Le vostre domande

Incendio alla torre Windsor di Madrid

Di 22 Luglio 2008 Non ci sono commenti

Egregio Dott. Montanari, mi chiamo Garavelli e ci siamo sentiti recentemente per una sua collaborazione col nostro gruppo (meetup di Trento); purtroppo, come ben ricorderà, non siamo riusciti a raggiungere un accordo a causa delle nostre limitate capacità organizzative. Mi permetto comunque di porle una domanda che mi riguarda in maniera del tutto personale.

L'inverno del 2005 lavoravo  a Madrid quando è successo l'incendio alla torre Windsor (uno dei grattacieli più alti della città). L'incendio ha divampato per ben 20 ore e distava a meno di 1 km in linea d'aria da dove lavoravo e abitavo.

Allora non ero a conoscenza delle possibili conseguenze che le nanopolveri possano causare e non ero nemmeno tanto attento al rischio diossina. Dopo circa 1 anno scopro la presenza nella parte più bassa dei glutei, di 2 macchie bianche sulla pelle. Di lì a qualche mese le macchie si espandono coinvolgendo il volto, le mani e le braccia: il dermatologo mi diagnosticò la vitiligine, malattia per la quale mi sto curando tutt'ora con la fototerapia e con un un'integratore dietetico contenente: selenio, coenzima Q10, rame, nicotinammide, beta-carotene, vitamina E e vitamina B12, con acetilcisteina, L- fenilanina, calcio folinato, acido para-aminobenzoico e alga klamath.

Ad 1 anno circa dall'inizio della cura noto un persistente (anche se lieve) dolore alla parte superiore dell'addome, sul lato destro, poco sotto l'ultima costa (dolore che accuso tutt'ora): il dottore inizialmente con una palpazione mi diagnosticò un ingrossamento del fegato, ma dopo l'esito negativo dell' ecografia mi rassicurò dicendo che non avevo nulla (ma allora perchè i dolori?).

La mia domanda, Dott. Montanari, è se secondo lei quell'incendio alla torre Windsor,

a cui sono stato esposto respirando l'aria delle immediate vicinanze, possa avermi causato qualche intossicazione da diossina o possa avermi procurato un accumulo di nanopolveri nel fegato (dove accuso i dolori) e quindi aver causato un' infiammazione.

Inoltre le volevo chiedere se la presenza di selenio e  rame nell'integratore che sto assumendo, possa essere pericoloso alla luce degli studi che lei ha effettuato (ho letto qualcosa su internet di come questi particolari integratori, proprio per la presenza di queste 2 sostanze siano a lungo andare cancerogeni).

 

Ringraziandola per una sua cortese risposta.

Cordiali saluti

Marco Garavelli

RISPOSTA

Rispondere a una domanda del genere mette in un duplice pericolo. Il primo è quello di cadere nell'atteggiamento opinabile di quegli specialisti che rispondono alle domande sulla salute nei settimanali femminili senza mai aver visto il paziente e il secondo è quello di fare quello che in Italia si chiama “allarmismo”. Ciò che le posso dire, senza aver avuto la possibilità di esaminare reperti bioptici e senza averla mai vista (del resto, io non sono un medico e mia moglie nemmeno, cosicché i pazienti non possiamo vederli) è che alcuni dei sintomi appaiono compatibili con un’interazione organismo-polveri e che l'incendio di un grattacielo di polveri ne fa in quantità enorme. Chi abbia qualche noszione di nanopatologia sa che un'indagine ecografica non può rivelare nulla di ciò che lei si chiede. Quanto agl’integratori con i metalli, io non ne abuserei. Quei metalli sono degli oligoelementi, cioè elementi utili se presenti in traccia nell’organismo, e un eccesso non è benefico.