Vabbè: mi rassegno. Ne ho scritto dovunque potessi e ne ho parlato a Radio Studio 54 ormai non so più quante volte, ma continuo a ricevere messaggi in cui qualcuno, stupito e finanche scandalizzato, mi chiede perché io sostenga che la cosiddetta immunità di gregge non esiste.
Cominciamo con il ripetere che la Medicina è storicamente quanto mai ospitale verso le stramberie più stravaganti, e basta ripercorrerne la storia per rendersene conto. Oggi, a dispetto della spocchia grottescamente ridicola di molti, la Medicina non ha cambiato pelle e l’immunità di gregge è solo uno dei purtroppo non pochi esempi possibili al proposito. Come brillantemente indicato da quel genio dell’impostura di massa che fu Joseph Goebbels, basta ripetere un certo numero di volte qualunque cosa per farla diventare nozione accettata come vera e indiscutibile. Anzi: per farla diventare dogma articolo di fede, e il dogma misterioso di partenza del gregge è che, se non si vaccina almeno il 95% della popolazione nei riguardi di una determinata malattia infettiva, è in agguato la catastrofe sanitaria. Se, poi, a sostenere la tesi, pur senza offrire un solo dato, sono gli occupanti del salottino buono, vale a dire i commedianti travestiti da scienziati o i politici da avanspettacolo di cui pullula il palcoscenico o le zucche parlanti di TV ed Internet, il gioco è più che fatto.
Inoltre, ci sono i portatori sani di una malattia, cioè quei soggetti che, pur non mostrando alcun sintomo, hanno dentro di loro i germi della patologia. È quanto accade spesso per la meningite di cui più o meno una persona su tre è portatrice sana e quanto accade per chi si vaccina contro la poliomielite. Sono proprio i vaccinati a portare nell’organismo i sierotipi (e sono tre) del Poliovirus, l’agente patogeno di quest’ultima malattia. L’ultimo caso di poliomielite italiano, per esempio, accadde nel 1982 e fu a carico di un padre che maneggiò le feci del figlio vaccinato, come riconosciuto anche dal Tribunale di Milano. In questo caso, per imbarazzante che sia ammettere il fatto, sono proprio potenzialmente i vaccini a mantenere la possibilità che ci si ammali.
Un altro punto tutto da vedere è quello dell’attività reale dei vaccini. Come qualunque farmaco, anche quelli non sono efficaci su tutti i soggetti né, quando lo sono, lo sono in maniera uguale. Dunque, pur vaccinato, c’è chi non ricava il minimo vantaggio dalla pratica. E, proseguendo sul tema dell’efficacia, è cosa nota che l’immunità eventualmente conseguita scema con il tempo. Perciò, se la copertura popolare deve essere mantenuta, è indispensabile eseguire periodicamente rilievi personalizzati riguardanti il perdurare dell’immunità e, comunque, se non si vuole cadere nella buffonata, le vaccinazioni vanno ripetute periodicamente a vita.
Ma per quali malattie ci si dovrà vaccinare? Le patologie infettive sono numerosissime e nella soverchiate maggioranza dei casi la stessa patologia si manifesta a causa di ceppi di patogeni diversi e numerosi di cui solo una frazione è in qualche modo interessata dal vaccino. Tra i tanti esempi citabili c’è quello della meningite, una malattia che ha numerose origini, pochissime vaccinabili, e che è protagonista di un a truffa talmente vistosa da risultare incredibile se non si tengono in conto ignoranza, corruzione e credulità. Detto giusto tra parentesi, è abbastanza frequente che chi si ammala di una di quelle varietà di meningite sia stato vaccinato ma il vaccino non ha funzionato (un’eventualità riportata a chiare lettere anche sul bugiardino che nessuno legge) o l’origine non aveva nulla a che fare con la forma di patologia manifestata. Particolarmente buffa è l’affermazione di qualcuno cui la spudoratezza non fa difetto secondo cui i vaccinati si ammaleranno pure, ma la malattia che contraggono è in forma molto più blanda rispetto a quella che potrebbe essere. Il perché resta avvolto nel mistero, ma che importa? L’importante è aumentare il fatturato. Insomma, fatti alla mano, se anche ci si vaccinasse a cadenze quotidiane con tutti i vaccini disponibili e se, per assurdo, tutte le vaccinazioni avessero esito fausto, resterebbero comunque escluse non poche malattie.
Perché, quando si fanno notare ovvietà, la reazione è sempre e solo la violenza? Perché chi fa domande è criminalizzato? Se espongo concetti sbagliati, correggetemi e, in questo modo, sarete più forti.
Ben sapendo che non avrò risposte, qui mi sono limitato a qualche appunto sull’immunità di gregge e non voglio entrare nell’argomento spinoso dell’inquinamento dei vaccini né in quello a proposito di come si somministrino quei farmaci in modo che non saprei se definire demenziale o criminale. Voglio solo sottolineare come siamo nelle mani di pazzi.
95% e 3% pari sono: truffe!Caro dr. Montanari, seppure in altro campo, il 95% mi ricorda un’altra percentuale, altrettanto truffaldina che non posa su alcuna base teorico-scientifica, ma il cui rispetto è all’origine di questa dilagante recessione con il preoccupante aumento della povertà e di un futuro gramo per le giovani generazioni. Ci vogliono ridurre a schiavi ignoranti e nel soddisfacimento soltanto dei primari bisogni. Quando, ormai, per milioni d’italiani la difficoltà più grande sta diventando di riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena, si capisce in quale baratro siamo precipitati.Quindi, dicevo, provi a chiedere, non dico al… Leggi il resto »
95% e 3% pari sono: truffe!
Mi perdoni, Montanari, ma aggiungerei “pazzie” e CRIMINALI!
RISPOSTA
Se la cosa la può divertire, qualche minuto fa è arrivata una bella minaccia attuata strisciando come fanno i vigliacchi. Per ora non ne posso parlare, ma, appena riuscirò ad avere i documenti, renderò tutto pubblico.
buongiorno!!
Scusatemi se mi intrometto con una richiesta un po’ banale…
qualcuno sa come trovare un curriculum attendibile del dottor Roberto Burioni?
RISPOSTA
Dipende da che cosa intende per “attendibile”. A me basta e avanza ciò che dice e ciò che fa.
già…Hem.. si.. in effetti.. devo anche ammettere che la gente di cui si circonda sarà purtroppo responsabile delle sue scelte…spesso mi imbatto in discussioni inutili e dispersive, però mi è anche capitato un tale che mi ha dato dell’ottuso per essere uno che segue il blog di un farmacista..Vorrei solo dimostrare in circostanze future che il dottor Burioni non è ciò che dice di essere. RISPOSTA L’ignoranza è una zavorra pesantissima. Se il suo amico avesse un minimo di cultura specifica, saprebbe che la facoltà di farmacia è la più adatta per cominciare a preparare chi voglia fare ricerca sulle… Leggi il resto »