www.youtube.com/watch?v=B_PgRHCaRSo&feature=player_embedded
Qualcuno avrà visto la trasmissione Piazzapulita di La7 andata in onda ieri sera. Io, per esempio, facendomi violenza, perché di solito non faccio più tardi delle nove e mezza. E chi ha visto avrà pure sentito ciò che il povero Giovanni Favia, consigliere regionale stellato, ha detto al giornalista cui aveva offerto il caffè, non immaginando di essere registrato a tradimento.
Ecco il testo:
Favia – Casaleggio prende per il culo tutti perché da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo – io lo conosco bene, – non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici… Bersani… non lo capiscono, non hanno capito che c’è una mente freddissima, molto acculturata, molto intelligente, dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane e di politica se ne intende.
Giornalista – È veramente lui la mente del Movimento?
Favia – Il problema è su, è su, quindi, o si levano dai coglioni oppure il Movimento a loro gli esploderà in mano.
Giornalista – E sarà un peccato.
Favia – Ma loro stavano già andando in crisi con questo aumento di voti. Come si sono salvati? Con il divieto di andare in TV. Io da Santoro me la sono cavata, ma applicando un veto, ho preso anche l’applauso ma… Mi è anche costato dire quello che non pensavo, no? Lui, espellendo Tavolazzi, ha… ha soffocato nella culla un dibattito che stava nascendo in rete di contrapposizione alla gestione Casaleggio, ma tutta la sua direzione sulle… non solo sulle linee guida, cambi e ricambi a piacimento – perché lui ha fatto così, ha sempre fatto così – o le iniziative pubbliche che prende il Movimento di fare un referendum o di non farlo. Perché questo hai sempre deciso te, Casaleggio, da solo? Non ce n’è stata una, dall’adesione o non adesione al referendum…
Giornalista – … perché lui ha il simbolo…
Favia – Ma, guarda, se lui non facesse il padre-padrone, io il simbolo glie lo lascerei anche. Adesso in rete non si può neanche organizzare incontri tipo quello di Rimini che non usavano il logo del Movimento.
Giornalista – E Casaleggio controlla dall’alto tutta questa roba?
Favia – Tutta. Lui, quando qualcosa non va, telefona o fa telefonare Grillo. Il problema è che loro hanno messo in moto una macchina che sarebbe veramente un faro, potrebbe essere a livello mondiale, se loro superassero quella complicità che hanno, cioè, di sistema padronale, no? Sarebbe una bomba incredibile, perché tra gli eletti ci sono degl’infiltrati di Casaleggio…
Giornalista – … ah…
Favia – … al di là di quelli, quindi noi dobbiamo stare molto attenti quando parliamo, sai? Casaleggio è spietato, è vendicativo. Adesso vediamo chi manda in Parlamento. Perché io non ci credo alle votazioni on-line. Lui manda chi vuole.
Niente che non si sapesse. In sunto, secondo la testimonianza del consigliere regionale, Grillo è un bamboccio e Casaleggio comanda in modo freddo e spietato (e pure vendicativo) una torma d’imbecilli. Democrazia dal basso? Un amico mi ha fatto notare che quella è democrazia da dietro. Per dirlo bisogna aver conosciuto da vicino i personaggi.
Solo qualche appunto. Se Favia è al corrente di tutto ciò, come mai si presta a fare da manutengolo per un partito che, a questo punto, stando a lui, pare una sorta di associazione a delinquere che mette in atto una chiara circonvenzione d’incapaci? Perché nel 2010 il giova Favia andò da Santoro (http://www.youtube.com/watch?v=QKRf-zM9Cx8) a sparare balle che lui stesso sapeva essere tali? Di fatto quella farsa gli valse una valanghetta di voti e una poltroncina ben remunerata nel parlamentino regionale di Bologna. Dunque, un’ipocrisia che, almeno per lui, valeva la pena di esistere. Poi, da eletto, il buon Giovanni aiutò pure gli amici, calpestando allegramente ogni regola democratica e portandosi appresso, nella poltroncina accanto, un amichetto, tale Andrea De Franceschi che non aveva goduto del consenso degli elettori, pronti, comunque, ad inghiottire qualunque cosa e a non ribellarsi all’insulto che avevano subito. Lasciamo perdere per pietà almeno un accordo di consulenza concesso per meriti di leccatura. E ora, dopo essersi macchiato di blasfemia e in odore di fatwa, che sarà di Giovanni? Ci sono migliaia di laureati a spasso: come si riciclerà questo giovanotto che non ha un titolo di studio particolarmente elevato a riciclarsi nel mondo del lavoro? Sia chiaro: dico questo con assoluta simpatia per un giovane che ha sicuramente sbagliato, e neanche poco, ma che non mi piace pensare vada al massacro.
Due altri piccoli appunti. Nessuno denunciò mai l’esistenza del documento mostrato ieri alla trasmissione TV che impegna i grillini a versare gli eventuali rimborsi referendari al signor Giuseppe Grillo. Si parla di qualche milione che, poi, non venne erogato dallo Stato, ma il tentativo di appropriarsi delle palanche c’era. La cosa appare a dir poco vergognosa e, se nessuno dei grillini ne ha mai parlato, è vero che là dentro si vive nel terrore. Da ultimo, c’è solo da rilevare con sgomento come i grillini di stretta osservanza, quelli sui quali la decerebrazione è riuscita perfettamente, e sono tanti, hanno già colmato la voragine: Favia è pagato dagli avversari di Grillo. Semplice, no?
In un mondo di ipocriti…
Il tutto, al netto dell’ipocrisia sulla porcata microscopio.
“Democrazia da dietro”: davvero una spassosissima definizione!
RISPOSTA
Che ieri sera dell’ennesimo scheletro nell’armadio di Grillo e dei grillini non si sia nemmeno accennato è fin troppo ovvio. Imbavagliarci fa comodo a tutti, dai politici uniti in un abbraccio fraterno ai loro tirapiedi scribacchini ai pazzarielli televisivi. Eppure, almeno mi pare, quella porcata non è cosa da niente, almeno stando a chi ne crepa.
PIAZZAPULITA 6 settembre 2012
Seconda puntata della nuova stagione di Piazzapulita, il programma di approfondimento de La7 condotto da Corrado Formigli.
http://www.youtube.com/watch?v=35MixS9ylbo
Riciclaggio a 5 stelle
Gentile professor Montanari questo si chiama Opportunismo come è da programma da vecchio”fans”svegliai mia coscienza e non credetti ai miei occhi di quel tutto che si denunciava,accusati di essere dei malafede complottisti sopratutto in rete,ricordo la famosa telefonata al “messora di turno”,ricordo il post sul blog su urbino,ricordo il microscopio svanito,ricordo e oggi il quale tutto questo riserva rigurgito…pace e bene all’ennesima pedina opportunista che ora denuncia a Piazzapulita in cambio di finanziamento da parte di altri venduti avversari..
DesolazioneQuesta nuova vicenda e’ desolante, c’e’ chi ne va’ fiero, perche’ puo’ dire “ve lo avevo detto”, senza considerare che ora si ripiombera’ nella piu’ nera e cupa disperazione.C’e’ chi nega l’evidenza, sostenendo che non e’ accaduto nulla e che certi comportamenti hanno uns enso a noi non noto ma sicuramente utile al movimento.Chi invece pensa che quei due, con il loro modo di fare e con il loro temperamento, hanno condannato una cosa buona a marcire nell’oblio.Il M5S poteva essere davvero un sogno che si avverava, qualche cosa di pulito in mezzo ad un mare di marciume dilagante.Ma occorre… Leggi il resto »
I sondaggi di GrilloMi permetto di segnalare una mia prova fatta sull’attendibilità dei sondaggi di Grillo: http://postideologico.wordpress.com/2012/09/07/i-sondaggi-di-grillo-democrazia-diretta-di-rete-direte/ RISPOSTA Il meccanismo, evidente a chiunque, è quello del cosiddetto “televoto”. Anche lì “uno vale uno”. Non un cervello vale un cervello ma un clic vale un clic. Il che significa che vince chi ha a disposizione più psico-dipendenti disposti a dedicare il loro tempo a stare davanti al computer prestandosi a far da complici all’imbroglio. Ormai da anni io scrivo che – per rifarmi a una grande verità di Favia e alla sua colorita ma non originale espressione – Casaleggio e il… Leggi il resto »
qualche giorno dopo …
[b]Grillo, Favia, (De Sica)e i segreti della spectre [/b]
[i]”Ma voglio fare un ultimo esempio di come funziona la fantasiosa controinfornazione grillina. Un militante mi scrive via internet: “Cosa rispondi di fronte a tanti circostanziati dettagli?”. Con altri fatti. La madre di Cristian De Sica si chiama Maria Mercader, è spagnola. Ramon Mercader, il suo fratellastro, era l’agente di Stalin che uccise Lev Trotskij con una picconata in Messico. Dunque – applicando la raffinata logica casaleggina – Christian De Sica potrebbe essere un agente infiltrato di Josif Stalin nella commedia all’italiana. Chi glielo dice adesso?”[/i]
http://pubblicogiornale.it/pubblico/grillo-favia-christian-de-sica-e-i-segreti-della-spectre-di-pubblico/
La desolazione persisteIl popolo viola, i grillini, altri assembramenti di persone che cercano una via di fuga.Tutti poveri scemi.Certo, davanti ad una classe politica come la nostra, qualche cosa devono pur fare ma trovano solo una cosa:IL NULLA.Da una parte i pro, comunque pro perche’ l’altra scelta sarebbe peggiore anche se qualcuno insiste a ritenerla migliore.Dall’altra parte chi insiste nel dire quello che NON va bene ma che non ha la piu’ pallida idea di cosa VADA BENE.Dai primi si puo’ forse trovare una scelta che magari causera’ un qualche cambiamento, nel bene e nel male.Dall’altra nessun cambiamento, niente, solo… Leggi il resto »
uno vale uno de noantri[quote name=”Giovanni Maria”]RISPOSTA Il meccanismo, evidente a chiunque, è quello del cosiddetto “televoto”. Anche lì “uno vale uno”. Non un cervello vale un cervello ma un clic vale un clic. Il che significa che vince chi ha a disposizione più psico-dipendenti disposti a dedicare il loro tempo a stare davanti al computer prestandosi a far da complici all’imbroglio. […][/quote] C’è da dire che in ogni caso quanto “votato” sul web, in termini di scelte e indirizzi del movimento vale un beneamato “zero”.Casaleggio ha avuto l’intuizione di portare la sua teoria sugli “influencer” nel mondo mediatico italiano,… Leggi il resto »
Il guitto istrionico@Gianluca BraccaQuel che sconcerta ancor di più è l’estensione di questo presunto “direttismo” sulle decisioni e sulle scelte politiche. Nel programma si fa riferimento a referendum abrogativi e propositivi senza quorum. Ipotizziamo che a qualcuno, per fare uno dei possibili esempi estremi, venga in mente di indire un referendum sulla pena di morte. Uno-vale-uno e, addirittura, conta anche una minoranza cui viene dato peso e valore di maggioranza? Che tipo di concezione di democrazia è?Ed anche l’uno-vale-uno che regole deve avere? Contano gli iperattivi del web, i presenti senza determinare soglie di maggioranza minima?Neanche nei condomini valgono queste… Leggi il resto »