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E se oggi ci attaccasse San Marino?

Di 2 Febbraio 2012 5 commenti

E se oggi ci attaccasse San Marino?

Beh, se oggi ci attaccasse San Marino

perderemmo di sicuro la guerra ma avremmo il vantaggio di non accorgercene.

 

Da ieri la Padania è sotto un attacco meteorologico senza precedenti, almeno andando indietro con la memoria addirittura di quasi dieci mesi (nevicata del marzo 2011). Nella giornata del 1° febbraio è caduta un’incredibile quantità di neve che in pianura ha toccato la bellezza di 30 centimetri (forse 31 in qualche punto) e il termometro piazzato di fianco alla porta di casa mia ha segnato la temperatura polare di meno tre, risalendo a meno zero virgola nove in serata. Insomma, qualcosa che a queste latitudini nessuno poteva aspettarsi. Considerando, poi, che oggi 2 febbraio sta ancora nevicando…

Ecco, allora, che escono i mezzi spazzaneve. Non subito, però, perché in un po’ di comuni chi ha in appalto il servizio pare aspetti da un paio d’anni di essere pagato e, allora, fa i capricci. E neanche dappertutto perché non si possono certo chiedere i miracoli. Così si chiude un occhio su strade di non grande importanza come, ad esempio, la Statale 9 (la Via Emilia) e si provvede ad ammucchiare la neve davanti a porte e cancelli (per esempio, la porta del mio laboratorio) o sui posti di parcheggio auto (per esempio quelli del mio laboratorio o quelli della stazione ferroviaria di Modena).

I treni, di fronte a questa temperie meteorologica mai vista prima, vanno in quello che l’inglese nostrano chiama tilt. Si sale in carrozza, sempre che che il treno arrivi, e, con il gusto della sorpresa, non si sa né quando si arriverà né, soprattutto, se si arriverà. Qualcuno si è fatto una decina di ore nel candore della campagna romagnola salubremente senza riscaldamento e allietato da simpatici giochi di luce all’interno dei vagoni. E chi doveva fare pipì o qualcosa di più corposo? Beh, se trovava una “ritirata” (che nostalgia per le vecchie Ferrovie dello Stato!) aperta e non era troppo schizzinoso, poteva avere sollievo. Altrimenti, con tutti quei bei prati…

Qualcuno alla stazione di Bologna, uno dei nodi principali del Paese, è balzato più volte da un convoglio all’altro nella speranza giocosa di trovarne uno che partisse per portarlo a destinazione. Era molto pittoresco osservare le gaie transumanze che si spostavano da un binario all’altro cercando un treno (per il quale avevano pagato il biglietto) di cui nessuno, personale FS compreso, naturalmente, aveva contezza, perché lì stava il bello del gioco. I tabelloni che dovrebbero portare le indicazioni? Anche loro partecipavano alla festa con segnalazioni prese pari pari dalla Settimana Enigmistica. E poi il divertimento d’individuare il vagone con la porta che si aprisse o che non avesse il predellino coperto di neve ghiacciata con tanto di capitombolo quasi assicurato! E la scommessa: il vagone sarà riscaldato o viaggeremo Findus? Insomma, uno spasso e una serata davvero da sballo.

Ma, come sempre, dietro il divertimento c’è chi lavora con serietà. La nostra rete ferroviaria dispone di treni ben collaudati che, coerentemente con i dati ambientali, formano robuste concrezioni di ghiaccio dovunque ci sia un ingranaggio, una cerniera e, comunque, una parte mobile. E gli scambi sulle rotaie sono, come fisica comanda, tutti bloccati, tanto che le squadre delle FS mandano tecnici che li ripristinano con il fuoco delle fiamme ossidriche.

Tutto questo garantisce non solo la soddisfazione del nostro spirito ludico ma la nostra sicurezza. Allora io mi chiedo che razza di pericoli vengano fatti correre ai passeggeri della Transiberiana con i treni che, dalla fine dell’Ottocento, corrono spericolatamente a quaranta gradi sotto zero. E i pericoli che ho corso io addirittura una quarantina d’anni fa quando, in più occasioni, ho viaggiato nella vicina Svizzera a meno venti e con due metri di neve!

Ma non solo i treni sono coinvolti. L’aeroporto di Bologna è prudentemente chiuso e, ancora una volta, io mi chiedo come nazioni quali, ad esempio, tra le tante possibili, la Finlandia o il Canada dove cadono metri di neve e i sotto zero si misurano a decine di gradi possano dirsi civili. Un mio ricordo personale di qualche anno fa: ero a Saint Paul (Minnesota) e dovevo rientrare in Italia. Mi sveglio e la notte è caduto mezzo metro di neve. Telefono in aeroporto per chiedere se il mio volo esiste o è, come logico, cancellato. A distanza di anni temo che quei maleducati stiano ancora ridendo. Quel che accadde è che, infischiandosi della vita di chissà quanti passeggeri, decolli e atterraggi continuarono cinicamente a susseguirsi puntuali con la neve che cadeva incessante.

Beh, noi siamo molto più prudenti, grazie al Cielo, e anche in autostrada abbiamo fermato l’ingresso ai grossi camion, anche se qualcuno è passato lo stesso. E, a proposito di autostrade e di sicurezza, stiamo davvero dando l’esempio al mondo. Tra Bologna e Firenze si sta costruendo la “variante di valico”, opera che prevede un lungo foro in montagna per realizzare una galleria. Da secoli è noto che quella zona è quanto mai franosa, tanto che, proprio per questo, il vecchio tracciato dell’autostrada A1 venne chuso quasi subito dopo la sua inaugurazione. Ora, proprio in quelle vicinanze si sta facendo il tunnel, un tunnel che, burlone com’è, si sta già spostando. L’effetto collaterale è che il paese vicino si sta spostando pure lui, con tanto di artistiche crepe sui muri delle case e con gli abitanti che si troveranno presto trasferiti per scivolamento con tutto il loro centro abitato più a valle, dove il clima è meno rigido e, dunque, più sicuro.

Oggi, parlando con il mio fruttivendolo, ipotizzavo la conquista dell’Italia da parte di San Marino. “Magari!” mi ha risposto lui. Non ho capito perché.

5 Commenti
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sofiaastori
13 anni fa

ebbenesì, è un off topic…
ma lo ritengo importante.
Ho trovato questo articolo, di Salvatore Ventruto: “Uranio impoverito: gli eroi del silenzio” che spiega la difficoltà nel provare, da parte dei militari vittime della malattia, la causa di questa con conseguenti spese ed estenuanti battaglie affinchè venga loro riconosciuto il rimborso.
Questo per fra comprendere a chi ancora non lo sa, quanto sono importanti le indagini dei tessuti malati ad opera della dottoressa Gatti

sofiaastori
13 anni fa

ebbenesì, è un off topic…
[url]http://www.iltaccoditalia.info/public/arretrati_pdf/tacco%2087.pdf[/url] scusate, devo averlo cancellato per sbaglio…

sammartino
13 anni fa

in topics
nevica, governo ladro!!!

Moreno.M
13 anni fa

Un giorno mi ritirero’.
Per una volta sono d’accordo!

RISPOSTA

Speriamo nei Maya.

DARIO.DEA
13 anni fa

attonito: 30cm di neve bloccano tutto
Meno male che il suo, caro Montanari, è un racconto di fantasia e queste cose da noi non succedono, sopratuttto da quando c’è nonno Mario.

Ha ragione il tizio (San Marino), per sconfiggerci bastano 20cm di neve…e il gioco è fatto.

povero me…