“L’hanno pagato 75 milioni con 7 milioni e mezzo netti da tasse a stagione per lui, e li vale tutti.” È la frase che ho sentito alla radio accesa in automobile. Chi parlava si riferiva a un giovanotto che tra poco compirà vent’anni e che gioca a pallone.
Li vale tutti… Sono disorientato. È quel “li vale tutti” ad avermi fulminato. Può essere. Quanto costa un essere umano? E, soprattutto, un essere umano ha un valore misurabile in termini di denaro? È quella l’unità di misura corretta alla quale ci dobbiamo attenere?
Se un valore venale (dal latino vendere) ce l’ha, quel valore è proporzionato a ciò che fa per altri esseri umani a loro volta valutabili, magari, in termini di denaro o ce l’ha, piuttosto, perché rende altri quattrini?
Nel primo caso, quanto vale un pompiere?, quanto un chirurgo?, quanto un bagnino?, quanto chiunque salvi anche una sola vita umana?
Se il caso è il secondo, allora il discorso finisce qui: decine di milioni e stipendi milionari che arrivano già ripuliti dalle tasse sono pienamente logici. Sportivi professionisti… attori…
Io sono stato un atleta: un dilettante di uno sport dove, quando vincevi, portavi a casa un salame. Dunque, pur avendo conosciuto professionisti di altri sport dove anche se non vinci niente di salami ne puoi comprare a vagoni senza che il tuo conto in banca abbia un tremito, una certa visione del mondo mi è estranea. E il calcio fa parte di quel mondo.
Ora accade un fatto curioso: l’allenatore del Bologna Football Club, la squadra per cui, da bolognese di nascita, provo simpatia (gli sportivi non possono essere tifosi), si scopre ammalato di leucemia mieloide acuta. Si tratta della malattia che mia moglie ed io indaghiamo da anni avendo pure fatto una scoperta che, se piovesse dal cielo una briciola di ciò che piove sul ragazzo che “li vale tutti”, potrebbe (modo condizionale) portare a risultati importanti in termini di diagnosi molto precoce e di terapia.
La curiosità non sta nel fatto che si preferisca continuare con trattamenti non proprio di tutto riposo e non proprio di tanto successo, sempre che si sia onesti nella valutazione. Quelle hanno il loro perché e molto di quel perché rientra proprio nella visione del mondo che a me, notoriamente ottuso, sfugge. La curiosità sta nel fatto che l’allenatore, al momento confinato in un letto d’ospedale e oggetto delle attenzioni e dalla farmacologia di protocollo, sia stato confermato nel suo ruolo.
La consuetudine universalmente accettata vuole che non appena una squadra di calcio dà segni di non essere all’altezza, poniamo, del Real Madrid, si provvede a dare il benservito all’allenatore. Se, poi, l’allenatore è impossibilitato a lavorare come si deve, non si discute: se ne va. E, invece… E, invece, Siniša Mihajlović, l’allenatore con la leucemia, resta al suo posto nell’organigramma.
Ammettiamo, per ipotesi, che dopo un po’ di partite il Bologna si ritrovi a navigare nelle retrovie della classifica. È già successo e l’allenatore è stato ritualmente sostituito. Che cosa succederebbe ora? Come si farebbe a cacciare Siniša Mihajlović? Siamo all’assurdo calcistico.
Da romantico imbecillotto che sono, io non ho dubbi: chi ha voluto quella conferma ha fatto ciò che un Uomo (maiuscola) aveva il dovere morale di fare. I soldi? Ma che ce ne importa! Il Bologna andrà in serie B? Può essere. Ma il Bologna ha stravinto lo scudetto degli Uomini.
Quanto a Siniša e alla sua malattia, mi è impossibile non ricordare ciò che ci diceva Luigi Di Bella, genio e Uomo: “Nonostante le vostre cure, la maggior parte dei vostri pazienti guarirà.” E, allora, puntiamo la fiche sulla casella della statistica e incrociamo le dita.
Quanto al “…fatto che si preferisca continuare con trattamenti non proprio di tutto riposo e non proprio di tanto successo, sempre che si sia onesti nella valutazione” riporto quanto scrisse Luciano Pavarotti alla morte del prof. Luigi Di Bella: “Vi sono molto vicino in questo momento di dolore per la scomparsa del caro Luigi, persona di cui ho sempre ammirato il valore, la professionalità, la dedizione al lavoro e la tenacia dimostrata nel continuare sempre con coraggio la sua missione, pur dovendo superare ostacoli e vie impervie. Il mondo della medicina perde un personaggio unico che per me sarà sempre… Leggi il resto »
RISPOSTA a Dantes – Qualche piccola aggiunta e precisazione. Come ho detto e ripetuto, Luigi Di Bella fu mio professore per tre anni (fisiologia biennale e chimica biologica). Essendo la mia una facoltà con pochissimi studenti, Di Bella l’ho conosciuto molto da vicino. Poi sono diventato amico dei suoi due figli. Quanto a Pavarotti, lo ricordo fin da quando, io bambino, veniva a casa mia con la sua prima moglie. Ora occorre essere molto franchi: Pavarotti non aveva una grande cultura e, grazie o, meglio, a causa del suo successo frequentava un ambiente di luci artificiali e orpelli. In quell’ambiente… Leggi il resto »
Oramai viene tutto calcolato in base ai soldi, siamo ad un punto basso della nostra società…. abbiamo perso totalmente la bussola.. volevo cmq esprimerle la mia ammirazione perché come scienziato e visto la sua notevole capacità nel suo campo non ha ceduto mai ad essere usato da questi poteri “oscuri” … cioè ci sono tanti medici e scienziati che usano la loro intelligenza per asservirli, per soldi, prestigio e cose simili ….
Laura77 – Più o meno una dozzina di anni fa, forse qualcosa di più, Tana de Zulueta, donna di enorme cultura e allora deputata, mi chiese se mai qualcuno avesse tentato di corrompermi. Io le risposi di no. Al che lei ribattè che nessuno ci avrebbe mai provato perché i corruttori sanno bene a quali porte bussare e non perdono tempo con le porte che non si apriranno mai. E così è stato.
Buongiorno Dot. Montanari, ho visto un’intervista del 2017 fatta a sua moglie, in cui spiegava le possibili cause scatenanti la leucemia mieloide, volevo chiederle cortesemente dove posso reperire ulteriori informazioni riguardo i vostri studi sull’argomento. La ringrazio e la saluto.
Leuk Res. 2016 Nov;50:50-56. doi: 10.1016/j.leukres.2016.09.004. Epub 2016 Sep 3.
Environmental nanoparticles are significantly over-expressed in acute myeloid leukemia.
Se leggerà l’articolo, troverà elencati tra gli autori personaggi che non solo non hanno partecipato alla ricerca ma che poi hanno provveduto ad ostacolarne la continuazione. I fatti sono che noi, dopo aver scoperto qualcosa che potrebbe (ho detto potrebbe) permettere diagnosi molto precosi e terapie efficaci, siamo fermi. Peccato per chi si ammalerà.
Grazie per avermi risposto, sono molto dispiaciuta ma non sorpresa.