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IFOA: cancellato il corso

No: non sono affatto arrabbiato. Semplicemente constato il fatto e lo accetto ad ennesima conferma di quella che è la mia opinione sugl’italiani.

I pochi frequentatori assidui e attenti di questo blog forse ricorderanno come per due volte io abbia annunciato che nei tre primi martedì di aprile a partire dal giorno 4, presso la sede IFOA di Reggio Emilia, avrei dovuto tenere un totale di 12 ore di lezione sulle nanopatologie, cioè le malattie da

micro- e nanoparticelle: che cosa sono, che cosa le provoca, da dove viene ciò che le provoca, come si diagnosticano, come si possono contrastare.

 

Pensando ragionevolmente, i medici dovrebbero essere i primi destinatari del corso. Poi ci sarebbero dovuti essere i decisori, cioè coloro che, per qualunque motivo, decidono su certe scelte che coinvolgono l’ambiente. Poi i controllori, vale a dire chi controlla ambiente, produzione d’energia, sistemi contro l’inquinamento, cibo, farmaci, ecc. Poi, ancora, i giornalisti che troppo spesso scrivono con allarmante superficialità. Giusto ieri sera sentivo tale Loquenzi a Radio Rai in coppia con il famoso Chicco Testa e ho avuto una conferma della situazione relativa al livello d’informazione italico. Infine, magari con grande ottimismo, il corso sarebbe dovuto essere affollato da chi quotidianamente mi scrive pretendendo risposte per il proprio caso singolo.

Bene: il corso non si terrà perché c’erano 2  (due) iscritti. Ognuno tragga le conclusioni e ci pensi non una ma cento volte prima di scrivermi o telefonarmi per avere risposte da me. Io ci ho provato scrivendo articoli e libri e prendendomi la briga d’impegnarmi per tenere un corso, ma non potete pensare che, se non vi va di leggermi o di assumervi l’incomodo di partecipare al corso, io possa occuparmi di ciascuno di voi. Se si vuole un impegno ad personam, ci si rivolge a me come professionista con tutto quanto questo comporta.

In un certo senso  eroicamente, l’IFOA tenta di rilanciare il corso per i giorni 15, 22 e 29 maggio prossimi, magari pensando che di questi problemi io ho parlato recentemente in Belgio e in Svizzera, che tra due settimane ne parlerò in  Francia e a giugno negli Stati Uniti. Insomma, se delle scoperte tutte italiane s’interessano all’estero, l’IFOA si domanda perché non noi. Io la risposta ce l’ho, ma la tengo per me. Resta un fatto incontestabile: mantenere una salda ignoranza è indispensabile se si vuole continuare con il business. “Che pacchia governare un popolo ignorante!” La frase non è mia: è di tale Adolf Hitler.

3 Commenti
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Nivel Egidio Ruini
7 anni fa

Gnocco, tigelle e affettati
Suggerimento agli organizzatori dell’IFOA affinchè il prossimo estremo tentativo di Maggio ottenga la massima adesione: chiusura di ogni giornata di lezione a base di gnocco.tigelle e affettati.
A fine corso: gadget omaggio a sorpersa.
Vedranno,la sala non basterà dal gran numero di adesioni.

RISPOSTA

Ho paura che sia vero.

Nivel Egidio Ruini
7 anni fa

Gnocco, tigelle e affettati
Ovviamente, GRATIS.

RISPOSTA

Naturalmente.

Barbara
7 anni fa

ParoleAnche se servono a ben poco sono veramente senza parole.Noi tutti sicuramente abbiamo le nostre”colpe” ,ma i medici ,i controllori,i giornalisti….Non ho parole…solo veramente tristi e vogliono rimanere ignoranti… per cosa?per non darle soddisfazione?per un gioco di ruoli?perché non ne capiscono l’importanza?Mi fermo.L’elenco sarebbe lungo e sempre meno appropriato.Mi auguro invece vada bene nelle rimanenti giornate.Mi auguro da sempre lei si avvicina alla mia città per venire ad ascoltarla di persona quindi seguo sempre le sue informazioni.Un caro saluto RISPOSTA Tra le ipotesi l’unica sbagliata è quella relativa alla “mia soddisfazione”. Di fatto io di soddisfazione non ne provo affatto.… Leggi il resto »