http://it.youtube.com/watch?v=yUgK0igvLXw
Ho letto il documento scaricabile qui dal sito del Comune di Torino con oggetto: Comprensorio Spina 3 – Area Vitali – Torino. Comunicazione sul procedimento di bonifica e informazioni riguardanti il caso del fiume Dora presunto inquinato da Cromo esavalente. Prot n. 14532 Tit. 06 Cl. 9 – 7 Fasc. 3 Data: 18/09/2008 074/S147/Eh
La relazione tecnica mi cita più volte e vorrei fare alcune precisazioni.
Il documento del 7 settembre 2006 parla effettivamente di dati recenti, trascrivo testualmente: ”La principale contaminazione in falda è costituita dal cromo esavalente in concentrazioni rilevate in occasione delle più recenti campagne di monitoraggio della falda fra 10 e 50 μg/l, con un picco di
282 μ/l nel pozzo P4”.
La “Fig. 1 – Immagine della Dora scattata dal Dott. Roberto Topino”, mi cita quale autore della fotografia. NON E’ VERO, non ho mai scattato fotografie di liquido verde nella Dora.
Le mie fotografie, già consegnate alla Procura della Repubblica, evidenziano un liquido di colore giallo ambrato (tipico del cromo esavalente) che si versa nella Dora.
Contesto la frase: “l’inquinamento da cromo esavalente della falda acquifera, oltre che essere attualmente di entità limitata, non comporta alcun possibile rischio per i fruitori delle aree sovrastanti, come per eventuali locali interrati, in quanto trattandosi di metalli non è possibile alcuna trasmissione tramite vapori o esalazioni”. Il cromo esavalente può essere inalato, irrita le mucose delle vie respiratorie e può causare il tumore del polmone.
L’ISPESL precisa che l’apparato respiratorio rappresenta il principale bersaglio dell’azione tossica e cancerogena del Cr(VI); l’esposizione professionale, acuta e cronica, avviene soprattutto per assorbimento mediante inalazione. È stato inoltre dimostrato che l’esposizione a Cr(VI) è una delle possibili cause di tumore al polmone.
L’Arpa Piemonte, in data 11 settembre 2008, ha precisato che: “L’area è stata messa in sicurezza, sono stati eliminati i fanghi contaminati (ndr: anche se la domanda su dove siano finiti è rimasta senza risposta), è stato fatto un pompaggio e un trattamento delle acque, tanto che ora negli stessi punti di prelievo del 2002, la concentrazione di Cromo esavalente va dai 0,5 ai 30 microgrammi/litro (ndr: tenendo presente che il limite per il cromo esavalente nell’acqua di falda è di 5 microgrammi/litro). L’area non è ancora bonificata e i dati si riferiscono alla prima fase di messa in sicurezza”.
La relazione tecnica in oggetto precisa che: “L’intervenuto obbligo del D.Lgs 4/2008 di rispettare i limiti tabellari per le acque di falda al confine del sito è ancora al vaglio degli Enti” e che “La misura massima più recente (febbraio 2008) è stata pari a 22 microgrammi al litro”, cioè oltre quattro volte il limite tabellare previsto per il cromo esavalente.
Cordiali saluti
Dott. Roberto Topino
Specialista in Medicina del Lavoro
P.S.: Mi giunge notizia che il caso è stato archiviato e un cittadino ha fatto opposizione.