Ilsussidiario.net ha pubblicato l’elenco dei 44 siti italiani a maggior rischio di tumore per i residenti.
Eccolo:
Aree industriali Val Basento (Potenza/Matera), aree industriali Porto Torres (Sassari), aree litorale vesuviano (Napoli), bacino idrico fiume Sacco (Roma/Frosinone), Balangero (Torino), Bari – Fibronit, basso bacino del fiume Chienti (Fermo), Biancavilla (Catania), Bolzano, Brescia Caffaro, Brindisi, Broni (Pavia), Casale Monferrato (Alessandria), Cengio e Saliceto (Savona/Cuneo), Cerro al Lambro (Milano), Cogoleto-Stoppani (Genova), Crotone-Cassano-Cerchiara (Crotone/Cosenza), Emarese (Aosta), Falconara Marittima (Ancona), Fidenza (Parma), Gela (Caltanisetta), laghi di Mantova e polo chimico, laguna di Grado e Marano (Udine/Gorizia), litorale Domizio Flegreo (Caserta/Napoli), Livorno, Manfredonia (Foggia), Massa Carrara, Milazzo (Messina), Orbetello (Grosseto), Pieve Vergonte (Verbano Cusio Ossola), Pioltello Rodano (Milano), Piombino (Livorno), Pitelli (La Spezia), Priolo (Siracusa), Sassuolo – Scandiano (Modena/Reggio Emilia), Serravalle Scrivia (Alessandria), Sesto San Giovanni (Milano), Sulcis-Iglesiente-Guspinese (Carbonia Iglesias/Cagliari/Medio Campidano), Taranto, Terni, Tito (Potenza), Trento Nord, Trieste, Venezia Porto Marghera.
Io non ho idea in base a quali criteri sia stato compilato l’elenco, ma l’impressione che ho è che i nomi delle aree sarebbero potuti essere estratti a sorte senza commettere errori particolari.
Per due milioni di anni i tumori sono stati malattie tutt’altro che diffuse, poi, d’improvviso, il boom. Io ho perso non solo dei famigliari, degli amici e tanti conoscenti, ma perfino tre compagni di squadra di quando facevo il maratoneta e ora un altro amico, pure maratoneta e giovanissimo, si è ammalato di cancro addirittura ai polmoni, lui che, naturalmente, non ha mai avvicinato una sigaretta alla bocca.
Di tanto in tanto mi capita di leggere le tragicomiche esternazioni non solo di qualche tuttologo improvvisato di cui pullulano TV e siti Internet, ma persino di oncologi (almeno, quello è ciò che costoro fanno di mestiere) che negano la diffusione della malattia. A questi vorrei solo dire non solo che stanno tradendo il giuramento d’Ippocrate, ma che sono dei criminali.
E vorrei porre all’attenzione di tutti che il tasso di guarigione dalle malattie tumorali è di gran lunga più basso di quello che ci danno a credere. Nella stragrande maggioranza dei casi, con i farmaci si prolunga solo la vita (una vita spesso d’inferno), e la si prolunga tanto da far risultare guarigione quella che altro non è se non un differimento della morte a costo di dolori strazianti e di perdita della dignità.
Sono troppo crudo? Non m’importa un fico secco.
Se non ci sveglieremo e non cominceremo davvero a mettere in atto tutte le forme possibili di prevenzione primaria, piantandola con quella miniera d’oro per case farmaceutiche, cliniche e “specialisti” che sono la prevenzione secondaria e la prevenzione terziaria, non avremo scampo. La prevenzione primaria è quella che impedisce l’istaurarsi della malattia, quella, cioè, che fa in modo che noi non ci ammaliamo, ed è l’unica efficace sul serio. Lo so: non c’è business, ma io mi rifiuto di vendere la mia vita.
Così poco… così tantoQuello che mi fa ancora più rabbia è che basterebbe così poco… una bella e periodica campagna pubblicitaria, fatta con le migliori tecniche di marketing, finalizzata però a istruirci (importanza di quello che mangi, bevi, respiri, come riposi, come stancarsi in modo sano, cosa ci fa bene, cosa ci nuoce ecc…) e non come al solito a persuaderci che comprando qualcosa saremo più appagati. Sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato si rifletterebbe necessariamente nelle scelte elettorali dei cittadini, e quindi anche nelle proposte offerte dai politici. Basterebbe così poco… Ma …trascorro le ferie estive in… Leggi il resto »
+ malattie= + PIL
questo maledetto PIL, che deve sempre crescere, crescere, crescere, è un meccanismo non può essere fermato.
è un inferno in cui le persone devono produrre, consumare, ammalarsi, e possibilmente non raggiungere l’età della pensione.
PIL o BIL[b]correva l’anno 1968[/b] (43 anni or sono!!!) questo è il discorso di Robert Kennedy sul PIL http://www.youtube.com/watch?v=iLw-WLlM9aw [i][b]Il nostro benessere[/b]Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo (PIL). Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre… Leggi il resto »