A dire il vero, non ho mai reputato di essere particolarmente attraente. Non dico attraente fisicamente, perché il fatto che io faccia venire l’acquolina in bocca al sesso femminile compatto è certificato e non si discute (http://www.savonaeponente.com/2010/01/29/la-fregatura-lha-presa-grillo/). Attraente per quello che oggi si chiama gossip, intendo.
Già qualche anno fa una sindachessa toscana pasionaria anti-inceneritorista pre-elezione e altrettanto incendiaria dall’angolo diametralmente opposto a poltroncina conquistata rivelò ai suoi amministrati che io d’ambiente non sapevo niente, essendo il mio mestiere quello di dentista.
Non passò molto che una coppietta di politici provinciali emiliani, due Verdi verniciati cui si deve, tra le altre prodezze, il tifo sfegatato per una centrale elettrica a turbogas, forse ignara della scoperta della sindachessa d’Oltreappennino, rivelò ad un giornalista assetato di verità che io mi guadagnavo da vivere facendo il rappresentante di medicinali. Dunque, che ne sapevo io d’inquinamento?
Poi arrivò la vicenda del microscopio e lì i cervelli di sindachessa e coppietta furono surclassati.
Prendendo a caso fior da fiore, ricordo un tale che confessava pubblicamente l’incubo da lui vissuto lavorando al mio laboratorio e dovendo addirittura assistere a come mia moglie raccattasse da terra i campioni che poi guardava al microscopio inventando i risultati delle analisi. E ricordo un’attempata signora che, forte di una laurea in chimica, mi rovesciò addosso per anni tutto il peso del suo sapere, e, quando è ispirata, ancora lo fa, sottolineando così la mia incompetenza ormai impossibile da nascondere.
Che dire, poi, del personaggio (la solita signorina inquieta già protagonista di altre imprese a questa omologabili) che scrive, ripreso da qualche immancabile grillino (http://www.meetup.com/Gli-amici-di-Beppe-Grillo-di-Napoli/boards/thread/7203117/60/) che la defunta onlus Ricerca è Vita raccoglieva quattrini, ordinava analisi alla Nanodioagnostics, il mio laboratorio, e io incassavo?
E della presidentessa di una onlus che ben oltre un anno fa rese pubblico il fatto di avermi querelato (http://www.bortolanionlus.it/2009/09/11/denunciato-il-sig-stefano-montanari-per-diffamazione-e-ingiurie/)? Questa signora da sola meriterebbe un libro intero, e temo che, se volessi elencare anche solo ciò di cui ho memoria, potrei continuare a dilungarmi per qualche pagina. Ma non voglio annoiare chi ce l’ha fatta ad arrivare fino a questo punto.
Però c’è anche la vicenda di mia moglie che, me complice, si porta via un microscopio elettronico di proprietà dell’Università di Modena che fatica sette camicie a riportarselo a casa.
Mi fermo qui, ma chi vuole farsi un cultura su tutto ciò che io ispiro, può cercare su Internet il sito di Savona & Ponente, una sorta di WikiLeks al pesto di cui consiglio caldamente la frequentazione assidua, sempre che si disponga di un senso dell’umorismo sufficiente.
Che cosa c’è di vero in tutto quanto sopra? Niente, naturalmente, ma che importa? Ciò che il mondo vuole è la fantasia, mica la verità. E se si può massacrare qualcuno, meglio: si gode di più.
Lasciando da parte il dentista e il venditore di medicinali, se non altro perché non fanno glamour, non posso non riferire che il personaggio che pretendeva di essere stato mio dipendente in realtà non lo fu mai. Quanto, poi, al raccogliere i campioni a terra, la cosa equivale a sostenere che ad un chirurgo casca il bisturi, lui lo raccatta, ci sputa sopra e con quello ricomincia ad operare. Naturalmente il ragazzo (ultraquarantenne) ben si è guardato dal fornire una prova qualunque di ciò che dice, a partire dall’essere stato mio dipendente. Per lui,però, c’è sempre la ribalta ospitale di Savona & Ponente che non sta a perdere tempo sottilizzando se un fatto è vero o no, o anche solo se il fatto è plausibile. Per quel valoroso giornale la garanzia della verità è il fatto che mi si accusi di qualcosa. Non importa nemmeno di che.
E la chimica? Beh, la signora è un caso particolare, visto che, pur litigando con la lingua, il che la fa ancor più eroica, scrive di argomenti a lei totalmente ignoti, confidando nel fatto di disporre di lettori il cui unico godimento è sguazzare nel pettegolezzo. È vero che a volte la signora si lascia prendere la mano e scrive lettere in un inglese “personale” ad autorità europee, a scienziati e a redattori di riviste scientifiche dicendone di cotte e di crude su mia moglie e me, ma è altrettanto vero che il tutto viene cestinato dopo averci fatto sopra quattro risate con noi. Dunque, onore al merito alla signora chimica: fa divertire personaggi che di solito ridono meno della principessa della favola.
Passando alla “truffa” della onlus Ricerca è Vita descritta con due pennellate dal grillino ispirato da una laboriosa professionista del pettegolezzo, sarebbe interessante sapere su quali fatti il tutto si basa, non essendo passato un centesimo da Ricerca è Vita a Nanodiagnostics né, peraltro, essendo possibile che una onlus faccia in qualche modo ricerca semplicemente perché vietato per legge.
La mia querela? Rendo noto che, pur essendo stata pubblicata la notizia l’11 settembre 2009, la querela non è mai arrivata. Comunque, tanto per mettersi avanti con le “notizie”, l’immancabile Savona & Ponente scrive che le denuncie contro di me “fioccano”. Ad ora, resto in attesa di riceverne almeno una.
Da ultimo, il microscopio rubato. Interpellati direttamente da me, quelli che Savona & Ponente cita come le fonti dell’informazione hanno negato di aver mai sostenuto un’idiozia simile. Ma l’ho già detto: che importa? L’importante è divertirsi da buoni coprofagi.
Vabbè, sono attraente. Che ci posso fare?
OPS! non mi ero accorta che ……[i]”Attualmente ci sono soltanto due “scienziati”, [b]i cui nomi e facce compaiono più o meno di frequente negli spazi mediatici.[/b] Uno è l’arcinoto oncologo del jet set, tale Veronesi Umberto, le cui dichiarazioni sulla presunta pericolosità della polenta, del basilico e dell’innocuità dell’inquinamento hanno fatto ridere il mondo accademico internazional-galattico; l’altro è quel Montanari Stefano, noto farmacista di Bologna trapiantato a Modena,”[/i]si, … non mi ero resa conto di tutta questa sua frequentazione di spazi mediatici!!! mah, deve essere che non guardo la TV e quindi ….… poi, mi domando, a che titolo Sonia… Leggi il resto »
A suo tempo avevo commentato…
Mio commento e relativa risposta della Sig.ra Valeria:
http://www.savonaeponente.com/2010/01/29/la-fregatura-lha-presa-grillo/comment-page-1/#comment-20503
Sembra però che di magistrati e querele non se ne sia vista l’ombra :zzz
aa
quanto tempo perso intorno a polemiche.
in questo modo si fa piacere solo a lorsignori, che vogliono che la ricerca sia bloccata.
Non ti curar di loro ma….So che il Dr. Montanari soffre davanti a quello che lui chiama il “gossip” che lo riguarda. Io lo chiamerei in un altro modo, ma siccome non voglio beccarmi querele (quelle vere) da parte dei gossippari mi fermo. Al suo posto io penserei solo al mio lavoro e a tutti coloro che vivono in un habitat naturale di melma (non posso dire la parola…) io risponderei col silenzio più assoluto.Se vuoi davvero ferire qualcuno lo devi semplicemente ignorare, è noto da sempre.La verità si conosce e può essere riproposta in tante altre sedi se richiesto… Leggi il resto »
rimboccarsi le maniche
Le Associazioni di Volontariato, abbiamo scoperto che possono essere “manipolate”, facendo danni notevoli (vedi microscopio).
Occorre trovare un’altra forma e ricomprare un microscopio, quanta gente è disponibile?
Personalmente sono disposto a spendere (almeno) 50 euro al mese per un anno, quante persone si possono trovare?
concordo con Gilberto!!!
concordo pienamente con Gilberto!!!
[i]Se vuoi davvero ferire qualcuno lo devi semplicemente ignorare, è noto da sempre.
… credo che questo blog, così aperto, libero, ben scritto, ben postato e ben frequentato in qualità e quantità … dovrebbe vivere su argomenti che riguardano l’attività di ricerca, di consulenza e di denuncia di Montanari e non come vetrina per commenti e controcommenti sulla vicenda che angustia il Dottore (e anche noi).[/i]
denaroAnch’io disponibile a contribuire alla causa per quanto posso permettermi. Si potrebbe utilizzare un conto all’estero, in qualche paese in cui vige la riservatezza sui movimenti finanziari. RISPOSTA Sto cercando di mettere in piedi un modo per raccogliere denaro, ma la cosa è molto più difficile di quanto non credessi.Purtroppo ho dovuto costatare sulla mia pelle (e su quella di tanti altri) che è quasi impossibile sfuggire alla malvagità di certi personaggi e alla collusione di troppe istituzioni con il malaffare. Basti pensare alla porcata con cui a Ricerca è Vita è stato tolto lo status di onlus perché qualcuno,… Leggi il resto »
purtroppo….
Dimostrazione di ricerche serie, serie davvero: http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/21907/1/
poveri noi (mio marito da un anno lotta con una bronchite che pare stare tranquilla a periodi ma non vuole non lasciarlo).
SI PUO’ FARE
RISPOSTA
…..
“Venendo al pratico, se in due anni avevamo raccolto 31.000 Euro, mi chiedo quanti secoli occorrerebbero per raccogliere i 400.000 indispensabili per l’acquisto del microscopio.”
Se ho fatto bene i conti mi pare servirebbero circa 12 anni. Si potrebbe fare, se non altro per i nostri figli.
Per quanto riguarda la raccolta di fondi, ci dia la sua carta postepay che versiamo direttamente lì ricaricandola.
Un saluto.
Help us…[quote name=”gemma”]Dimostrazione di ricerche serie, serie davvero: http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/21907/1/%5B/quote%5D E figurarsi se non spuntava fuori uno dei tanti “studi” con cui i politicanti si riempiono la bocca per imbonire i sudditi più recalcitranti a questo genere di “innovazioni”.Che bello, [b]Federambiente[/b], con l’associata [b]A2A[/b] in prima linea -quella per cui Federambiente stessa [url=http://www.federambiente.it/open_attachment.aspx?I0=ae11cea2-c77f-451e-91b5-8ff2db2b9280]si rallegrava per aver preso in carico la gestione del forno di Acerra[/url] – a tessere le lodi di un inceneritore anziché stroncarlo. Che dire poi del gruppo di studio che è arrivato a tale indiscutibile conclusione? C’è il mitico prof. [b]Michele Giugliano[/b]! Come dimenticare questo barone del Politecnico… Leggi il resto »