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I misteri di Rovigo

Di 23 Dicembre 2010 2 commenti

Anni fa la dott.ssa Manuela Fasolato, sostituto procuratopre a Rovigo,

mi chiese di agire come perito in una causa contro l’Enel. Ad assistermi era incaricata mia moglie. Il mio compito era, facendo le analisi del caso con il microscopio che ora non ho piu’, di vedere se l’inquinamento del Parco del Delta del Po fosse dovuto alla centrale elettrica allora ad oli pesanti. Le indagini fatte in laboratorio e protratte per diversi mesi dimostrarono inconfutabilmente che l’Enel era la responsabile, tanto che il giudice condanno’ l’ente.

 

Poi si passo’ ad un’altra azione nei confronti dell’Enel e quella era di gran lunga piu’ critica, consistendo nel fatto di vedere se gl’inquinanti emessi fossero o no implicati nell’induzione di cancri in alcuni soggetti della popolazione locale. Incaricata delle analisi quella volta fu mia moglie, mentre io dovevo farle da assistente. Anche il quel caso, noi non avemmo dubbi: le porcherie trovate a suo tempo erano omologabili a quelle trovate nei reperti bioptici o autoptici e i risultati dei progetti europei che mia moglie aveva guidato erano chiari in proposito.

A quel punto, pero’, ci fu la sorpresa.

Senza che noi fossimo in nessun modo avvertiti, la dott.ssa Fasolato incarico’ degli “esperti” di demolire i nostri risultati, cosa che gli “esperti” fecero.

Chi avesse qualche competenza in materia e avesse voglia di leggersi la relazione di quei personaggi non avrebbe dubbi: siamo nel campo della comicita’. Quelli non avevano la piu’ pallida idea di che cosa fossero le nanopatologie (vedere il loro sorprendente curriculum) e, addiritura, di come si svolgessero le analisi anche nei principi fondamentali, tanto che le loro esternazioni spaziavano su procedimenti che non esistono proprio nelle metodiche applicate e su quelli si basavano le critiche. Insomma, una farsa vera e propria in cui, addirittura, veniva tirato in ballo il prof. Tomatis, persona non solo di grande preparazione scientifica ma, soprattutto, di onesta’ cristallina, l’unico cui inconveniente era di essere morto e di non poter piu’ dire la sua. Bene, al povero Tomatis si attribuirono idiozie che lui non solo non disse mai ma mai si sarebbe sognato di pensare (https://www.stefanomontanari.net/sito/images/pdf/archiviazione_rovigo_processo_enel.pdf).

Il tutto a nostra completa insaputa, in modo che noi non potessimo contraddire le enormita’ che venivano sparacchiate.

Perche’ la dott.ssa Fasolato abbia fatto questo, per di piu’ smentendo se stessa, resta ignoto. Perche’ non si sia sentita nell’ovvio dovere d’interpellarci di fronte alle critiche di persone chiaramente non in grado di esprimere giudizi scientifici sul nostro operato per la loro fin troppo ovvia ignoranza in materia (nulla di male ad essere ignoranti se se ne e’ consci) e’ altrettanto difficile da spiegare, a meno che non si ricorra a fantasie dietrologiche.

Ora, chi ha voglia di proseguire, legga, per esempio, l’articolo del 21 dicembre su Il Fatto Quotidiano a proposito del ministro Alfano che mette sotto inchiesta l’attivita’ della Fasolato (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/21/il-pm-lavora-troppo-alfano-chiede-il-procedimento-disciplinare/83078/).

A questo punto, io non ci capisco piu’ niente.

2 Commenti
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gbracca
13 anni fa

incappucciatiSaremo tutti invasati da complottismi in ogni dove ma, guarda il caso, in ogni questione che coinvolge grandi lobby d’affari, politica e magistratura, gira e rigira spunta sempre l’ombra nera della [b]massoneria[/b] che a quanto pare è l’oscuro collante capace di aggregare attori che nulla dovrebbero avere a che fare l’uno con l’altro. E questo succede da ormai troppi anni, in maniera sempre più palese e spudorata.Nel 2008 -e solo per le logge non segrete- in Italia potevamo contare oltre 400.000 massoni, un esercito; la [b][i]’Ndrangheta[/i][/b] deve il suo salto di qualità e la sua pervasiva diffusione al fatto di… Leggi il resto »

Nofer
13 anni fa

le tecniche e i tecniciHo appena finito di leggere il pdf dell’archiviazione del processo di rovigo, e pur non avendo -logicamente- avuto modo di leggere nè la perizia nè la controperizia, su quest’ultima posso dire che non è “un caso isolato” di falso tecnico-scientifico assurto a (ovvero assunto come) verità giuridica. Tutto sommato, mi piaccia o non mi piaccia qualcosa di nanoparticelle la devo saper per forza, data la mia professione, e davvero sono saltata sulla sedia leggendo che a parere del “controperito” (o CTU? questo ancora non mi è chiaro) un SEM + EDS non sia in grado di… Leggi il resto »