Durante la campagna elettorale, lei era stato invitato da Vespa a "Porta a Porta" e le domandarono come è possibile ridurre le emissioni nocive per l'ambiente, oltre ad attuare una politica di consumi diversi ( fece l'esempio del cartoncino che contiene il dentifricio, "tranquillamente eliminabile") . Il quel punto nominò una serie di progetti volti all'ambiente in modo costruttivo e innovativo, come IMPATTO ZERO, spiegandone in parte la struttura e le consequenze logiche-ambientali della salvaguardia delle foreste, o alberi in generale.
Non sono in grado di spiegarle nel dettaglio il progetto, il sito www.impattozero.it parla da se.
Tornando alla domanda originale: gli obiettivi prefissati, e le ipotesi proposte, dagli amministratore di Impatto zero possono veramente portare un reale impattto Zero dell'individuo nell'ambiente, cioè emetto tot co2 nell'abiente e la ricompenso con tot mq di alberi in qualsiasi parte del mondo(pagando per quei determinati mq di foresta!), oppure non è propio così come sembra?
Grazie molte.
RISPOSTA
L'impatto zero esisterebbe solo se l'uomo tornasse a vivere come faceva prima di scoprire l'uso del fuoco. Tutto ciò che si può fare ora è diminuire l'impatto, cosa che si può fare con successo e che, anzi, si fa in molte città civili. Del resto, basta chiedere all'onorevole Maurizio Gasparri o al luminare Michele Giugliano…