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L’ultima raffica di Mitraglietta

Di 17 Luglio 2017 4 commenti

Io non l’avrei mai fatto, ma, comunque, i figli sono “piezz ‘e core” e, allora, babbo Enrico, un tempo noto come Mitraglietta, si lancia con tutta la sua autorità di mezzobusto un tempo catodico e ora al plasma: il piccolo Stefano Mentana deve andare in parlamento con il PD e, poiché il PD ha deciso che è meglio stare con chi ha tanti quattrini, ecco che diventare appassionato sostenitore di chi produce vaccini è la scelta appropriata. Anzi, obbligata.

Senza che ci si possa sorprendere, babbo Mentana non sa un accidente di vaccini (il titolo di studio equivalente a quello della signora Lorenzin ne fa, comunque, una voce che il popolino ascolta pendendo dalle sue labbra) ma questa sua abissale ignoranza non gl’impedisce di dissertarne. Anzi, non gravato dalla zavorra della conoscenza, è libero di esprimersi.

Estraneo alle regole della scienza che prevedono che si parli di ricerche proprie e non di quelle altrui, il tuttologo Mitraglietta si fa forte di quelle di tale Guido Silvestri. Vuole il caso, però, che il tale Guido Silvestri di ricerche non ne abbia fatte mai, almeno per quanto riguarda i vaccini visti dal punto di vista tossicologico. E, allora, ecco una sua collezione di ingenue sciocchezze con un numero di Avogadro che non c’entra per nulla e, come se non bastasse, con calcoli, per irrilevanti che siano, sbagliati di vari ordini di grandezza. Il tale Silvestri, poi, dimostra un’ignoranza imbarazzante nel campo delle nanopatologie e, in aggiunta, sparacchia enormità sul metodo analitico che noi usiamo, frutto di progetti di ricerca europei, naturalmente senza avere idea di che diavolo stia dicendo. Se è uno scienziato, rifaccia lui le analisi e le valuti dopo aver capito come funzionano le particelle (che non sono ciò che crede lui e che si comportano in una maniera a lui totalmente ignota). “Lei non sa chi sono io” è un metodo ottimo quando ci si rivolge a dei gonzi. Funziona meno bene quando si vuole entrare in un ambito scientifico dove, magari, qualcuno conosce le leggi della chimica e della fisica e, addirittura, conosce la nanopatologia. E, a proposito di gonzi, sarebbe interessante sapere quanti di coloro che citano il sullodato Silvestri in qualità di luminare avevano mai sentito parlare di lui prima che balzasse agli onori di una ribalta da fiera di paese.

Ora, io capisco che il signor Mentana sarebbe, magari un po’ beceramente, orgoglioso di avere un figlioletto in parlamento (vabbè, con il PD, ma non si può avere tutto dalla vita) e che lo scienziato Silvestri abbia qualche interesse a sparare sciocchezze ridicole facendola figura del perfetto incompetente, ma prima o poi potrebbe accadere che qualcuno chieda loro un confronto vero, basato sui fatti e sui risultati di ricerche proprie e non di chiacchiere, e, allora, potrebbe calare un imbarazzo pesante e chi aveva lodato l’eleganza dei vestiti dell’imperatore potrebbe accorgersi che, tronfio, cammina nudo.

Prescindendo dall’ovvietà che i conflitti d’interesse condannano chi, in condizione di conflitto, sostiene certe tesi, deve essere chiaro che mia moglie ed io facciamo ricerca scientifica libera da ben oltre 40 anni e non abbiamo tempo per cialtronerie. Siamo pronti, come siamo sempre stati, a qualunque confronto purché si svolga seconde le regole della scienza da Galileo in poi. Il resto semplicemente non c’interessa e lo lasciamo ai gonzi di cui sopra.

4 Commenti
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lauraefabio
7 anni fa

ricerca nel pane
Nell’articolo di Mentana viene citata una ricerca effettuata da Lei e sua moglie su 86 campioni di pane e 49
campioni di biscotti provenienti da 14 paesi diversi, ed usando la
stessa tecnologia avevano trovato le stesse particelle nel 40% dei
campioni testati
è vero?

RISPOSTA

Purtroppo quando si è ignoranti e presuntuosi insieme si fanno figuracce. Una delle tante cose che il sig. Mentana ignora è che ingerire particelle e riceverle per via parenterale sono cose diversissime. Inoltre, ignora il problema della sinergia fra i tossici. Comunque, io non ho tempo per personaggi del genere perché ho altro da fare.

marcovv82
7 anni fa

AvogadroSpero possa spiegarci, anche in breve se possibile, come mai il numero di Avogadro non è idoneo a misurare la quantità o a dare un’idea del livello di contaminazione delle fiale da voi analizzate. In 20 microlitri di una fiala di Infanrix Hexa avete trovato da 1821 detriti, della dimensione (variabile) di 0,1-15 micron.Ai bambini vengono somministrate 3 fiale di Infanrix hexa da 0,5 ml, quindi 1,5 ml in totale nei primi 13 mesi di vita.In quella quantità, 1,5 ml, dovrebbero esserci circa 136575 detriti. Mi aiuti se sto sbagliando.Ora mi chiedo quanto siano “pesanti” questi detriti e come mai… Leggi il resto »

parideparis
7 anni fa

MarcoGentile Marco,scusi se mi permetto. Io non sono uno scienziato ma ho letto qualche libro del dott. Montanari e una cosa l’ho capita persino io. Le particelle nei vaccini (ma anche nell’aria che respiriamo e negli alimenti) sono dannose in maniera inversamente proporzionale al loro peso (o forse sarebbe meglio dire alla loro massa). Detto volgarmente: più piccole sono e più sono dannose. Questo perché più sono piccole più sono capaci di diffondersi nel nostro corpo, passando attraverso il flusso sanguigno per raggiungere vari organi, cervello compreso. Se sono davvero molto piccole sono poi perfino in grado di penetrare nel… Leggi il resto »

marcovv82
7 anni fa

Paride[quote name=”paride”]Gentile Marco,scusi se mi permetto. Io non sono uno scienziato ma ho letto qualche libro del dott. Montanari e una cosa l’ho capita persino io. Le particelle nei vaccini (ma anche nell’aria che respiriamo e negli alimenti) sono dannose in maniera inversamente proporzionale al loro peso (o forse sarebbe meglio dire alla loro massa). Detto volgarmente: più piccole sono e più sono dannose. Questo perché più sono piccole più sono capaci di diffondersi nel nostro corpo, passando attraverso il flusso sanguigno per raggiungere vari organi, cervello compreso. Se sono davvero molto piccole sono poi perfino in grado di penetrare… Leggi il resto »