Domande e risposte

Finisco ora di ascoltare una lunga filippica di Elisabetta Gardini (la ricordo come ottima attrice di teatro) contro il povero Giuseppe Conte, ex non so bene cosa accusato di essere ciò che è e di essere finito dove lo hanno fatto finire (https://www.facebook.com/bastagovernidisinistra/videos/690032108487037/).

Trovo difficile obiettare su tanta parte del discorso. Dove obietto è sul fatto che neppure la signora Gardini, così come tutti coloro che siedono in parlamento, è stata eletta. E obietto pure sulla correttezza del partito Fratelli d’Italia, schieramento della Gardini, uno dei cui membri, tale senatore Achille Totaro (vedi CV), ebbe a pubblicare la notiziona: Montanari e Gatti sono due scienziati di quart’ordine (e ci può stare) e sono implicati in problemi giudiziari per truffa (e qui siamo alla follia). Chieste più volte spiegazioni sia al personaggio Totaro sia al personaggio Meloni che del partito è il faro, non è mai arrivata risposta, il che rappresenta un atto di assoluta coerenza a riprova della correttezza di chi compone quel partito.

Ora, non so perché, continuano ad arrivarmi richieste di spiegazioni a proposito dei cadaveri ammonticchiati sulle strade in attesa dei carri dei monatti. Io so ciò che sapete voi: cioè, niente. Dai dati ufficiali non risulta nulla di diverso rispetto agli anni scorsi ma, se vi piace il terrore e non resistete all’eccitazione, non dovete chiedere certo a me il permesso di credere a ciò che vi piace.

Poi c’è chi vuole sapere da me (?) perché i medici muoiono come le mosche. Premettendo il fatto che io non ho idea di quali siano i numeri reali e di quali quelli di confronto, non posso altro che far notare come, dagli ultimi dati, quelli pre-morbo, più o meno 135 degenti nosocomiali perdono quotidianamente la vita a causa d’infezioni contratte in ospedale. Mi pare ovvio che, se ci sono casi di affollamento, se le attrezzature sono quelle che restano a disposizione e se le condizioni d’igiene seguono la tendenza conosciuta, è del tutto comprensibile che il personale sanitario ne subisca le conseguenze.

E c’è chi mi interroga sulla bontà delle terapie. Io posso solo dire che la vitamina C è un eccellente antivirale e così l’ozono, ambedue somministrati per via endovenosa. Mi fermo qui perché mettere in atto terapie non è cosa che mi riguardi. Faccio solo notare che i costi sarebbero bassissimi e gli effetti collaterali nulli. Non provare è quanto meno curioso.

I tamponi? Se è vero che 8 su 10 danno falsi positivi, non sono inutili: sono pericolosi.

La mascherine? L’OMS è stata chiara. Se il denaro pubblico è speso per acquistarle, la cosa è altrettanto chiara.

Che cosa si può fare dal punto di vista politico? Cari signori, quando io mi presentai alle elezioni decretaste democraticamente che non servivo a nulla. Ora, fate da voi. Resta il fatto che, se oggi sorgesse un partito fatto di persone oneste e intelligenti non supererebbe la soglia minima per essere rappresentato. Noi emiliano-romagnoli abbiamo eletto con entusiasmo plebiscitario un governatore di regione che io non avrei gradito come caposcala di un condominio. E, allora, sia fatta la volontà del popolo, un popolo affetto da un ormai inguaribile masochismo.

Un’altra delle domande che continuo a ricevere è relativa ad una presunta denuncia che un’associazione privata di stampo medievale avrebbe lanciato nei miei riguardi. Ad oggi non ho avuto alcuna comunicazione e, dunque, ne so quanto voi, a meno che voi non vi abbeveriate a fonti di minus habens dediti al pettegolezzo da cortile.

Infine, mi si domanda se è vero che il 30 aprile chiuderemo il laboratorio. Rispondo per l’ennesima volta: il 30 aprile faremo i conti e vedremo se esistono le condizioni economiche per reggere ancora. Ripeto che, se non potremo disporre ogni giorno del microscopio, la chiusura sarà inevitabile. E disporre del microscopio significa non solo avere materialmente l’apparecchio ma anche poter pagare tutte le spese del caso, dall’affitto dei locali in su. Ad oggi siamo a circa 270.000 Euro contro un costo di solo acquisto pari a 488.000 Euro. Rendo noto che da diverse settimane non possiamo accedere a quello che doveva essere il nostro microscopio e che da anni si trova a 200 km da casa nostra. Dunque, le ricerche sono interrotte. Se non saremo messi in condizione di avere il microscopio presso il nostro laboratorio – lo ripeto ancora – utilizzeremo il denaro raccolto per completare una ricerca da scegliere tra quelle in corso, e la completeremo quando il regime permetterà di riprendere una vita relativamente libera e avremo di nuovo accesso una volta la settimana al microscopio che ci fu sottratto. Spero sia chiaro.

Nel frattempo, vi prego di smettere di pormi quesiti perché ho già risposto innumerevoli volte a tutti, e, se la risposta non era dedicata espressamente a Peppino o a Mariuccia, si tratta pur sempre della stessa, identica domanda e della stessa, identica risposta. Non so quanti libri e quanti articoli ho già scritto e non reggo più alla noia.