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Intervista: dai controlli rifiutati sui vaccini alla brexit

Seguendo il link in fondo alla pagina troverete una lunga intervista su un argomento a dir poco imbarazzante: il comportamento di chi si proclama “antivaccinista” o critico nei confronti dei vaccini o desideroso di avere chiarezza sull’argomento.

I fatti sono inequivocabili: la chiarezza non la vuole nessuno e su questo gli atteggiamenti, pur se in fondo convergenti, sono diversi. Da una parte c’è il ricorso a Kafka: io non ti lascio pubblicare i risultati ma, se i risultati non sono pubblicati, non sono da prendere in considerazione. Oppure: i controlli sui vaccini sono accuratissimi e, stante quello che affermiamo noi che è articolo di fede, voi non potete trovarci inquinanti. Oppure ancora, il silenzio dopo i goffi imbavagliamenti televisivi.

Dall’altra parte c’è l’inspiegabile. Se è vero che si vuole in qualche modo che le industrie farmaceutiche e gli enti ufficiali di controllo rendano ragione del loro operato, che cosa ci potrebbe essere di meglio di confrontarsi con loro forti di un pacco di risultati analitici indiscutibili con tanto di inequivocabili fotografie di microscopia elettronica e di analisi chimiche fatte con un sistema di fatto privo di errore? Eppure anche da quella parte c’è il muro di gomma: niente analisi ma solo discussioni fatte di quello che in inglese si chiama cherry picking, cioè la raccolta delle ciliege. Si presentano dati raccattati qua e là principalmente su Internet, vale a dire la raccolta di qualunque cosa, dalla scienza più dotta e avanzata all’immondizia senza rimedio, pretendendo credibilità. Questo ignorando qualunque voce contraria o, in qualche modo, anche solo vagamente contrastante. Chi sta dall’altra parte della barricata farà la stessa cosa e, in aggiunta, presenterà in gran pompa risultati spesso fasulli ma santificati da enti ufficiali. In questo modo si continuerà ad andare avanti all’infinito con soddisfazione da una parte e dall’altra. Come diceva Jack Kerouac, icona della beat generation, non importa quale sia la meta: l’importante è andare.

La scusa addotta da quelli che, semplicisticamente, sono chiamati “antivaccinisti” è davvero stravagante: non facciamo le analisi perché un piccolo gruppo pure di “antivaccinisti” ma in disaccordo con noi sta raccogliendo fondi per analizzare un (1) campione di vaccino.

Io non perdo tempo a commentare e ognuno si faccia la sua idea.

Comunque, ecco il link: http://www.vitalmicroscopio.net/2016/06/27/controlli-sistematici-sui-vaccini-per-togliere-ogni-dubbio/

L’ultima domanda verte su qualcosa di totalmente estraneo al mio lavoro: la cosiddetta brexit. In questo caso le mie sono opinioni che valgono quelle di qualunque uomo della strada.

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sib
8 anni fa

MacchinariConcordo sul punto in cui sostiene che la presenza di sostanze estranee nei vaccini possa essere dovuto alle macchine per il confezionamento. Lavoro per una azienda produttrice di tali macchine, mi è capitato qualche volta di andare in loco pressobil cliente: molto spesso tutte le severe norme per la pulizia e la sanificazione della stanza di confezionamento primario e della macchina sono rispettate solo in parte……E i controlli sulla fabbricazione della macchina si fermano solo alla”carta”, cioè sulle certificazioni, che lasciano il tempo che trovano.E concordo pure sul fatto che oramai la questione vaccini sì oppure no si è trasformata… Leggi il resto »