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Il rossetto ai maiali

Non so se qualcuno dei miei pochi lettori abbia letto o visto il dramma (a lieto fine) di Pedro Calderón de la Barca “La Vita è Sogno” dove, per vari motivi, tale principe Sigismondo viene convinto che alcuni avvenimenti in cui è stato coinvolto altro non sono che sogni e, per questo, non hanno a che fare con la realtà.

Dopo quasi quattrocento anni dalla stesura di quel testo noi stiamo vivendo oggi una situazione per certi versi analoga in cui siamo stati ammaestrati a credere che la realtà sia sogno ma pure che sia il sogno ad essere la realtà.

Noi ora viviamo giulivi di apparenza, di forma senza sostanza, di contingente senza necessità: a quella roba solo apparentemente complessa siamo stati ipnotizzati a prestar fede e su quella chi ci manovra dopo averci plasmati lavora alacremente e con successo.

Basta fare un salto a Brescia percorrendo l’autostrada A4 per vedere un esempio lampante. Giusto di fianco alla strada, visibile da chilometri di distanza, si leva una torre spigolosa altissima colorata di un bel celeste. Da lì esce di tutto, essendo quello lo sfogo aereo (le ceneri sono tumulate in modo più discreto) di un inceneritore – peraltro mai sottoposto a V.I.A. – che cucina oltre 800.000 tonnellate l’anno della più disparata immondizia di cui 300.000 speciale importata non saprei dire da dove e tanta plastica. Sono certo che gli “scienziati” mi tranquillizzeranno, ma a Brescia il tasso d’incremento dei cancri pediatrici è quadruplo rispetto al resto d’Italia che è già da record e a me qualche sospetto viene. Comunque sia, che si fa nella Leonessa d’Italia per evitare insonnie a chi vuole riposare in pace (in più di un senso)? Per prima cosa, dopo aver inventato a suo beneficio il nome “termoutilizzatore” per quel monumento alla gaia petomania suicida,  si tace. E poi si dipinge il caminone del colore del cielo, così non ci saranno più dubbi: è tutto OK. Perché, altrimenti, quel tubo sarebbe azzurro? La logica del 2011 è stringente.

Torino? Torino sta preparandosi a surclassare Brescia per quantità di schifezze fatte scomparire dagli occhi sensibili e anche lì tutti zitti, compreso il nuovo sindaco così somigliante ad uno snello caminone che fino a qualche settimana fa ha strepitato scagliandosi giustamente contro le centrali nucleari ma che, evidentemente, ritiene che andarsene di cancro o avere figli bizzarramente malformati per merito di un milione di tonnellate di rifiuti messi alla griglia per il banchetto dei soliti noti sono cose buone e giuste. Chissà se a Torino è ancora in piedi l’idea di costruire un ristorante sul camino come mi si disse anni fa, quando fui invitato a parlare delle meraviglie dell’incenerimento alla sede della Provincia con i consiglieri che, assetati di attualità, leggevano il giornale mentre io tentavo d’illustrare ricerche che, di lì a qualche anno, sarebbero arrivate al Dipartimento di Stato americano e alla CIA. Ma, si sa, Torino è un’altra cosa e i suoi politici sono di ben altra levatura rispetto a quelli del Nuovo Mondo. Comunque sia, si portasse a termine il progetto, forti del ristorante panoramico che serve un menu di nanoparticelle e diossine si potrebbe competere con l’inceneritore di Vienna che, agghindato da casa delle fate, erutta polverine magiche sui viennesi forse troppo impegnati ad ingozzarsi di Sacher o a ballare valzer vorticosi per accorgersi della manna che cade regalata dal cielo.

Ma oggi c’è di meglio in questa nobile gara a chi è più modernamente idiota come il bon ton trendy comanda e con il concetto d’idiozia finalmente e democraticamente affrancato dalle sue decrepite connotazioni deteriori. Oggi entra nella tenzone a buon diritto, e ci entra da favorita, Copenhagen.

 
Corre notizia che laggiù, nella dolce regina del mar della canzone, una mamma sia stata baciata dalla sorte e abbia partorito un architetto che più bravo e geniale non si potrebbe (“benedetta colei che in te s’incinse” avrebbe sbottato l’Alighieri). E, allora, che cosa ti escogita il genio (tale Bjarke Ingels di anni 36)?

La premessa è che nel 2016 Copenhagen godrà di un inceneritore immane, alto 100 metri, del costo di 460 milioni di Euro (questo almeno è il budget) che convertirà in energia “verde” ciò che i danesi della capitale rifiuteranno. Se già detto così si tratta di una cosa meravigliosa che convincerà finalmente gli eredi dei Vichinghi che più buttano e più splenderanno le loro lampadine, non ci si è voluti accontentare. Il rampante architetto Ingels ha studiato un sistema che sparerà anelli di fumo di 30 metri di diametro ad ogni tonnellata di anidride carbonica rilasciata, così tutti volgeranno gli occhioni in su e batteranno rapiti le manine. E poi? E poi – udite, udite! – il giovane Bjarke costruirà niente meno che una pista da sci lunga dalla sommità fino a terra per un’estensione di 32.000 metri quadri compreso il tetto. Naturalmente non mancherà un bellissimo centro per i visitatori (6.500 metri quadrati) perché di visitatori ci se ne aspettano a frotte. Una meta, quella, che ogni fedele dovrà visitare, potendo, almeno una volta nella vita.

“Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma” bofonchiò tale Anassagora di Clazomene 25 secoli fa e tale Antoine Lavoisier, nella sua cialtroneria, confermò scientificamente quell’antiquata affermazione nel 1786. Se così funziona l’Universo, è meglio che l’Universo si dia una regolata e la pianti di fare i capricci. Ciò che entra in un inceneritore, mai come oggi “termovalorizzatore”, esce lindo e di nuovo vergine, purificato da tutti i peccati. Così, come da anni predica il sempre sia lodato luminare Michele Giugliano del Politecnico milanese, anche l’aria più sporca sarà mondata. Questa è la volontà nostra, di noi Principi del Creato, esseri che hanno superato il fastidio di essere intelligenti per indossare la luminosa idiozia degli anni Duemila. È questo ciò che ci distingue da tutti gli organismi viventi e ci fa non più a sua immagine e somiglianza ma superiori a chi ha voluto l’Universo così inadeguato ed irrazionalmente scomodo.

http://www.guardian.co.uk/environment/2011/jul/03/bjarke-ingels-incinerator-ski-slope?commentpage=last#end-of-comments

http://www.dezeen.com/2011/01/27/waste-to-energy-plant-by-big/

***

Ho trovato abbastanza divertente la richiesta avanzata dal pubblico ministero torinese Raffaele Guariniello volta ad ottenere una condanna a 12 anni + 8 = 20 per i nonnetti proprietari della ditta Eternit. Le morti (tante) di cui i due sono accusati cominciano a risalire a molti anni prima che l’amianto fosse dichiarato fuorilegge perché – sostiene l’accusa – la scienza sapeva della sua cancerogenicità. Vero e ineccepibile, ma mi chiedo perché Guariniello sorvoli sulle torme di politici coinvolti e sugli “scienziati” prostituti che, con le loro buffonate criminali, hanno tenuto per decenni sul mercato l’amianto, e mi chiedo pure perché non intervenga sugl’inceneritori (basta si guardi in casa) che sono esattamente nella stessa posizione. Anche ai vecchi tempi pseudoscienziati che delinquevano a cottimo “dimostravano” che l’amianto era innocuo, così come accade oggi per la cottura dei rifiuti. Ma forse stiamo aspettando la strage per avere più glamour. Non abbiamo forse avuto un luminare dell’Università di Modena che, quando gli è stata ricordata la patogenicità degl’inceneritori, ha affermato: “Beh: se ci saranno dei morti, li seppelliremo”?

6 Commenti
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Giuseppevellucci
13 anni fa

DoseDott. Montanari, potrebbe dirmi sulla base dei suoi studi l’importanza della dose? Quando afferma di ritrovare polveri nei tessuti, presumo che sia importante la quantità. O ne basta una? Ne approfitto per farle anche un’altra domanda perchè in una discussione dove cercavo di proporre le sue tesi mi hanno mostrato il seguente video. Dal minuto 5:45 lei afferma che tecnicamente anche le polveri piu’ piccole possono essere catturate con sistemi di filtrazione. Allora l’obiezione e’ che tali sistemi, anche piu’ evoluti sono utilizzati da inceneritori. Perchè quindi quelle polveri non si potrebbero filtrare? Scusi per le domande ma cerco sempre… Leggi il resto »

Giuseppevellucci
13 anni fa

DoseScusi, ecco il video:http://www.youtube.com/watch?v=yRcT9O6xMrY&feature=BF&playnext=1&list=QL&index=1 RISPOSTA L’ho scritto almeno un centinaio di volte e lo riscriverò ora. Le particelle non si comportano come un veleno di Paracelso (sola dosis venenum facit = è solo la quantità a rendere velenosa una sostanza). Se le particelle non si agglomerano, pare non succeda niente. Se si agglomerano (se Grillo non si fosse messo tra i piedi saremmo più avanti nelle ricerche sul come fanno ad agglomerarsi) vengono percepite come corpo estraneo e causano granulomatosi che può diventare cancro. Una sola particelle non fa niente, ma pochissime particelle capaci di entrare nel nucleo di altrettante… Leggi il resto »

MARTINELLI
13 anni fa

Verità da Marciapiede – Franco Battaglia e il male di vivere con gli uomini.
Il mio caro amico Massimo Bonfatti, uomo dalla profonda umanità e Presidente dell’Associazione “MONDO IN CAMMINO” (Progetto Humus), mi ha inviato questo incredibile articolo – con annesso video – del “Prof” Franco Battaglia: i delinquenti della pseudo-informazione al pascolo liberamente!
Questo Paese mi fa stare male…

http://www.mo24.it/modena/attualita/2011/06/17/notizie/battaglia_franco-124169.html

RISPOSTA

Come sempre, l’unica difesa che abbiamo contro questi personaggi è l’informazione e, prima ancora, la cultura e l’onestà intellettuale.

edimattioli
13 anni fa

una mia amica commenta così …[i]”L’APOCALISSE E’ ARRIVATA! Ho solo piacere per quegli agricoltori che attirati da un facile guadagno ingannevole accettano di farsi avvelenare le loro terre dagli OGM e compagni di viaggio, finchè, tra tre anni, le loro terre avvelenate varranno meno di un mozzicone di sigaretta e qualcuno gliele acquisterà per meno di una lira. Addio Italia, addio vita, addio biodiversità, addio agricoltura, addio salute. Gli OGM, con il loro veleni, sono un inno alla morte, peccato per quegli agricoltori iscritti a Confagricoltura che li trascina nel girone dantesco degli OGM. Probabilmente siamo destinati all’estinzione. Ringraziamo Veronesi… Leggi il resto »

Giuseppevellucci
13 anni fa

DoseDott. Montanari, la ringrazio per le sue risposte che però mi fanno nascere altri dubbi.Lei parla di agglomerati. Mi sembra di capire che si possa parlare di dose in termini di agglomerati. Ma come si fa a capire se dell’aria è inquinata di agglomerati? Dal PM10, PM2.5, contando gli agglomerati o cosa? Riguardo i filtri, il sistema che lei supportava nel video (mi sembra si chiamasse LUFT) si proponeva di pulire l’aria di Roma, quindi su volumi non proprio ridotti. La ringrazio anticipatamente per le sue risposte RISPOSTA Forse non ha letto con attenzione: gli agglomerati si formano nell’organismo. Quanto… Leggi il resto »

bosco
13 anni fa

Gentaglia infameNon abbiamo forse avuto un luminare dell’Università di Modena che, quando gli è stata ricordata la patogenicità degl’inceneritori, ha affermato: “Beh: se ci saranno dei morti, li seppelliremo”? Dopo una simile affermazione, la reazione della gente doveva essere quella di prendere il “luminare” e di affettarlo,ancora vivo e senza farlo svenire, per poi vendere a trance il suo intero essere come concime per squali.In alternativa, ma ci voleva piu’ freddezza per attivarsi senza lasciarsi trasportare dall’odio verso questo insulso personaggio, togliere gli organi utilizzabili (il cervello e’ di per se inutilizzabile ma in questo caso a maggior ragione e’… Leggi il resto »