Egr. dott. Montanari,personalmente ho votato "per il bene comune" alle scorse elezioni, perchè ho creduto nelle sue idee, nella sua onestà, nei suoi obiettivi. Devo dire purtroppo che le cose non sono andate granchè bene: qui in Abruzzo non ha raccolto molti voti, nonostante ci siamo prodigati nel far conoscere la sua lista.Oggi, posso dire con convinzione, che uno dei motivi dello scarso consenso è stato causato dalla mancanza di un'efficace opera di informazione sul territorio (incontri, distribuzione di materiale cartaceo, ecc)Attualmente in Abruzzo, dopo lo scandalo della Sanità, che ha coinvolto politici di destra e di sinistra, già si pensa alle nuove elezioni (primavera 2009); la corsa al potere è iniziata: sindaci, presidenti di provincia, politicanti vari si stanno scaldando e hanno presentato le dimissioni perseguendo l'obiettivo di poggiare le chiappe su di un trono più grande. Si danno battaglia alla grande, scoppiano lotte intestine all'interno degli stessi partiti per decidere quale tra i candidati sarà il più meritori, si fanno avanti i dipietristi, resuscitano i mastelliani dell'udeur e chi più ne ha più ne metta.A questo punto le faccio una domanda: Perchè non partecipiamo alla competizione elettorale con "per il bene comune", ricominciando dal basso, sensibilizzando la gente, organizzando incontri, producendo materiale cartaceo, ecc. In altre parole, ripartire chiedendo consensi alle regionali e perchè no, alle comunali e provinciali. Potrebbe essere una mossa strategica per costruire un consenso popolare forte.Lei cosa ne pensa?Ovviamente tutti noi la sosterremmo, (anche dal punto di vista economico)!Raffaele Battistella
RISPOSTA
È esattamente ciò che stiamo cercando di fare.
Al momento io ho problemi gravissimi per la sopravvivenza del laboratorio di ricerca e confesso di dedicarmi abbastanza poco al movimento (pur non trascurandolo affatto). Se quei problemi non saranno risolti, e spero di farlo con una raccolta fondi e con conferenze che stavolta devono essere pagate, dovrò chiudere tutto.
