“Di qualcosa bisogna pur morire: quindi, mangiate tranquillamente le frittate!” Questo fu il saggio suggerimento di quelle che noi chiamiamo “autorità” quando a Treviso qualcuno esibì gli ovvi risultati di un’analisi: le uova erano piene della diossina derivata dall’incendio del capannone della DeLonghi.
Le “autorità” di cui sopra, ARPA veneta naturalmente in testa, avevano mentito alla popolazione che hanno il dovere di proteggere e dalla quale sono mantenute: non c’è diossina.
Spostandoci di qualche decina di chilometri, chi è riuscito a leggere superando i problemi gastro-enterici
il rapporto Moniter che noi emiliano-romagnoli abbiamo pagato per farci raccontare che gl’inceneritori sono perfettamente innocui sa di che cosa sto parlando. I pochi, poi, che hanno letto il mio Il Girone delle Polveri Sottili potranno testimoniare che io quei risultati palesemente fasulli e in stridente contrasto con quelli dei ricercatori indipendenti stranieri li avevo già previsti nel 2007, quando scrissi il libro pubblicato, poi, l’anno dopo. Moniter aveva due scopi: anestetizzare il popol bue e premiare con un po’ di quattrini agli amici che si prestavano a firmare i dati. Ambedue scopi raggiunti e a saldare il conto ci pensiamo noi.
Ma come si fa a stupirsi di qualcosa che avviene con regolarità mille volte al giorno in mille punti del pianeta? Le “autorità” hanno la stessa funzione che gli psicofarmaci tranquillanti hanno in medicina: camicie di forza le chiamava Luigi Molinengo che fu il mio professore di farmacologia. E camicie di forza sono le “autorità”.
I rari lettori del mio Il Futuro Bruciato sono al corrente di quale fosse la tecnica per smaltire le scorie nucleari americane (e non solo) dei tempi delle prime centrali. Ora, inevitabilmente e pur fra mille difficoltà e mille ed una censura, qualcosa sta saltando fuori un po’ dovunque.
Un esempio: dopo i disastrosi incendi estivi che hanno devastato la Russia con conseguente immissione nell’ecosfera delle sostanze radioattive che i vegetali (biomasse!) avevano assorbito a seguito dell’incidente di Chernobyl, ora salta fuori il problemino dei moscoviti che già ufficialmente si sanno di cinque anni meno longevi della media dei loro connazionali. La loro città è radioattiva semplicemente perché per decenni le scorie nucleari sono state rovesciate ovunque: nei campi, nei burroni che circondavano allora Mosca e adesso ne fanno parte, sotto un velo di terra che le piogge stanno mettendo a nudo, nei corsi d’acqua che finiscono per attraversare il centro. Poi si viene a scoprire che le scorie sono almeno una quindicina di volte più di quelle ufficialmente ammesse dalle “autorità” russe, anch’esse racchiuse tra doverose virgolette, e che sta circolando una quantità imprecisata di merce radioattiva fabbricata grazie alla fusione di materiali metallici rubati in quantità a Chernobyl.
Che si fa? S’investe un po’ di denaro per le bonifiche (quali?), molto del quale è già destinato alla miriade di enti responsabili o proprietari di questo e di quello. Da uomini di mondo, sappiamo tutti che non si farà nulla se si eccettua qualche movimento di facciata per far vedere al lyudi (popolo) laggiù doverosamente vol (bue) che si veglia per lui. Intanto, con il solo cambio di lingua, anche laggiù si sussurra all’orecchio che va tutto bene.
Nei fatti, ancora una volta le generazioni che seguono pagano i conti salatissimi lasciati da chi li ha preceduti. Purtroppo nascondere la verità serve solo ad aggravare le cose fino a renderle irrecuperabili. Gli struzzi nascondono la testa sotto la sabbia, ma lasciano il sedere alle mercé di chiunque voglia servirsi.
moniter
cosa ne pensa ?
http://www.arpa.emr.it/moniter/
http://www.ecoblog.it/post/11158/moniter-emilia-romagna-conflitto-tra-medici-e-politici-sulla-tossicita-degli-inceneritori
RISPOSTA
In altri tempi il popolo sarebbe sceso in piazza con i forconi. Oggi abbiamo la Champions League, Miss Italia e la notizia che Gianni Morandi condurrà San Remo il prossimo febbraio.
moniter
ottimo!
allora gli inceneritori (pardon “termovalorizzatori”) fanno bene!
grande nella F.A.Q. la discuisizione sulla differenza tra i due
peccato però che mancano gli studi sugli effetti delle nanopolveri (infatti guardano solo le PM10, che però non fanno tanto male) forse stanno aspettando che gli mandano il microscopio elettronico che sta negli scantinati della facoltà di Urbino.
Ah dimenticavo: gran bel sito anche questo:
http://www.arpacampania.it/acerra/home.asp
porta a porta (non Vespa)
In campania sono punto e a capo. L’inceneritore è guasto.
Ma la raccolta differenziata no?
RISPOSTA
Bisogna fare la vaccinazione di richiamo. Provocando ad arte (W la camorra!) un’emergenzina-rifiuti si riattiva la coscienza pro-inceneritorista.