Le vostre domande

Esplosione a Lecco….un nuovo caso De Longhi ?

Salve dottor Montanari, ieri sera 6 maggio è comparsa sulla pagina principale del sito web di Repubblica la notizia dell'esplosione avvenuta in un'azienda del lecchese. Qui la notizia:

http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/cronaca/incidenti-lavoro-3/lecco-esplosione/lecco-esplosione.html

La notizia era corredata anche di questo video:

http://tv.repubblica.it/multimedia/repubblicaradiovideo/2150847?p=2

Si parla di due feriti gravi, altri venti contusi, e del fatto che "si è immediatamente levato un denso fumo nerastro mentre l'aria si è saturata di un puzzo insopportabile". Tra l'altro la nube di fumo nero è visibile anche nel video.

Il pensiero è corso subito all'ormai famoso rogo De Longhi di recente memoria e da lei più volte portato ad esempio.

Anche qui, cito ancora la stessa notizia, "le autorità sanitarie si sono subito attivate per verificare se l'esplosione ha sprigionato sostanze tossiche nell'aria". E ancora: "vicino all'azienda sorgono caseggiati e una scuola media". Mi chiedo se, per il famoso principio di precauzione, sia stato dato l'ordine di allontanarsi oppure se, al contrario, qualcuno avrà deciso che era meglio evitare allarmismi.

Da notare anche che l'azienda "si occupa del recupero di scarti di produzione" e che l'incidente è avvenuto mentre si stavano "caricando su un camion delle mattonelle di fango esausto ricavato dal lungo trattamento di filtraggio dei fanghi industriali".

In questi casi, l'ARPA è tenuta ad effettuare obbligatoriamente le analisi sulle concentrazioni di diossina ?

Per la cronaca, già stamattina la notizia non compariva più nell'homepage del sito internet di Repubblica.

RISPOSTA Purtroppo non sono al corrente del fatto. Vedrà che andrà tutto bene e che le note dell’ARPA risuoneranno nell’aria limpida. Comunque, non si concentri solo sulle diossine: c’è altro.