Questa “avvelenata” non è diretta indiscriminatamente a tutti ma le persone cui è diretta sanno benissimo di esserne i destinatari.
Ragazzi, decidete che cosa volete fare da grandi se mai crescerete.
Tutti i giorni mi scrivete lettere strappalacrime raccontandomi in fotocopia le stesse, identiche tragedie che una politica criminale, una medicina criminale e un’“informazione” criminale rendono non solo possibili ma quasi universalmente accettate con reverenza e perfino con gratitudine.
Mi scrivete incitandomi a “non mollare”, ma quando dico che il 28 febbraio prossimo il microscopio protagonista del giochetto di Grillo rag. Giuseppe e dei suoi manutengoli non ci sarà più e vi dico che, se volete che io continui, dovete svenarvi versando un soldino, ecco che l’atteggiamento cambia. Accipicchia: un soldino!
Non sono io a mollare: siete voi.
Non per voi che non meritate niente, ma per i vostri figli che non hanno colpa se hanno genitori come voi, io tiro fuori tutta la grinta del vecchio maratoneta che arrivava con il sangue nei piedi e con il vomito, e non tralascio di battere tutte le strade. Non io, ma voi avete bisogno che io abbia un microscopio per sostituire quello che non ci sarà più, quello che mi è stato sottratto perché, nelle mani “giuste”, doveva produrre miracoli e che, dopo essere stato fermo per un paio d’anni, non ha partorito altro che topolini rachitici se non quando le mani erano le nostre. Allora, pur potendo essere usato appena un giorno la settimana a 200 km da casa mia, ha prodotto ben altro. Non io ne ho bisogno, perché io ho già dato e ho fatto mille volte più del mio dovere. Sono i vostri figli a pretenderlo e davanti ai bambini io non ho lo stomaco di mollare.
Allora, battendo tutte le strade, devo per forza aggrapparmi a chi, invece delle vostre chiacchiere, mi prospetta qualcosa di diverso e di credibile. Se il credibile diventerà vero non lo so, ma la credibilità resta.
Così, sabato 11 novembre ero a Grado con mia moglie, invitato dal C.O.E.M.M. per una conferenza sui vaccini, presenti centinaia di persone che per tre ore mi hanno ascoltato senza fiatare. E alla fine Maurizio Sarlo, persona che è stata cosparsa di fango dalla cosiddetta informazione, mi ha promesso il microscopio. Io continuo comunque con la raccolta fondi, ma, almeno, c’è chi mi ha fatto un discorso serio che apre ad una prospettiva concreta.
Manco a dirlo, i soliti, immancabili milordini (voce slang bolognese che il Boblog del Corriere della Sera in mancanza di meglio traduce come “fighetti”) hanno storto il naso e mi hanno scritto scandalizzati: “Come puoi mescolarti a quelli?” Già. Io mi chiedo, invece, come ho potuto mescolarmi a voi.
Io non so se il microscopio arriverà davvero, ma, almeno, ho potuto parlare con una persona che sapeva di che cosa stesse parlando e che si sta impegnando sul serio. Voi milordini?
Ammetto che la tentazione è quella di mandarvi al diavolo, mai io ho prestato il Giuramento d’Ippocrate e l’ho rispettato per tutta la vita. Mai ho chiesto a chi voleva il mio aiuto se fosse bianco o nero, fascista o comunista, ateo o religioso, interista o juventino. Così, anche questa volta, se il microscopio arriverà come spero per i vostri bambini, e arriverà tramite il C.O.E.M.M., non vi chiederò se siete tra gli autori delle mail ributtanti che mi avete spedito. Io vi aiuterò e basta. Ma voi, almeno, abbiate l’onestà di vergognarvi. Se il C.O.E.M.M. non vi sta bene, compratemelo voi il microscopio!