salve,il 23 febbraio è andato in onda il servizio sull'inquinamento prodotto dall'ilva nella città di Taranto. La mia domanda è la seguente: faccio una premessa :ho un bambino di 25 mesi e fino all'età di 20 mesi del bambino siamo vissuti a tarant,ora per motivi di lavoro ci siamo trasferiti in un paese in provincia di siracusa. Mio figlio è da settembre dello scorso anno che ha sempre tosse,raffreddore bronchiolite e vomita quando si agita un po di piu(cioè corre o si sfrena) Tutto questo è riconducibile a malanni di stagione o potrebbe incidere l'inquinamento assorbito nei primi 20 mesi? a dimenticavo non abitavamo nelle zone immediatamente limitrofe all'ilva, ma più inoltrati nella città… grazie!
RISPOSTA
Domanda classica da cento milioni. E come faccio a rispondere senza disporre del materiale che serve? Le risposte sulla salute date per posta o sui giornali sono quanto di più cialtronesco si possa pensare. Certo, 20 mesi a Taranto per un neonato non sono il massimo della vita e nemmeno viverli un po' discosto dalle fonti inquinanti. Pensi che, restando alle polveri di cui mi occupano, queste sono capaci di viaggiare per decine di migliaia di chilometri. Senz'altro diluendosi, ma, come sta succedendo in Europa (vedi rapporto European Environment Agency 2/2007), cominciando a saturare omogeneamente l'ambiente. Comunque, stia tranquillo: si rivolga al professor Veronesi del Partito Democratico e ne uscirà consolato. A far male c'è solo il basilico giovane e la polenta (a meno che non sia quella della Monsanto.)