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Con quella gente io non ho niente a che spartire

Adesso mi sono stufato davvero e vediamo di chiarire le cose una volta per tutte.

 

Da tempo intorno all’argomento vaccini ruota una giostrina di miserabili che cercano di raccattare qualche soldo raccontando frottole ai tanti genitori che si sono visti la vita devastata per aver dato ascolto a chi li blandiva o per  aver ceduto a chi li minacciava con l’intento di aumentare il fatturato delle ditte farmaceutiche. Questi non proprio nobili personaggi promettono miracoli di ogni genere ma i fatti sono di una chiarezza tersa e lampante: risultati zero. Zero per le famiglie. Qualcosa di diverso da zero per i furbetti.

Si organizzano manifestazioni oceaniche e, naturalmente, si raccolgono fondi perché ci sono tante spese. La prossima sarà a Roma il 21 novembre e, nell’occasione, ci sarà un vero e proprio parterre de roi con tante associazioni presenti cui è stato chiesto un contributo economico perché, appunto, le spese sono proprio tante tante. Nell’occasione ci sarà una raccolta fondi come è ormai tradizione e Vitalmicroscopio, l’associazione che da anni ci sostiene fattivamente e grazie alla quale siamo ancora in grado, seppure per poco, di continuare le ricerche, aveva chiesto educatamente di poter raccogliere qualche soldo per cercare di acquistare il microscopio notoriamente indispensabile per poter aiutare la folla di persone che quotidianamente pretendono il nostro aiuto.

Nessuno si stupisca se il permesso di raccoglie fondi destinati a quell’obiettivo è stato negato dagli organizzatori. Chi si domanda il perché può facilmente rispondersi da solo.

Io non ho idea di quali e di quante siano le spese necessarie per organizzare le adunate, ma so quali e quante sono quelle per sostenere la ricerca e, ancor di più, per comprare il microscopio, dato che il 28 febbraio non avremo più quello che solo grazie a Vitalmicroscopio e ad un giudice riusciamo ancora ad utilizzare una volta la settimana.  Capisco bene che le nostre ricerche siano fastidiose per molti e non mi stupisco che tra i molti, con ogni evidenza, ci siano pure non pochi tra coloro che si spacciano per “antivaccinisti”. Va da sé che nessuno deve rendere conto a nessuno e che nessuno è obbligato a rinunciare al pacchetto di sigarette o, meno che mai, al telefonino nuovo che fa tanto moda, ma nemmeno io sono obbligato a rispondere a chi, e non passa giorno, mi tempesta di richieste di soccorso. Non si dovesse arrivare a comprare il microscopio e a mantenerlo perché, vedi mai, la colletta fallirà l’obiettivo, i bisognosi di aiuto si rivolgano con fiducia a chi si sacrifica per loro organizzando le sfilate in cambio appena di un modesto rimborso spese. La signora Lorenzin ne sarà entusiasta.

Per parte mia, però, faccio divieto di utilizzare materiale prodotto da mia moglie e da me, visto che quella roba ci appartiene avendola noi pagata fino all’ultimo soldo, e avverto che non riconoscerò nulla che non abbia ottenuto il mio assenso, un assenso che darò SOLO IN CAMBIO DI UN CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO DEL MICROSCOPIO. Chi delle cose mia ha bisogno, si rivolga all’associazione Vitalmicroscopio che darà tutti i ragguagli del caso.

Poiché un imbecille ebbe a dire che sono esoso, ecco qua la dimostrazione che gli serve: IO VOGLIO SOLDI. Che io non intaschi un centesimo è irrilevante. Ciò che importa è che qualcuno dica che sono esoso e, così, contribuisca a  mantenere le cose come stanno. E, a proposto di quei buffi personaggi, secondo uno di loro io sono un agente della NATO che nasconde la verità sulle scie chimiche. Come avvenga tutto ciò non è dato sapere, ma l’importante è avere un po’ di ribalta. Ma il più divertente è un altro: un tale affetto da disturbi psichici i quali, se un tempo potevano essere solo divertenti, oggi sono pericolosi. Il personaggio non ha mai frequentato un’università, eppure si spaccia per laureato. E, grazie a questo alloro accademico immaginario, insegna a Gerusalemme Est (non si sa che cosa) pur se a Gerusalemme non risulta abbia mai messo piede. Nessun problema: non risulta nemmeno che il sedicente professore abbia mai calpestato suoli balcanici, eppure racconta di essere stato mandato laggiù come inviato di guerra da un giornale nazionale, nell’occasione vedendosi pure morire un figlio (che ci faceva il fanciullo tra le bombe?). Peccato che nessuno tra i giornalisti di quel quotidiano l’abbia mai sentito nominare. Per fortuna, però, lui di figli non  ne ha mai avuti e, quindi, nessun lutto. E, non avendo avuto figli, è sfuggito pure al dolore di vedersene uno danneggiato da un vaccino, anche se di tanto in tanto racconta la triste, ma fortunatamente immaginaria, vicenda. In aggiunta, per chi non lo sapesse, lui è pure un agente del Mossad, il servizio segreto israeliano che lo ha mandato in giro per il mondo a scovare criminali nazisti forse ormai ultracentenari. Naturalmente non c’è nulla di vero, così come è totalmente inventata la storiella secondo cui il personaggio sarebbe il consigliere particolare del papa emerito (che lui chiama familiarmente “il Tedesco”) il quale lo convoca quando non sa che pesci pigliare.

Non mi va di continuare, pur se ci sarebbe non poco ancora da dire. Aggiungo solo che provo pena per lui e per i gonzi che ci cascano.

Comunque sia, adesso basta. Chi vuole continuare nella sceneggiata lo faccia senza per questo chiedere il permesso a nessuno. Sia chiaro, però, che io non faccio parte della combriccola e non voglio essere tirato in ballo da chi si appropria di cose mie non solo abusivamente ma spesso senza neppure capirci niente.