Il menu che ci sarà servito

Ho scritto una mail ad una biologa polacca di cui, per ovvi motivi, non rivelo il nome: “Che cosa sta succedendo in Polonia con il vaccino diventato obbligatorio?” che mi ha risposto (verbatim): “Gentillissimo Dottore,

grazie per la Sua domanda. Il nostro governo 3 giorni fa ha dichiarato la strategia nazionale per vaccini.

Ci hanno dato 5 giorni (fino al Sabato), il 12 Dicembre per manadare i nostri commenti nel processo della cosidetta “consultazione pubblica”.

Vogliono creare i REGISTRI della gente vaccinata, attribuire a chi si vaccina il codice speciale e mettere in circolazione “passaporto sanitario”.

A chi si non vaccina sara vietato accesso agli esercizi pubblici, mezzi di trasporto pubblici, scuole. Questa gente non potra incontrarci con gli altri.

Magari dovremo (non vaccinati) restare in quarantena con divieto di spostamento. Hanno inoltre minacciato i nostri scienziati che hanno

firmato una lettera contro quei vaccini di consequenze disciplianare: esclusione dal ordine dei medici.

Per di piu il nostro Ministro della Salute ha chiamato questi professori noti (erano oltre 60!) i portatori del OSCURANTISMO! Ha usato proprio quella espressione.

Adesso sto cercando contatto con gli avvocati specializzati nella diffesa dei diritti fondamentali dell’uomo.

Pare che la Polonia non aveva ratificato (anche se l’aveva firmato) la Convenzione di Oviedo..

In allegato trovera invece l’articolo 36 della nostra legge epidemiologica.

Cordiali saluti dalla Polonia

Art. 36 1. Ad una persona che non si sottopone a vaccinazione obbligatoria, esami sanitari ed epidemiologici, procedure sanitarie, quarantena o isolamento del ricovero obbligatorio, e che sia sospettata o diagnosticata di una malattia particolarmente pericolosa e altamente contagiosa, che rappresenta una minaccia diretta per la salute o la vita di altre persone, può essere applicata una misura di coercizione diretta che comporti la detenzione, l’immobilizzazione o la somministrazione forzata di droghe [medicine, farmaci].

2. Un medico o un assistente medico [paramedico] decide sull’applicazione di una misura coercitiva diretta, che determina il tipo di misura coercitiva diretta utilizzata e ne supervisiona personalmente l’esecuzione da parte delle persone che esercitano professioni mediche. Ogni caso di utilizzo di una misura di coercizione diretta è registrato nella cartella clinica.
3. Un medico o un assistente medico può chiedere aiuto alla polizia, alla guardia di frontiera o alla polizia militare nell’applicazione di una misura di coercizione diretta. La fornitura di assistenza avviene a condizione che gli ufficiali o i soldati siano dotati di misure di protezione dalle malattie infettive da parte di quel medico o paramedico.
4. Prima dell’applicazione di una misura coercitiva diretta, la persona alla quale deve essere utilizzata la misura coercitiva diretta ne viene informata e il fatto viene registrato nella cartella clinica. Quando si sceglie una misura coercitiva diretta, si dovrebbe scegliere la misura meno gravosa per questa persona e quando si utilizza una misura coercitiva diretta, si dovrebbe prestare particolare attenzione e cura del benessere di questa persona.
5. La coercizione diretta consistente nell’immobilizzazione può essere usata per non più di 4 ore. Se necessario, l’applicazione di tale obbligo può essere estesa per ulteriori periodi di 6 ore, ma non oltre le 24 ore complessive.
6. Trattenere è un’immobilizzazione temporanea e di breve durata di una persona con l’uso della forza fisica.
7. L’immobilizzazione è il bloccare di lunga durata di una persona con l’uso di cinture, maniglie, lenzuola o una camicia di forza.
8. La somministrazione obbligatoria di un farmaco è un’introduzione terapeutica immediata o prevista nel piano di trattamento di farmaci nel corpo di una persona – senza il suo consenso.