Che oggi la nostra scuola sia di bassa qualità è cosa che ho sempre denunciato, e questo specie per quanto riguarda l’università. I nostri atenei sono a livello di Terzo Mondo così come certificato da tutte le classifiche mondiali. Tra questi, poi, annoveriamo punte negative che sono vere e proprie voragini. Molto freddamente ora l’OCSE conferma tutto questo a suon di numeri.
Il nostro fallimento non è una questione frettolosamente attribuibile ai quattrini che investiamo come stato perché
la cultura personale, in fondo, costa pochissimo ed è di fatto alla portata di chiunque. Poche cose sono più a buon mercato dei libri e il loggione di un concerto classico o di un’opera lirica costa spesso decisamente meno dell’ingresso a manifestazioni non di pari levatura. Chi, poi, ha voglia di passare un pomeriggio in una biblioteca pubblica vedrà che non spenderà un centesimo e tornerà a casa arricchito nel cervello. Ora anche Internet, sapendo dove andare a parare, è fonte pressoché gratuita di cultura e informazione.
Il degrado di cui siamo vittime e protagonisti ha mille e una origine ma la qualità degl’insegnanti impiegati nelle università è, almeno a mio parere, una delle principali. Leggere o ascoltare certe esternazioni di chi ha il compito di formare culturalmente la classe dirigente oppure trovarsi a dibattere con loro può essere un’esperienza a suo modo istruttiva. Senza fare d’ogni erba un fascio, non è raro trovarsi di fronte ad esempi d’ignoranza e spocchia che vanno a braccetto, e, se questo può risultare solo buffo o irritante a seconda del carattere personale, è invece tragico se visto nella prospettiva dell’economia della nazione. È tragico perché il docente impreparato – peggio ancora se in malafede come chi insegna scientemente nozioni errate per interesse personale, e parlo, ad esempio, dei vari sostenitori dell’incenerimento dei rifiuti – è più infettivo del raffreddore con infezioni, ahimè, difficilissime da guarire. È così che chi è poi chiamato a compiti di direzione non ha gli strumenti per farlo e combina guai.
Questo lungo preambolo per prendere in considerazione le nostre centrali elettriche che vengono trasformate o costruite appositamente per funzionare a carbone.
Chi a quella decisione è arrivato prima di noi, e gli Stati Uniti in testa, si è dovuto rendere conto della sua inopportunità.
Alexandria è una città che sorge a pochi chilometri da Washington e che ospita dal lontano 1949 una grande centrale a carbone. Non ci sarebbe nemmeno stato bisogno di prove, ma ormai queste esistono da anni: i fumi dell’impianto sono il maggiore inquinante non solo di Alexandria ma pure di Washington e sono i responsabili di una non breve lista di patologie specie a carico dei bambini. Ora è arrivata la notizia: la centrale sarà smantellata. La cosa non è stata così semplice: i cittadini (che, evidentemente, ignoranti non sono) hanno lottato per otto anni presentando dati che si sono rivelati inconfutabili, dati non tanto basati sulle sofferenze dei malati ma su quanto le malattie costino. Medicinali, ricoveri ospedalieri e giorni di lavoro persi costituiscono un impegno economico che noi non valutiamo mai quando prendiamo in considerazione, per esempio, i costi di produzione di energia tramite una determinata tecnica. Così come non consideriamo, tra i tanti altri parametri, il deprezzamento dei prodotti agricoli, dei terreni e degl’immobili entro determinati raggi centrati sull’impianto.
Ora arriva un’altra notizia. In Texas due centrali saranno dismesse e in un’altra non si userà più la lignite. Il motivo è l’inquinamento da mercurio, un elemento che, tra le sue caratteristiche, ha quella d’indurre danni cerebrali irreversibili nei bambini, e un bambino con danni cerebrali non è certo una grande risorsa per un paese. Restano, poi, tutte le altre malattie classiche dell’inquinamento da polveri. Si tenga conto del fatto che stiamo parlando di carbone a basso tenore di zolfo, vale a dire quello che in Italia viene chiamato “carbone pulito” ad uso di chi non ha una preparazione culturale sufficiente per accorgersi della fregatura.
Dall’inizio del 2010 già 97 centrali a carbone sono state rottamate o sono in via di rottamazione negli USA. Da noi? Da noi, no. Noi quelle centrali altrove assassine le costruiamo con entusiasmo. Noi abbiamo degli scienziati che, a fronte di un’elemosina, sono disposti ad affermare che il “carbone pulito” è un toccasana; abbiamo politici pronti a firmare di tutto, magari, perché no?, ad aggirare le leggi di cui dovrebbero essere paladini; abbiamo imprenditori ansiosi di fare il loro mestiere, cioè d’intascare qualche milione in più senza andare troppo per il sottile, e abbiamo sindacati che vendono la loro anima dando ad intendere ai loro iscritti che quelle centrali porteranno lavoro. Nulla di tutto questo potrebbe accadere in una società culturalmente preparata dove nessuno si permetterebbe di buggerare i cittadini a pena di vedersi presi a pedate.
Il sospetto è che l’ignoranza montante, quella che l’OCSE ha appurato, sia frutto di un progetto ben congegnato. Dopotutto anche Adolf Hitler, uno che di governo se ne intendeva, diceva che comandare un popolo ignorante è una pacchia.
il mio esempio
Dieci anni fa ho insegnato economia per un paio d’anni, in istituti tecnici. Insegnavo ai miei alunni che l’introduzione dell’euro avrebbe portato al collasso la nostra economia e le nostre finanze (perchè era ovvio per chi fosse minimamente preparato in tema di politica monetaria). Naturalmente nella scuola per uno come me non c’è stato spazio, e ora mi occupo di tutt’altro…
L’ignoranza..Mi piacciono due aforismi in particolare: La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c’è niente che funzioni… e nessuno sa il perché!Albert Einstein C’è un solo bene: il sapere. E un solo male: l’ignoranza.Socrate Sapere ti rende piu’ forte, magari non libero perche’ anche sapendo non puoi fare proprio nulla per cambiare certe cose. L’ignoranza non solo ti mette alla merce’ di chiunque ma ti impedisce di agire in maniera opportuna davanti ai problemi.Quindi se ti… Leggi il resto »