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L’orgoglio di essere italiano

Di 25 Giugno 2017 8 commenti

Un atteggiamento che non ho mai tollerato nemmeno da giovane è l’ipocrisia. Ora la vecchiaia mi ha reso più intollerante e, se all’ipocrisia di unisce la stupidità e la retorica più squallida, l’intolleranza cresce.

“Sono orgoglioso di essere italiano” è una delle frasi che mi fanno venire una voglia difficile da contenere di prendere a calci nel sedere l’imbecille che la pronuncia. Orgoglioso di che? Orgoglioso di appartenere a un popolo senza midollo e senza dignità che striscia biascicando fra i denti un “io speriamo che me la cavo” mentre una mandria di abusivi si è appropriata senza colpo ferire del potere e, come per un tale d’altri tempi, dove passa non cresce più l’erba?

L’ultima prodezza rivoltante di questo stato, l’ultima in ordine di tempo in una lista infinita, riemerge, peraltro senza attrarre l’attenzione di nessuno, con la morte di Antonio Attianese: un signor Nessuno che, dopo essere stato usato, ha dato fastidio per il semplice fatto di esistere.

Antonio io l’ho conosciuto: sereno e dotato di un’ironia dolcissima, era devastato da innumerevoli patologie diverse, cancri compresi, e quella roba se l’era beccata vittima dell’illusione di servire lo stato. Lo avevano mandato in missione “di pace” in zone che definire solo inquinate sarebbe regalare loro parecchio. Lo avevano mandato, come fanno di prassi, senza informazioni e senza alcun mezzo valido di protezione dalle polveri finissime che galleggiano nell’aria, che entrano nei polmoni, che entrano nell’apparato digerente, che finiscono dovunque nel corpo, che penetrano nel nucleo delle cellule, che cambiano faccia al DNA.

Così Antonio, ad un’età che è all’incirca quella dei miei figli e dopo una decina d’anni passata a cercare di rappezzarsi in qualche modo se non altro per vedere crescere i due bambini che aveva messo al mondo se n’è andato ucciso dalle sue illusioni. Antonio credeva nello stato. Lo stato credeva in Antonio: era un pezzo di carne da cannone. Antonio era ingenuo. Lo stato è un ignobile furbetto.

Quando Antonio si è ammalato, come si sono ammalate migliaia di altri ragazzi ingenui quanto lui, lo stato lo ha abbandonato come c’è chi fa con i cani sull’autostrada. Che se ne fa lo stato di un militare malato? A questi ragazzi massacrati si fatica a gettare una manciata di spiccioli. A volte ci sono i processi e lo stato viene condannato, ma lo stato ben si guarda da ubbidire alla sentenza del giudice e della condanna se ne infischia bellamente. Ma accade pure che la condanna non ci sia perché il giudice si prende un consulente intriso d’ignoranza e di presunzione che non è in grado di capire ciò che è lampante. O che non vuole capire. O che gli hanno detto di non capire. Ma, dopotutto, che differenza fa? Tanto lo stato non paga comunque e i ragazzi crepino lasciando le famiglie in miseria.

“Sono orgoglioso di essere italiano.” Idiota!

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8 Commenti
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parideparis
7 anni fa

Uomini controCaro Dottore,quello che lei dice mi fa pensare al film di Francesco Rosi, a qualche suo bellissimo racconto sulla guerra, alla vergogna di piazze e strade intitolate al generale Cadorna. Cos’è lo Stato? Chi è lo Stato? Quello che ha massacrato un secolo fa centinaia di migliaia di poveri contadini per una guerra senza senso? L’etica dello Stato (qualunque sia il significato di questo termine) mi pare sempre la stessa.L’unica cosa su cui non concordo con lei è il fatto che il termine “italiano” si riferisce a tante cose diverse e per questo tale parola non ha necessariamente un’accezione… Leggi il resto »

parideparis
7 anni fa

Un’altra idea per la signora LorenzinEcco qui il problema:http://www.veneziatoday.it/cronaca/avis-carenza-donatori-sangue-venezia.htmlEcco qui la soluzione:un bel decreto legge con cui si stabilisce che tutti gli italiani dovranno fare almeno 2 donazioni di sangue all’anno o anche più, in base alle esigenze periodicamente stabilite dalla “Comunità scientifica”. Chi non ottempera verrà multato per un importo da 500 a 7.550 euro all’anno. Chi non si adegua ancora perderà il posto di lavoro, la patente di guida e il diritto di voto. Inoltre verrà deferito al Tribunale che potrà sospendere la sua capacità di intendere e volere per 20 minuti, duranti i quali potrà essere sottoposto… Leggi il resto »

anakyn
7 anni fa

DistinguiamoBuongiorno dott. Montanari. Una cosa è lo Stato italiano, altra cosa il popolo italiano, cose ancora diverse la cultura italiana, la storia italiana e via dicendo. Non si possono considerare allo stesso modo né pretendere che siano sempre e necessariamente sulla stessa lunghezza d’onda. Va anche detto che l’Italia è uno Stato molto giovane in termini storici, dunque può essere considerata in qualche modo normale (ma non per questo giustificabile!) una certa disomogeneità (che si traduce spesso in incapacità di tutelare i legittimi interessi nazionali) ed una certa scollatura fra Istituzioni e cittadinanza.Scollatura e disomogeneità che le altre nazioni europee… Leggi il resto »

gelu
7 anni fa

Itaglia
L’italia è stata conquistata dall’america diversi anni fa. Non abbiamo scampo. Chiunque provi a liberarsene avrà un destino imbavagliato.

RISPOSTA

Cento anni fa un tale Steiner aveva previsto lucidamente ciò che è regolarmente accaduto.

anakyn
7 anni fa

vergognarsi non serve[quote]Lei sta romanticamente sostenendo qualcosa di palesemente insostenibile. Molto ottimisticamente, sempre che almeno parte di ciò che afferma sia accettabile (e non lo è se si ha anche solo qualche infarinatura di storia patria) l’Italia è come la pianta della patata: la parte buona sta sottoterra.Lasciando da parte un onanismo forse consolatorio, lo stato che ci sta massacrando è semplicemente l’espressione degl’italiani: un popolo mediamente senza dignità e senza spirito di squadra che, per pigrizia e per molto meno dei fatali trenta denari, vende i propri figli a chi fa appena appena la voce grossa, e che è… Leggi il resto »

vigasiana
7 anni fa

Alla ricerca di Paride
Siccome né io né mio marito vogliamo passare per ignavi italiani, sfruttiamo beceramente questo blog per cercare di metterci in contatto con Paride, ascoltato a Verona alla manifestazione del 28 maggio, per chiedere la sua collaborazione per un progetto di “recupero di italiani”. Se Paride è interessato, sono su Facebook sotto questo nome, molto banalmente il mio. Mi perdoni, dottore, per quest’ennesimo atto di sfruttamento a suo danno ma è per il bene comune (quasi certamente non per il nostro, ma o la morte cerebrale, o questo). GRAZIE.

anakyn
7 anni fa

in definitiva[quote]Forse non le è chiaro: noi viviamo nel presente e il presente è fatto di farabutti cui abbiamo pigramente e ingenuamente consegnato le case di casa. Il passato non conta nulla e, comunque, non è proprio glorioso come lei lo dipinge. Nel dopoguerra io c’ero. È ovvio che l’Italia ha avuto personaggi di spicco e moralmente ineccepibili, ma si è sempre trattato di un’infima minoranza che è stata schiacciata dalla cialtroneria generale. Resta il fatto che oggi il calendario segna 2017.A 35 anni (lei è più giovane di mio figlio “australiano”) lei non può ricavare nulla da quanto accadde… Leggi il resto »

parideparis
7 anni fa

Per Roberta Pomari[quote name=”Roberta Pomari”]Siccome né io né mio marito vogliamo passare per ignavi italiani, sfruttiamo beceramente questo blog per cercare di metterci in contatto con Paride, ascoltato a Verona alla manifestazione del 28 maggio, per chiedere la sua collaborazione per un progetto di “recupero di italiani”. Se Paride è interessato, sono su Facebook sotto questo nome, molto banalmente il mio. Mi perdoni, dottore, per quest’ennesimo atto di sfruttamento a suo danno ma è per il bene comune (quasi certamente non per il nostro, ma o la morte cerebrale, o questo). GRAZIE.[/quote] Salve Roberta,io non uso Facebook. Se il dott.… Leggi il resto »