Un bizzarro personaggio di non eccelsa alfabetizzazione (i suoi “qual’ è” con tanto di apostrofo sono un segno clinico inequivocabile di un cervello impervio) afferma che i militari che usano le nostre analisi per dimostrare davanti a un tribunale che la malattia di cui soffrono è stata contratta per motivi di servizio sono vittime di una fregatura perché mai otterranno ragione. E meno che mai otterranno ragione quelli che in zona di guerra non ci sono mai stati ma sono stati nei poligoni di tiro.
Ebbene, ecco un comunicato stampa emesso dall’Osservatorio Militare e, tanto per evitare equivoci, la documentazione tecnico/scientifica di cui si parla è la nostra:
COMUNICATO STAMPA
TEULADA E PERDAS COME DJACOVICA E MOSTAR
Senza giri di parole sembra essere proprio questa la conclusione della seconda sentenza di condanna per il Ministero della Difesa ottenuta dall’Avv. Tartaglia dell’Osservatorio Militare per conto di un militare malato di leucemia che ha svolto il servizio nei poligoni sardi senza le opportune protezioni. Per questo motivo, così come fece per i militari, l’Osservatorio inizia il conteggio dei malati e deceduti a causa dei poligoni. Certo queste due sentenze si aggiungo alle altre 24 ottenute a favore di militari o famigliari di militari deceduti ammalatisi dopo il servizio in territori bombardati con uranio impoverito. La sentenza in questione però è importantissima perchè, proprio come quando si iniziò a parlare degli effetti dell’uranio impoverito, il Ministero della Difesa non riesce a smentire sia la documentazione tecnico/scientifica prodotta in giudizio, sia i criteri giuridici, di assoluta novità, introdotti da queste sentenze a favore dei militari in fatto di tutela e salvaguardia della salute sul posto di lavoro. I militari sono abilitati ad operare in ogni dove ed in ogni condizione a patto però che le informazioni fornite dai comandi rispondano al vero con tutti i pro e tutti i contro. Nel caso dell’uranio impoverito tutti sapevano della pericolosità ma nessuno, tra chi ne aveva la responsabilità, si curò di darne legittima informazione ai militari. Nel caso dei poligoni, così sta dimostrando l’Avv. Tartaglia, si sta verificando la stessa cosa e quelle che qualcuno a suo tempo aveva provato a far passare solo per pura teoria, di fatto è stato riconosciuto dalla comunità scientifica mondiale (OMS) e dalla giurisprudenza italiana che si è ormai consolidata. Gli unici ad essere ancora “scevri” dalla verità oggettiva sono solo politici e vertici militari ma questo, in Italia, è purtroppo una cosa “normale”. A prescindere dall’ennesima commissione che va a costituirsi in parlamento l’opera dell’Osservatorio Militare, dell’Avv. Tartaglia, proseguirà nelle uniche sedi dove si decide e si agisce nel vero interesse dei cittadini. Al momento i deceduti sono 314 ed i malati accertati 3678, senza considerare qualche centinaio di sardi che hanno avuto la sfortuna di avere a che fare con i poligoni,….ma questa storia è solo all’inizio.
ROMA 01/03/15
OSSERVATORIO MILITARE
DOMENICO LEGGIERO
cell:3394940361
Ho letto con attenzione quest’articolo. Io non ho le competenze scientifiche per giudicare la bontà di questo procedimento, ma ho avuto una sensazione di allarme che la cosa non sia poi così positiva, anche perché si parla di eliminare la “tossicità” dell’amianto, ma non la sua dimensione nanometrica. Ma forse sono io che ho capito male.
Lei Dottore cosa ne pensa?
http://www.chemicalcenter.it/wp-content/uploads/2013/10/chemical-articolo.pdf
RISPOSTA
Chi conosce solo la tossicologia ferma ai tempi di Paracelso attribuisce all’aggettivo “inerte” una semantica limitata dalla propria ignoranza.