Faccio alcune domande, scusandomi se ha già risposto in passato.
1. Nel fumo ci sono migliaia di sostenze pericolose, eppure molti fumatori vivono a lungo. Significa che le nanoparticelle sono ben tollerate oppure che quelle presenti nelle sigarette sono meno pericolose?
2. Posate e stoviglie perdono nanoparticelle? Se sì sono pericolose?
3. Il salumiere che non pulisce bene l'affettatrice dopo averla affilata è più pericoloso di un inceneritore? E anche se l'ha pulita bene, sappiamo se delle particelle rimangono sulla lama e finiscono nell'affettato?
4. Eccipienti farmaci. Sa dirmi la quantità di particelle di titanio o silicio che si assumono con ogni pastiglia? Oppure è un dato variabile secondo il prodotto? Per chi deve prendere una pastiglia a vita tutti i giorni è un problema serio o invece trascurabile, tenuto conto della montagna di altri inquinanti cui siamo esposti? Per fare chiarezza a chi bisogna rivolgersi, al ministero della salute? Non si potrebbe fare un'interrogazione?
5. vecchie otturazioni dentali: meglio toglierle o si rischia di ingerire ancora più mercurio nell'operazione di rimozione?
6. Fabbri e simili: le risulta che dalla loro attività si producano nanoparticelle o si tratta invece di frammenti grandi non pericolosi? Di fianco al mio orto si è installato un lavoratore di metalli: è meglio spostare l'orto?
7. Pensa di ricandidarsi alle prossime elezioni (politiche e/o amministrative) oppure ha chiuso con questa esperienza? Non sia troppo amareggiato, il sistema è onnipotente e farsi largo è un'impresa titanica.
RISPOSTA
Tranne che alla domanda 7, a tutto ho risposto nel libro Il Girone delle Polveri Sottili. Comunque, 1: esiste quella che si chiama "variabilità individuale" che è tanto più spiccata quanto più complesso è l'organismo. 2. No. 3. Si formano microparticelle (non nano) che finiscono nella mortadella e che noi ci mangiamo. Le particelle sono meno pericolose di quelle di un inceneritore perché sono più grossolane. 4. Ogni farmaco ne contiene una quantità che gli è propria e che il fabbricante non è tenuto a denunciare. Chi prende un farmaco in maniera cronica dovrebbe mantenere lo stesso principio attivo ma cambiare periodicamente fabbricante per avere sperabilmente eccipienti diversi. Le leggi s'infischiano di tutto ciò. 5. Se si tolgono, lo si deve fare con la protezione di una diga. Se il dentista rifiuta di mettere la diga, si rifiuti il dentista. 6. Sono in grenere frammenti grossolani. Quanto all'orto, impossibile sapere quanta roba finisce sulla verdura senza aver controllato. 7. Penso di ricandidanrmi, anche se lo sbarramento, peraltro anticostituzionale, renderà difficilissimo muoversi.