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La luce in fondo al tunnel

Di 22 Luglio 2017 2 commenti

Chissà, forse un tempo mi sarei arrabbiato. Oggi, invece, mi viene soltanto da ridere.

È fin troppo evidente che il fronte dei vaccini ad oltranza ha subito qualche defezione, e già questo non può piacere a chi di vaccini vive e spesso prospera programmandosi un futuro ricco e luminoso. A questo si affianca il problema grave dei dati scientifici che vengono alla luce, che si vanno accumulando e che dimostrano ogni giorno di più come quelle brodaglie siano potenzialmente micidiali. E, allora, che si fa? Annaspando, si scatenano mezzibusti televisivi, politici corsari, mamme isteriche e, da vero e proprio asso nella manica, “scienziati”.

Facciamo un po’ d’ordine. Io non ho tempo né, lo ammetto, voglia di rispondere come si dovrebbe a questa mandria di patetici figuranti. Mia moglie, invece, di tanto in tanto lo fa. Ma Internet pullula di risorse, e quella principale è la possibilità di “bannare” tutto quanto non fa comodo o è fonte d’imbarazzo. Il facondo Mitraglietta (al secolo Mentana Enrico che si vocifera esista addirittura anche fuori della scatola magica della TV) si è precipitato a far sparire un paio di comunicazioni di mia moglie da cui non sarebbe uscito benissimo. Il tale Silvestri, personaggio sconosciuto fino a poco fa (il mese scorso ero in USA e nessuno degli scienziati con cui mi capitò di parlare l’aveva mai sentito nominare e, comunque, si vada a leggere il suo curriculum per rendersi conto della statura), ora viene artificialmente trasformato in luminoso scienziato. Bene, il personaggio riprende un calcolo fatto (da lui?) sui nostri risultati e presenta il suo dato. Peccato che abbia sbagliato qualcosa: 13 ordini di grandezza, cioè 10.000 miliardi di volte. Peccato che non abbia la minima nozione di nanotossicologia. Peccato che non sia in grado di rispondere da scienziato come si abbiglia o come lo abbigliano. Peccato che non abbia l’onestà di confessare che di quella roba non capisce nulla e che ha clamorosamente toppato. Comunque, per restare tranquillo e per evitare problemi, anche dal suo blog, faro di scienza, mia moglie è rigorosamente “bannata”.

Tralascio commenti sui vari Burioni, Di Grazia, Bella e tutta la pittoresca zoologia che serve da guida all’ineffabile signora Lorenzin del cui dolcissimo sorriso potete godere cercando le fotografie che la ritraggono dopo che il suo decreto da Crudelia De Mon ha vinto a mani basse nella farsa tragica del senato italiota. Né perdo tempo con la mammina della pertosse, abbagliante esempio di come, nella più totale ignoranza, si possa arrivare al successo, o con il bigiottiere bolognese o con la ragioniera austriaca. Un giorno non lontano, vedi mai, qualcuno potrebbe chiedere loro conto di qualcosa. E, ancora vedi mai, qualcuno li potrebbe portare in visita ai propri figli massacrati dalle brodazze miracolose chiedendo loro commenti e, magari, giustificazioni.

Mi si permetta ora solo una piccola deviazione su Roberto Burioni, professore non gravato da alcun cursus honorum stipendiato da un’università che più minore non potrebbe essere, nata per interesse del vivente Silvio Berlusconi e del trapassato don Luigi Maria Verzè (vedi i rispettivi curriculum). Il luminare nato dal nulla spende parte del suo preziosissimo tempo a braccare chi potrebbe infastidire il business dei vaccini. È così che fa arrivare una lettera all’Ordine dei Medici di Pesaro per far sì che l’ospedale locale non ci dia più i campioni di sangue con cui studiamo le leucemie (sì: le leucemie! Che c’entrino le leucemie con i vaccini me lo dovrà spiegare qualcuno) e la lettera all’Ordine dei Medici di Teramo per chiedere che il dott. Petrella, noto cattivaccio, sia radiato. Ed ecco gli applausi per la radiazione dei suoi “colleghi” Miedico e Gava e altre glorie simili. Tutte le dittature si valgono da sempre di bipedi implumi come lui e, dunque, nessuno stupore: è la prassi. Articolo 21 della Costituzione: Burioni mi fa ribrezzo. Ma qui siamo all’opinione personale e, se la coprofagia non è reato, accettare le burionate come roba buona è perfettamente legittimo: de gustibus…

Ma la guerra è decisamente globale e, per questo, le battaglie infuriano ovunque. A febbraio scorso mia moglie ed io pubblicammo un articolo sull’International Journal of Vaccines and Vaccination intitolato New Quality-Control Investigations on Vaccines: Micro- and Nanocontamination. Il mio consiglio, se v’interessa l’articolo, è di scaricarlo al più presto da http://medcraveonline.com/IJVV/IJVV-04-00072.pdf

Sì, perché l’editore è stato intimidito ancora una volta dopo che il primo tentativo, seppure con un po’ di difficoltà, era andato a vuoto. Era ovvio che una ricerca come la nostra, fatta per 15 anni solo di fredde immagini al microscopio elettronico che mostrano in modo indiscutibilmente oggettivo alcune delle porcherie meno conosciute che le industrie vendono insieme con i vaccini, suscitasse imbarazzo. Anzi, vero e proprio panico a giudicare dalle reazioni. Per loro il nostro fu un colpo basso perché fino a quel momento i “controllori” avevano benevolmente chiuso occhi, cervelli e coscienze per inchinarsi a chi paga la stragrande maggioranza dei loro stipendi. Così, Big Pharma ha scatenato una manciata dei suoi dipendenti che hanno tempestato il povero editore di mail con cui esternavano il loro scandalo. Non sorprenda se nessuno di loro ha fatto ciò che, da Galileo in poi, qualunque scienziato avrebbe fatto: rimboccarsi le maniche rifacendo le analisi e, nel caso, sbugiardarci. E, invece, nulla di tutto ciò: semplici, volgari minacce basate sul nulla, ma è Big Pharma che fa sopravvivere le riviste. Manco a dirlo, tale David H. Gorski (alias Orac), non ignoto alle cronache giudiziarie e apertamente al soldo di qualche casa farmaceutica di grosso calibro (https://autismovaccini.org/2017/02/03/orac-il-frontman-dellindustria-dei-vaccini-incappa-in-una-pessima-figura/), si è espresso con la grazia, l’intelligenza, l’acume e l’onestà che gli sono consueti sparando stravaganze che, in altri contesti, sarebbero passate inosservate o, almeno, avrebbero suscitato qualche risata. Ma ora no: ora, agli occhi della folla dei gonzi, Orac diventa un grande scienziato in grado addirittura di stabilire ciò che si può dire e ciò che va tenuto nascosto.

Se in passato forse mi sarei arrabbiato, ora mi diverto. Anzi, ora vedo che stiamo vincendo.

2 Commenti
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somato
7 anni fa

Impact factor
Mi scusi dottore ma non avevate pubblicato su una rivistaccia che veniva dopo novella 2000?

RISPOSTA

Sì, assolutamente. Chissà perché, il Massachusetts Institute of Technology pare non pensarla come i luminari nostrani.

Nivel Egidio Ruini
7 anni fa

Uno che la medicina la sa.Ma come dott. Momtanari,lei e sua moglie “non capite nemmeno i vostri studi” afferma lo sbarbatello medico made in bigpharma? “Carta canta.” legga un po’ qui: “gioialocati Mod Powers of Ten • 2 giorni fa Dimentica un particolare importante: il vaccino per i gatti, analizzato dagli stessi, è risultato pulito.” “Powers of Ten gioialocati • un giorno fa Dimentica un particolare importante (che le ho fatto già notare più volte ma lei non mi ha mai pubblicato i commenti a riguardo): Il vaccino per i gatti NON E’ RISULTATO PULITO!Montanari e la Gatti non hanno… Leggi il resto »