89vt76JXx4rqdHH3Wxk3khUEYEb9MHiiWn8xzwnZlACPnCK490iCSfNt3N46D_-dccM9ZrZ4wgOIAEUXZxwMfd_i8
Ci facciamo proprio ridere…….
https://www.repubblica.it/cronaca/2019/10/24/news/primario_di_fama_mondiale_rientrato_da_edimburgo_contestato_all_universita_di_medicina_di_padova-239349516/?refresh_ce
RISPOSTA a Gian Pilz – S’informi: il personaggio veniva dalla Scozia e indossava un kilt, indumento che potrebbe destare qualche critica. Dunque, bene ha fatto l’istituzione a rimandarlo in Scozia, lui e la sua imbarazzante sottanina.
Mi sa che di imbarazzante in tutta questa vicenda c’è ben altro……
RISPOSTA a Gian Pilz – Temo che l’imbarazzo maggiore sarà a carico di questa generazione nel momento in cui dovrà spiegare e forse tentare di giustificare il proprio grado d’idiozia con chi le succederà.
Dott. Montanari, sono d’accordo. Limitandoci ai vaccini, penso che il paragone da lei fatto con l’amianto sia quanto mai calzante. In quel caso chi ci faceva sopra i soldi tirò la corda al massimo possibile, fino al punto di rottura. Negli anni ’70 – ’80 chi avanzava dubbi sulla salubrità dell’amianto veniva deriso, come ora coi vaccini, poi il palco è crollato. Accadrà la stessa cosa coi vaccini, e secondo me è questione di anni ma non di decenni; e magari il professor dottor Guido Tersilli, che oggi ci rintrona il cervello con le sue uscite a favore delle vaccinazioni… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Lo vede? Si può morire ridendo.
Tra l’altro, sono riusciti a trasformare in business pure lo smaltimento dell’amianto, Quindi oltre il danno pure la beffa. Prima commerciano prodotti risultati tossici, poi dobbiamo pagare noi lo smaltimento. Nel mio caso 900 euro + IVA per smaltire poche lastre di pochi mq.
RISPOSTA a Gian Pilz – “Entra monnezza, esce oro.”
Sempre per stare in tema. Per il professor dottor Guido Tersilli, affinché ci rassicuri, dall’alto del suo genio:
https://www.salernonotizie.it/2019/10/27/vaccino-esavalente-nesso-causale-con-autismo-indenizzo-per-bimbo-di-9-anni/
RISPOSTA a Paride – Non c’è bisogno di un tribunale. Che i vaccini facciano guai lo sa anche il professor dottore così come lo sa chiunque non sia corrotto o rimbecillito. Ma tutto si risolve con un’elemosina pagata dai cittadini e con Big Pharma e i tanti professori dottori che continuano imperterriti a banchettare.
Dott. Montanari, che i vaccini facciano o non facciano male è questione che attiene alla Medicina, ma noi abbiamo in Italia una legge che ne dispone la somministrazione obbligatoria, e ciò è un problema che attiene alla legge e alla politica. Dunque la pronuncia di un tribunale non è certo priva di interesse. Per quanto riguarda l’aspetto politico, vediamo se sono un buon profeta: scommetto che dopo i risultati delle elezioni in Umbria il silenzio della politica che dura da molti mesi sull’argomento vaccini si prolungherà ancora.
RISPOSTA a Paride – I vaccini sono un problema imbarazzante. Il contratto è stato stipulato e i quattrini hanno fatto il loro corso. Le carriere pure. Come si fa a fare marcia indietro? Per quanto riguarda i tribunali, a costo d’incorrere nel reato oggi imperdonabile di lesa maestà le dirò che delle loro sentenze in tema di vaccini m’importa meno di nulla. I giudici sono incompetenti in materia e si affidano necessariamente a consulenti. Mi fermo qui. Posso solo augurarmi che, crollato questo governo inaggettivabile, chi lo sostituirà avrà il coraggio di mandare a quel paese Big Pharma, di abolire… Leggi il resto »
Dott. Montanari, non penso neppure io che la via d’uscita dal problema dell’obbligo vaccinale sarà aperta dai tribunali. Tuttavia la sentenza di Milano è comunque un segnale, così come, lo ripeto, il silenzio della politica, che un anno e mezzo fa faceva invece moltissimo chiasso sull’argomento. Quelli che hanno stipulato il contratto non hanno tenuto conto che poi la sua realizzazione comportava il consenso o la coercizione di milioni di persone e ciò si sta rivelando un problema, come provano il varo della legge Lorenzin e i continui tentennamenti sulla sua applicazione. A parte il fatto che i 10 vaccini… Leggi il resto »
Gentile Paride, temo che sulle sanzioni non sia sufficientemente informato. In regione Emilia Romagna tutti (sottolineo TUTTI) hanno ricevuto la sanzione che ammonta a 179 euro (se pagata entro 60 giorni) per 0 vaccini effettuati; le multa è 1 per ogni figlio, notificata 2 volte, 1 volta per ogni genitore.
Gentile Emanuele, grazie per l’informazione. In Veneto, per quanto ne so, la multa invece non è arrivata proprio a nessuno. O almeno io ho parlato con molte persone e tutti mi hanno detto la stessa cosa, anche genitori che sono stati convocati parecchi mesi fa per il famoso colloquio- ultimatum. Guarda caso Emilia Romagna e Veneto sono governate (forse ancora per poco) da partiti politici che stanno agli antipodi. Resta il fatto che dopo quasi 2 anni e mezzo, dopo aver minacciato 7.500 euro di multa e la perdita della patria potestà, sono arrivati a erogare multine da 180 euro,… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Vedi mai che un giorno noi emiliano-romagnoli accendiamo il cervello e ci accorgiamo che la classe politica che ci siamo autoimposti è da depositare nel compostabile.
Egr. Dr. Montanari
Forse Lei è troppo severo con il PD della Regione Emilia-Romagna. Oltre che eminenti statisti, esso annovera anche grandi mecenati:
https://www.newnotizie.it/2019/05/06/statua-satana-pene-eretto-bolognese-sindaco-pd/
RISPOSTA ad Emanuele Colombo – L’Emilia Romagna ha dei governanti eletti dal popolo. Il popolo emiliano-romagnolo conta ottimi/e cuochi/e. Purtroppo si ferma lì.
RISPOSTA a Paride – La prossima presa per i fondelli comprenderà la coercizione ridotta di uno o due vaccini. Poi si inietteranno tutti e 10 come è sempre accaduto per gl’intrugli multipli. Multe: nell’Emilia Romagna dei primi della classe stanno arrivando. Argentina: i 20 vaccini sono solo una tessera di un mosaico di follie.
Risposta al dott. Montanari: a gennaio gli emiliano romagnoli avranno modo di manifestare il loro grazie per le multe.
Dell’Argentina non so nulla, ma mi pare un paese sull’orlo del baratro, in cui c’è il problema di tenere l’ordine pubblico, mentre poi vogliono mettere agli arresti domiciliari chi non si fa 20 vaccini. Mi sembra fantascientifico.
RISPOSTA a Paride – Il mondo che ci siamo lasciati crescere addosso e dentro è fantascientifico e l’Emilia Romagna è, in termini nanoscopici, uno degli esempi.
Ultimo capitolo della Burioneide. Ormai il nostro eroe non ha più limiti e rivolge i suoi strali contro i suoi stessi sodali:
https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/roberto-burioni-del-gasio-1.4868321
A dire il vero a me sembra che finalmente il vaso stia traboccando e stavolta potrebbe bagnarsi……
RISPOSTA a Gian Pilz – Ma davvero dobbiamo perdere tempo con quel personaggio pittoresco? Non ci siamo ancora stufati delle sue povere esibizioni?
Vede, un personaggio pittoresco che qualcuno lo voleva al Ministero della Salute………….e che viene amplificato da tutti i media, opportunamente foraggiati……
Potrebbe darsi che stavolta si sia messo contro più medici di quanto pensasse
RISPOSTA a Gian Pilz – Il re – in realtà, nella favola di Hans Christian Andersen l’imperatore – non ebbe dubbi sullo splendore del suo vestito inesistente e si mostrò alla folla nudo come un verme. Nella mia ormai fin troppo lunga vita ho conosciuto un discreto repertorio d’imbecilli che qualcuno, per suo interesse, aveva fatto passare per splendidi luminari. Fin troppo ovviamente, l’imbecille di turno si convinse immediatamente della sua superiorità nei riguardi del resto del genere umano e ne combinò di cotte e di crude. A volte l’imbroglio resse per anni, anche molti anni, ma poi, alla fine,… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Il torto sta in chi prende sul serio un signor Nessuno.