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Il pulcino Federico

Lo ammetto: io m’intenerisco facilmente, e quando mi trovo al cospetto di un pulcino nella stoppa che in quella stoppa ci è finito perché qualcuno gliel’ha ficcato senza uno scrupolo m’intenerisco ancora di più. Se, poi, quel pulcino è educato e ha la faccia e i modi del bravo ragazzo che vorresti come marito per una figlia non proprio bellissima né proprio intelligentissima, ecco che quasi mi commuovo. Sto parlando di Federico Pizzarotti, il sindaco di Parma.

L’occasione è quella di una lunga e, in verità, un po’ noiosa intervista concessa a uno dei blogger di regime a cinque stelle (http://www.youtube.com/watch?v=sEeCk0x9kXE), intervista che si sarebbe potuta abbreviare di diversi minuti se Federico rinunciasse a quel fastidioso riempitivo vuoto che è il “come dire” con cui infarcisce il discorso e di altri venti abbondanti se ci si fosse attenuti all’argomento promesso, vale a dire l’inceneritore di Parma.

Come credo che molti ricòrdino, la campagna elettorale del grillino, ché tale è il nostro Pizzarotti, ebbe come cavallo di battaglia l’opposizione alla costruzione di un inceneritore relativamente piccolo (160.000 tonnellate) che avrebbe costituito sì un’altra mazzata all’ecosistema padano ma, di converso, sarebbe stato un ulteriore fonte di guadagno per IREN, una delle multiutility, i mostri un po’ pubblici e un po’ privati che infestano la Penisola. Era ovvio fin da subito a me allora come a chiunque avesse un minimo di discernimento che bloccare l’inceneritore era una pia illusione, e questo per almeno due motivi: il primo è che Casaleggio non avrebbe gradito e il secondo è che Pizzarotti con grillini al seguito non ne avevano le capacità. Certe operazioni sono piuttosto complesse e non possono essere lasciate in mano a dilettanti. Ma Casaleggio pensava di giocare sul sicuro: le probabilità di avere quel sindaco a Parma erano talmente scarse da potersi permettere il rischio di scaraventarlo in una campagna elettorale del genere. Scalogna volle che Pizzarotti diventò sindaco e questo per la disperazione dei parmigiani stanchi di amministrazioni passate rette non da sindaci ma da caricature di faraoni che avevano saccheggiato le casse comunali accumulando debiti per 840 milioni di Euro, centesimo più, centesimo meno.

Fu così che il nostro pulcino si ritrovò non cinto ma legato da una fascia tricolore e bisognava in qualche modo almeno fingere di rispettare gl’impegni presi. Dopotutto i grillini sono disposti ad appetire qualunque cosa purché venga dal padrone che li ha addestrati e fingere è più che sufficiente.

Naturalmente i signori di IREN si sono fatti quattro risate e hanno proseguito imperterriti a costruire il loro giocattolo sputasoldi. La Provincia, poi, stando a quanto il sindaco afferma, ha addirittura rifiutato gl’incontri con il Comune e persino di confrontarsi con un suo esperto. Dico questo per mostrare la fotografia del prestigio di cui gode la giunta grillina e la sua capacità politica. Così, attraverso un’intervista che ricalca pedissequamente quelle di qualunque dittatura, anche se da avanspettacolo come quella di Grillo, il mite Pizzarotti afferma che lui non ha mai detto che l’inceneritore non si farà: solo che lui non lo voleva. Insomma, chi lo ha votato non aveva capito. Poi si dilunga sulle vicende storiche all’origine dell’impianto, denunciando irregolarità (quali?) e dimostrando – ad essere buoni – che non si era informato a dovere prima di partire con la campagna elettorale. E prosegue: loro (le stelline) hanno dato informazioni e indicazioni alla Magistratura della cui natura io non ho contezza e sulla cui sorte, visti i risultati, per decenza non mi addentro. Il giovane sindaco assicura, poi, che loro (sempre le stelline) hanno “approcciato il problema da più punti di vista” ed è difficile esimersi dal chiedersi quali questi siano stati.

A questo punto lo scolaretto Federico si lancia in un pistolottino di maniera no-inceneritore in cui dimostra di avere imparato a memoria la lezione che si trova su Internet ma la cui pertinenza nel caso specifico è pari a zero. Il tema è solo “perché si sta costruendo l’inceneritore a Parma?” Faccio finta di niente sulle “imperfezioni” tecniche perché sono abituato a ben di peggio.

Arrancando a fatica nella visione, ho trovato particolarmente patetica la proposta di piazzare un pannello in municipio dove chiunque potrà vedere le quantità d’inquinanti che sta emettendo il camino e mi sembra di essere tornato a Vienna (non in centro come viene raccontato ma a Spittelau) quando visitai quel mitico impianto. Lì megaschermi e luci fanno un arredo da film. Peccato che i parametri controllati in Austria (speriamo in maniera corretta e senza i taroccamenti tipici dello Stivale) siano quelli di legge e poco più: di fatto una frazione infima rispetto alle sostanze tossiche emesse quando si fa un falò d’immondizia mista. Come sarà a Parma?

Il resto, compreso l’immancabile omaggio santificante alla coppia collodiana Casaleggio-Grillo che non poteva non esserci in un esempio fulgido di giornalismo con le braghe calate, è in gran parte fuori argomento e in parte avvilente.

Beh, questi personaggi – qualcuno anche in buona fede, ne sono certo – per nostro volere e per la dissoluzione della cosiddetta politica italica gestiranno il nostro futuro e alle prossime elezioni ne arriveranno ancora di più. Proprio stamattina tentavo di figurarmi che cosa accadrebbe se avessimo un ministro degli Esteri scelto tra gli onorevoli e i senatori grillini a trattare il pastrocchio dei marò che non torneranno in India.

3 Commenti
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edimattioli
11 anni fa

qualche considerazionePremesso che viene spontaneo chiedersi se Pizzarotti abbia fatto campagna elettorale [b]senza conoscere[/b] la situazione del Comune di Parma (in particolare, a quanto pare, nulla conosceva sull’inceneritore), e poi ha scoperto “tutto” solo dopo quando è diventato sindaco!? ed ancora, Pizzarotti dice che provvederà a controllare le emissioni ed ha chiesto a IREN che sia rispettato la metà di emissioni previste dalla legge! ma lui [b]sa bene[/b] che la legge non controlla tutte le tipologie di particolato prodotte da un inceneritore, sopratutto non contralla quelle di tipologia nanometrica che sono le più pericolose per la salute. circa Claudio Messora,… Leggi il resto »

giotto69
11 anni fa

le porcate di grilloBuongiorno,visto che gradisco molto i suoi post e che Grillo ne è spesso protagonistaavrei bisogno di conoscenze che al momento non ho, per prenderli in dovuta considerazione.Ho interesse in quelle che definisce “porcate di Grillo”: un paio di esempi, oltre alla questione “microscopio”, giusto per capire come si collocano le sue giuste critiche. RISPOSTA Ci ho scritto un libro sopra, al momento senza editore. Comunque, tra le porcate degne di nota, le bugie grottesche che raccontò sull’uso del microscopio a Urbino, le accuse false per fare chiudere la onlus Ricerca è Vita e le minacce ai grillini… Leggi il resto »

emanuele colombo
11 anni fa

ancora su Messora…consiglio vivamente di leggere questo post sul blog di Messora: http://www.byoblu.com/post/2012/06/24/Gli-americani-dietro-a-Grillo.aspx?page=all Fate un bel respiro profondo è lungo e contorto ma molto esplicativo sulla vera natura del personaggio: pensate che costui si presenta come giornalista libero ed indipendente! Io sono stato più volte censurato su byoblu per avergli chiesto quali fossero i suoi legami con Casaleggio Associati….beh la risposta l’ho trovata in questo post…..invece che affannarsi a censurarmi poteva rispondermi direttamente in questo modo, mi sarei offeso di meno!ditemi voi se questo è giornalismo?!?….è un personaggio veramente squallido e ripugnante!ps – per quanto riguarda i suoi legami con… Leggi il resto »