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Là dove c’era l’erba…

Non si vive di solo pane e, allora, uniamoci al coro festante: Milano avrà l’Expo 2015 superando a mani basse nientemeno che la concorrenza di Smirne. A chi va il merito di questa affermazione straordinaria che proietta il nostro paese ad un’incontestabile posizione di vertice cancellando d’un colpo una situazione deprecabile? Perbacco, ad ognuno dei politici italioti, ma non come una squadra: non sia mai! Ognuno di loro è stato il deus ex machina, unico e decisivo, di questo trionfo e la signora Brichetto Arnaboldi maritata Moratti, che di Milano è sindaco, era così emozionata che quasi le veniva da piangere.

Fuori del coro, però, c’era una voce stonata, ed era quella di chi non può non avere intonazione, se non altro per il mestiere che fa: si trattava del ragazzo della Via Glück sulla cui naturalezza il tempo non ha lasciato segni. Adriano Celentano dice una cosa ovvia, come tutte le cose che dice, come tutte le cose che dicono i poeti, come tutte le cose che dicono i saggi: sarà una colata di cemento e avremo venduto un altro pezzo di bellezza.

Io che non sono poeta aggiungo che non sarà solo la bellezza ad andarsene: se conosco l’Italia,

quando cola il cemento c’è tanta trippa per gatti. E così la malavita, regina di appalti e subappalti, e la politica nostrana che della malavita è spesso una sorellina siamese immagino si staranno leccando i baffi.  

Cambio discorso e scusatemi se questo post non è armonico con quelli abituali, ma questa campagna elettorale mi ha trasformato in una sorta di pallina da flipper, non ho un secondo di tempo e non riesco quasi mai ad accedere ad un computer. Così non ho agio di rispondere alle mail che diventano sempre più numerose e appaio maleducato a chi una risposta ha diritto di aspettarsela.

Allora, provo a rispondere ad alcune delle domande che mi vengono poste da più parti, sperando che chi mi scrive si accontenti di una risposta cumulativa: 

D. Che ne pensi della situazione Alitalia?

R. Come sempre noi teniamo gli occhi ben chiusi fino a catastrofe avvenuta. Perché non ci si è accorti che le assunzioni clientelari di personale ridondante sono insostenibili (qui come altrove)? Perché non ci si è accorti che i manager più pagati del mondo aviatorio facevano perdere centinaia di milioni l’anno all’intera nazione e ogni aereo che decolla è una piccola mazzata sull’economia di un paese che si sta inginocchiando? Adesso Air France e KLM hanno abbandonato il tavolo delle trattative e aspettano solo il fallimento per comprare, ad agonia terminata, a prezzi di saldo, quello che avrebbero comprato per quattro soldi in più. La cordata Berlusconi? Ne parliamo il 15 aprile. Faccio presente che non esiste alcuna necessità di avere una compagnia di bandiera (gli USA non ce l’hanno) e compagnie come Swiss Air, Sabena, TWA e Pan Am, per esempio, hanno chiuso da un pezzo perché non reggevano il mercato. Lo farà magari anche Alitalia e nessuno morirà per questo. 

D. Che ne pensi della detassazione degli straordinari?

R. Detassarli? Gli straordinari vanno scoraggiati. È un dato di fatto che gl’incidenti capitano con maggiore frequenza quando si è stanchi e, dunque, meno attenti. E se un datore di lavoro deve ricorrere spesso agli straordinari, è meglio assuma personale. 

D. Che ne pensi del caso Pizza?

R. Che io non abbia feeling con la Balena Bianca è un fatto, ma che Pizza abbia tutte le ragioni del mondo è una verità incontestabile. I miei dubbi: due adulti (Pizza e Casini) si mettono a bisticciare e a minacciarsi reciprocamente strappandosi di mano un disegnetto (lo scudo crociato). Al proposito, i miei ricordi rivanno ai primi anni Cinquanta quando frequentavo con profitto l’asilo infantile. Secondo dubbio: qualcuno, magari un funzionario, si è arrogato il diritto di stabilire che i due disegnetti, quello di Piazza e quello di Casini, si assomigliavano troppo e, dunque, ha deciso che un partito politico doveva essere cancellato. Che l’articolo 21 della Costituzione sia defunto, lo sapevamo da un pezzo, ma vediamo se questo funzionario pagherà per quanto ha fatto, se non altro per non avere usato il buon senso di chiamare i due bambini (pardon, i due politici) e vedere insieme come comporre una vertenza di tanta portata. Da ultimo: che figura rimedieremo con il resto del mondo? 

D. Qual è la posizione di PER IL BENE COMUNE sui disabili?

R. Se chiediamo di risuscitare l’articolo 32 della Costituzione, non credo possano esistere dubbi. 

D. Perché la tribuna elettorale trasmessa mercoledì sera su RAI2 è stata così diversa da Porta a Porta, pure trasmissione RAI?

R. Perché nella tribuna elettorale vigono le regole della par condicio e perché coloro i quali partecipavano erano persone civili. Vespa? Beh, fate voi. 

D. Che ne pensi di Giuliano Ferrara preso a colpi di pomodori e uova marce a Bologna?

R. Premetto di non avere alcuna simpatia per Ferrara e premetto pure di essere bolognese, ma, vedendo quelle immagini, ho provato una vergogna profondissima per la mia città. Chi è maturo per la democrazia non può non avere dentro di sé il concetto secondo cui ognuno ha il diritto pieno e inalienabile (ancora l’articolo 21 della Costituzione) di esprimere le proprie idee e, per chi non è d’accordo, vale l’identico diritto. Se la dialettica di chi esprime dissenso è quella dell’uso di corpi contundenti, temo che abbiamo sepolto civiltà e dignità. Quei personaggi sono degli analfabeti di cui possiamo fare a meno. Quindi, mi scuso personalmente con Giuliano Ferrara, assicurandolo che Bologna non è quella. 

D. Chi paga la campagna elettorale di PER IL BENE COMUNE?

R. Ognuno di noi si paga le proprie spese. Noi non usiamo denaro pubblico e non abbiamo sponsor. Averne significa contrarre un debito che dovrà essere ripagato con gl’interessi, e restituzione ed interessi non in termini monetari. 

D. Se non supererete lo sbarramento per entrare in Parlamento, qualcuno ti proporrà come ministro tecnico dell’ambiente?

R. Rispondo a questa domanda solo perché è molto ironica. Chiunque vinca sa perfettamente che se io occupassi una posizione del genere significherebbe il blocco di tanti fondi per la politica extra-lusso e il loro mancato volatilizzarsi dalle tasche dei cittadini. Dunque…