Io ho la massima stima nei riguardi del professor Roberto Burioni.
Chiacchierando amabilmente con un suo antico compagno di liceo ho appreso che, allora adolescente, il Nostro era in embrione ciò che è oggi e qui ognuno pensi ciò che preferisce. Io, comunque, non presto fede a ciò che mi è stato raccontato e conservo la massima stima nei riguardi del professor Roberto Burioni, professore per acclamazione (nelle università dello stato bisogna fare una stucchevole trafila che il Nostro potrebbe, vedi mai, aver saltato a piedi pari grazie alla luce che emana) presso un’università privata che non riesco a trovare nelle classifiche mondiali, e per la mia incapacità chiedo soccorso. Ne ho tanta stima che da anni lo invito ad un incontro pubblico nel corso del quale potrà ammaestrarmi e bacchettarmi, una volta tanto me presente. Com’è, come non è, il Luminare non accetta d’incontrarmi, e questo in base a una giustificazione che più logica non potrebbe essere: Federer non gioca a tennis con un brocco. Ora, dando per scontato che io sia un brocco e per accettato che il professor Burioni sia ciò che Roger Federer è in campo tennistico (ma io ne proporrei una promozione, essendo Federer posizionato ora al numero 3 della classifica mentre il professor Burioni è, per sua stessa certificazione, al numero 1 per distacco), verrebbe da chiedersi come avrebbe fatto Federer ad avanzare in classifica se avesse rifiutato ad ogni occasione di scendere in campo. Ma sono certo che anche per questo una spiegazione ci sarà, magari a scelta tra la rotondità della Terra e l’utilità delle gomme invernali.
Se io ho la massima stima per il professor Burioni, pare che qualcuno non la pensi come me, e chi non la pensa come me è un tale Marco Travaglio con cui, per puro caso, cenai molti anni fa a Torino insieme con don Ciotti e il ragionier Grillo. Leggete https://telegra.ph/Burioni-secondo-Travaglio-02-26 e, se non siete tifosi della bieca Roma calcistica, inorridite.
Ancora per puro caso, io sono in possesso della missiva che il professor Burioni, custode, tra le mille altre virtù, della deontologia medica, scrisse ad una sede dell’Ordine dei Medici per far radiare un “collega”, pericolo pubblico, trucemente reo di praticare la Medicina. Chissà se il professor Burioni si cimenterà nell’impresa di far radiare dall’Ordine dei Giornalisti quel complottista blasfemo che è Marco Travaglio. Almeno, pretenda qualche fantastilione di dollari di risarcimento per lesa maestà. Io fui querelato per molto meno (querela archiviata).
Quanto a me, resto in attesa di giocare la partita a tennis. Le palle le porto io.
Sì però c’è sempre il suo fedele amico Renzi …
RISPOSTA a Paride – Ricordo bene: era la primavera del 2009. Lo ricordo perché di lì a poco mia madre morì. Io mi trovavo a Firenze, diretto a piedi dalla stazione ferroviaria alla Fortezza da Basso per presentare un mio libro. Mi sento chiamare. Era Renzi, allora candidato sindaco. Mi si avvicina e comincia a stepitare toscane bischerate sugl’inceneritori che tanto gli facevano comodo. Non fece una figura brillante ma, almeno, ebbe il coraggio di confrontarsi.
Quello che mi colpisce nell’articolo di Travaglio non sono le frecciate a Burioni (un bersaglio molto facile) quanto le critiche che Travaglio esprime contro i vaccini obbligatori, dopo che il suo giornale in questi anni ha pubblicato in tema di vaccini vari articoli come questo del signor Marco Bella (esponente dei 5 stelle) che sono perfettamente in linea coi discorsi di Burioni.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/19/universita-basta-con-i-tagli-e-con-le-bufale-tipo-quelle-sui-vaccini/3863955/
RISPOSTA a Paride – Io non ho mai nascosto la mia opinione su Il Fatto Quotidiano. Per anni, a dispetto delle sollecitazioni di lettori più o meno occasionali e di abbonati che poi hanno distetto l’abbonamento, hanno tenuto il più assoluto silenzio sull’impresa gloriosa dal ragionier Grillo che ha traslocato il nostro microscopio laddove si doveva fare una ricerca niente meno che sugli armadilli (peraltro mai fatta). Può capitare, però, che anche giornaletti da quattro soldi, di regime, ipocriti o li etichetti come vuole (absit iniuria verbis), pubblichino qualcosa d’interessante. Nel caso specifico, era quasi impossibile non interessarsi di un… Leggi il resto »
Leggendo un giornale di Firenze ho scoperto che la gentile consorte di uno dei contagiati ricoverati in terapia intensiva ha fatto presente di aver avuto dei sintomi analoghi a quelli di una influenza stagionale pure piuttosto blanda, come possono raccontare di aver avuto diversi milioni di italiani. Per cui direi che la domanda sorge spontanea: ma quanti diavolo sono davvero i contagiati? Che senso ha snocciolare percentuali sulla letalità di un virus avendo come popolazione solo i quattro gatti accidentalmente risultati positivi a un tampone?
questo è il vero tema! e il non senso è che proprio gli amanti delle statistiche e dei grandi numeri sono gli stessi che già si sbilanciano e fanno ipotesi catastrofiche . Ma basate su che? su un limitato numero di tamponi …. fatti prevalentemente ai soli sintomatici? in compenso sto vedendo medici di base che hanno una calma serafica assolutamente convinti di avere avuto pazienti col coronavirus da assai prima del picco di Wuhan , momento in cui abbiamo cominciato a impugnare la lente di ingrandimento …..
RISPOSTA a Marco L – Il regime vive di truffe e ha gioco facile.
Certo Giovanni, anch’io sono perfettamente d’accordo con te e Marco L. In TV continuano ad oscillare tra sue messaggi contrapposti: la cosa è seria- la cosa è banale. Basterebbe fare il tuo ragionamento per smontare tutto. A me sembra che si cerchi di calmare un po’ la situazione perché il danno all’economia comincia a essere preoccupante ma dall’altro lato non si voglia nemmeno archiviare del tutto la storia. Il dott. Montanari dice che il virus è stato prodotto artificialmente. Io mi domando chi sia stato e quale sia lo scopo. Per una volta penso che non ci sia dietro Big… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paride – Che il virus sia stato creato artificialmente è ovvio. Non è ovvio né come né perché. Può accadere che, pastrocchiando con i virus (vedi vaccino antipolio), si modifichi qualcuno che è già esistente. Dall’altra parte, esistono addirittura brevetti che proteggono commercialmente certe metodiche per crearne. Non essendo né un tuttologo né un frequentatore dei salottini dove si decide non solo il destino del mondo ma che cosa deve pensare il popolo, non ho idea della genealigia di questo virus. La sola cosa che posso dire è che si tratta di un indice accurato che dà la… Leggi il resto »
RISPOSTA a Giovanni Maria Tubini – Nessun senso, ma che importa?