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Il terrorismo della verità

Ma siamo proprio sicuri di sapere che cos’è il terrorismo?I terroristi sono quelli che mettono le bombe o quelli che le bombe cercano di disinnescarle?

Chi, come me, fosse costretto a frequentare sedi istituzionali e ad incrociarsi con chi fa della politica “un mestiere come un altro”, forse si ritroverebbe con le idee confuse. Sì, perché non è raro che quando io dimostro dati alla mano, appunto in quelle sedi, che incenerire i rifiuti è non soltanto una truffa ai danni delle tasche dei contribuenti ma è pure un attentato mica da ridere alla loro salute (anche della salute di chi contribuente non è), ecco che salta sempre fuori qualcuno che, forte dell’autorità di chi è stato scelto dal popolo per prendere decisioni, dà del terrorista a me.

Dunque, non chi attenta alla salute, ma chi quell’attentato vorrebbe sventare è il delinquente. Ma non ci si limita a questo: mi è perfino capitato di sentirmi dire – ero in un consiglio provinciale – che il principio di conservazione della massa, che al liceo mi avevano insegnato essere un pilastro della scienza, è non solo terrorista ma è pure antidemocratico, evidentemente perché non è mai stato messo ai voti. E mi capita anche di sentirmi fare delle raccomandazioni prima delle mie conferenze: non bisogna spaventare la gente: bisogna tranquillizzarla. Il che significa: bisogna che la gente schiatti senza per questo perdere la serenità. Vi prego di credermi: non sto affatto riportando notizie distorte da sensazioni. Si tratta della pura, avvilente verità. Stando ai fatti, decisioni d’importanza capitale le cui conseguenze si protrarranno per tempi lunghissimi vengono prese spesso da personaggi del tutto incompetenti, privi di qualsiasi istruzione scientifica e gonfi di un’arroganza che, se non fosse tragica, potrebbe farsi apprezzare per il suo lato grottesco. E grottesco è pure il ricorso da parte di questi personaggi tragicomici a letteratura scientifica senza comprenderne la portata e il significato, come capita ora quando si cita, del tutto a vanvera, un vecchio lavoro inglese da cui si evince che solo il 2% dell’inquinamento atmosferico è provocato dagl’inceneritori o quando si ricorre ad un altro lavoro, stavolta italiano, da cui si deduce che dall’inceneritore esce aria di montagna grazie a filtri miracolosi che la fanno in barba alle leggi della natura. Ora, è vero che esistono scienziati che per quattro soldi venderebbero pure la mamma, ma, a parte qualche, purtroppo esistente, eccezione, anche gli scienziati canaglia non osano spingersi più in là di un certo confine, se non altro per non essere svergognati dagli studenti di scuola media. I politici, no: loro non conoscono limiti. Non tutti, è ovvio, ma  ce n’è a sufficienza.E allora, perché continuiamo a dare loro il voto? Perché continuo a ricevere lamentele da Parma, da Bolzano, da Treviso, da Torino e da tante altre città? Chi ha messo la croce sulla scheda?