Cretini? No: hanno ragione loro.

Per puro caso mi sono imbattuto in un articolo di cui avevo totalmente perso ogni memoria.

Chi ne ha voglia, se lo legga (http://www.sicurezzaonline.it/homep/infcro/infcro2006/infcro200605/infcro20060516_nanoparticelle.pdf) e faccia mente locale ad oggi.

Otto anni fa io ero descritto come un povero idiota da un salottino di “scienziati” istituzionali i quali si facevano forti non di ciò che sapevano ma, forse un po’ curiosamente per chi ha un quoziente intellettivo normale, della loro ignoranza.

Domanda: come mai nel 2006 io sapevo perfettamente ciò che oggi credo che nessuno abbia il coraggio di negare?

Domanda: come facciamo a fidarci di istituzioni come l’ARPA (ma certo non solo)?

Domanda: come giustificherebbero oggi gli “scienziati” di regime di allora le sciocchezze di cui si resero autori?

Sparare sulla Croce Rossa è esercizio che rifiuto, ma forse sarebbe opportuno che certi personaggi abbandonassero certi atteggiamenti e, prima di aprire bocca, facessero un bagno d’umiltà. Questo vale anche per i poveracci che diedero ben triste spettacolo di loro stessi quando, pochissimi anni fa, in un incontro organizzato nella sede romana del CNR dal Ministero della Difesa sostennero che non esistono prove della patogenicità delle nanopolveri. Questo in base ai loro esperimenti da laboratorio. Smentiti su tutta la linea dallo IARC, quei personaggi  continuano a fare danni con la loro spocchia e con i loro esperimenti demenziali.

Io mi sono stufato, ma vedo che l’ItaGlia che raglia non se ne accorge nemmeno. Quindi, hanno ragione loro.