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Come mandare a catafascio i vaccini

Io non ho idea di chi sia il dottor Raffaele Troiano di professione dichiarata pediatra.

Un frequentatore di questo blog mi ha inviato un link che porta ad un suo articolo e di questo mi si chiede un commento. Impresa difficile perché quando

all’ignoranza evidente si accoppia una malafede altrettanto evidente ci si trova davanti ad un cadavere che nessuno potrà mai resuscitare.

 

Si tratta di un articolo scritto ormai molti mesi fa e la mia lettera aperta di commento è senza dubbio intempestiva, ma solo ora vengo a conoscenza dello scritto, uno scritto di difficile lettura perché farraginoso e in equilibrio instabile sul filo di una logica molto “personale”. Credo, comunque, tempestività o no, che sia utile a chi si dedica alla materia sia dal punto di vista puramente sanitario sia da quello sociologico perdere la mezz’ora abbondante che occorre a leggersi tutto quanto riportato,  iniziando dall’esternazione del dottor Troiano (http://www.faropediatrico.com/articolo/vaccinazioni-lettera-di-un-pediatra-ad-un-medico-antivaccinista). Chi non è interessato all’ennesima fotografia del nostro degrado, lasci perdere: in fondo non c’è niente che già non si sappia.

A fatica terminata, sono certo che non ci sarà risposta alla mia lettera aperta come già avvenne con la nostra ineffabile ministra della salute o con quel bizzarro esempio di scienziato che è la signora Ulrike Schmidleithner, la ragioniera austriaca su cui si posò una specie di fiammella pentecostale della sapienza medica tanto da farla entrare nel comitato “scientifico” di VaccinarSì, il blog di stramberie che paghiamo anche noi contribuenti.

Ecco la lettera:

 

Egregio dott. Troiano,

 

Vedo solo ora il suo articolo su segnalazione di qualcuno che ha letto ciò lei scrisse mesi fa.

So che lei non  si rivolge a me, ma mi permetto d’intervenire essendo io spesso gabellato in TV e attraverso molti mezzi di cosiddetta informazione per ottuso “anti-vaccinista” ad oltranza. Se intervengo è solo perché sono preoccupato da ciò che scrive.

Da un certo punto di vista capisco perfettamente la sua posizione. Il problema, però, è che lei pare ostinarsi a distorcere i fatti e a nascondersi dietro un dito oggettivamente rachitico di scuse che non si reggono, di ignoranza creata ad arte e di reticenze.

Non voglio entrare in discussione sulla Medicina come viene praticata, anzi, su quella che lei, ingenuamente ed evidentemente senza nozioni di epistemologia, chiama pomposamente “Scienza Medica”.  Quando sarà più preparato e meno agitato, ne potremo parlare. Nel frattempo, veda di cancellare prudentemente ogni riferimento alla scienza perché proprio non ci sta. La Medicina è una disciplina che della scienza si serve e lo deve fare con intelligenza e con tanta modestia, una disciplina difficilissima, certo, ma che della scienza non ha le caratteristiche.

A commento dei nove punti del suo testo, la prego di considerare quanto segue.

  1. 1: Dia un’occhiata ai dati degli enti di statistica americano e britannico e valuti se quello che lei racconta al punto 1 corrisponde ai dati. Se sa leggere quelle curve, si accorgerà che si tratta di oggettività, piaccia o no, e su quelle oggettività si deve ragionare. Proseguendo, naturalmente io non ho mai “abbindolato” nessuno (a che pro lo potrei mai fare?), limitandomi a mostrare dati oggettivi risultati direttamente da analisi di microscopia elettronica di cui lei, probabilmente, non ha contezza. Il suo ragionamento è a dir poco curioso dal punto di vista logico. Nel cosiddetto primo mondo il calo della mortalità per diverse patologie infettive, e non solo quelle, è evidente ma, ragionando con la sua logica, quel calo va in parallelo con un’infinità di altri fenomeni,  con un’infinità d’introduzioni di tecnologie e con un’infinità di variazioni di usi e costumi. Perché, allora, non affermare che è lo sbarco sulla Luna ad avere i meriti? O il diffondersi della TV a colori? O l’avvento di Internet? O la diffusione dei tatuaggi? Lei mi dirà che sono idiozie e io sarò d’accordo con lei, ma la sua tesi è perfettamente equivalente dal punto di vista del rigore logico, un rigore cui non mi pare lei sia stato addestrato. Di fatto lei commette un errore grossolano di procedimento, usando la tesi in luogo dell’ipotesi per dimostrare, appunto, la tesi. Semplificando, lei dimostra la bontà del suo assunto semplicemente dicendo che il suo assunto è buono. In campo geometrico  è come se, per dimostrare il teorema di Pitagora, lei dicesse che la somma dei quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo è equivalente al quadrato costruito sull’ipotenusa perché la somma dei quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo è equivalente al quadrato costruito sull’ipotenusa. Di questo passo, qualunque stravaganza diventa “dimostrabile”. Quanto al fatto che una pratica vaccinale correttamente applicata abbia contribuito al calo delle morti, non ho obiezioni anche se non ho dati di cui possa davvero fidarmi. Il problema è in nell’avverbio correttamente. Veniamo a quello che fu l’Unione Sovietica. Non so quanto lei conosca il Paese. Io lo visitai per la prima volta nel 1963 e, da allora, ci sono tornato diverse volte.  Dopo il crollo del comunismo sono state proprio le condizioni igieniche, già non entusiasmanti un tempo, a subire un deterioramento come lei stesso afferma. Dunque, non sarà una sorpresa se certe malattie riprendono vigore. Quanto al vaiolo (peraltro niente affatto scomparso), mi chiedo perché lei non abbia tirato in ballo la peste. Come le hanno certamente insegnato all’università, tutte le malattie infettive hanno alti e bassi. Si è chiesto perché la peste si sia presentata a ondate, e con grande virulenza, per secoli per poi restare a lungo quiescente? Eppure di vaccini non ce né mai stata traccia.
  2. 2: Purtroppo la sperimentazione sui vaccini che continuano ad entrare sul mercato è del tutto insufficiente. Se volessimo seguire la biologia, prima di licenziare un vaccino dovremmo aspettare anni, anzi, decenni e tenere sotto osservazione popolazioni enormi. Di fatto si preferisce fare atti di fede. Magari lei non ritiene utile informarsi e non legge i bugiardini, ma, se dà un’occhiata al Meningitec, vaccino più che reclamizzato contro la meningite C, leggerà verbatim “Non sono stati eseguiti studi prospettici sull’efficacia.” Per il Flulaval, vaccino antinfluenzale si legge “Non ci sono stati trials che provino adeguatamente una diminuzione della patologia influenzale dopo vaccinazione con Flulaval”. All’atto  dell’entrata in commercio del vaccino contro l’epatite B i due produttori presentarono sperimentazioni sui bambini di età inferiore ai 10 anni rispettivamente di 5 e 4 giorni. I dati sul vaccino anti-HPV saranno disponibili solo nel 2020 e durante la sperimentazione gli effetti avversi sono stati osservati per 14 giorni e solo su una piccolissima popolazione. E potrei continuare a lungo. Per quanto riguarda l’autismo, io non ho dati miei se non i racconti di diversi genitori. Mi limito a dire che tutti i vaccini, se vogliono in qualche modo funzionare, devono esercitare un’azione infiammatoria e questa si può manifestare verosimilmente anche a livello cerebrale. Se, in aggiunta, ha nozioni di nanopatologia, non può ignorare che le particelle solide, inorganiche, non biodegradabili e non biocompatibili contenute come inquinanti nei vaccini possono raggiungere il cervello comportandosi da quello che sono: corpi estranei. Faccia uno più uno e vedrà che almeno qualche dubbio le viene.
  3. 3: Sulle patologie auto-immuni io non ho dati miei. Come sempre, non faccio atti di fede e aspetto informazioni affidabili che nessuno pare aver voglia di fornire.
  4. 4: Sono d’accordo con lei: personalizzare le vaccinazioni è difficile. Eppure è necessario. È un  fatto storico che nel 1805 Napoleone rese obbligatoria la vaccinazione antivaiolosa (ovviamente con le tecniche del tempo) sui militari. Il criterio di esclusione era semplicissimo: non si vaccinava chi aveva sofferto della malattia e ne era guarito restandone immune. Oggi noi siamo più raffinati e possiamo valutare se qualcuno è, per qualunque motivo, immune nei confronti di quella determinata patologia e già questo potrebbe essere un setaccio. Poi si dovrebbe valutare se il vaccinando è allergico nei riguardi di uno o più componenti dei vaccini, sempre che si abbia idea di che cosa c’è nei vaccini. E mi fermo qui perché, continuando, ripeterei cose fin troppo note. Nulla di tutto questo viene effettuato. Lo so, farlo sarebbe un’enorme scocciatura, ma la fisiologia umana è quella.
  5. 5: Sul come i genitori vengono informati sui vaccini preferisco sorvolare per decenza. Falsità, ricatti morali  e minacce a volte fantasiose sono all’ordine del giorno.
  6. 6: Quello che scrive al punto 6 è teneramente ingenuo. Riassumendo il suo pensiero, il neonato non ha un sistema immunitario maturo perché non è ancora allenato. Non fa una piega. E, allora, diamogli una bella bombardata e vediamo come se la cava. Io non so se lei abbia mai fatto sport, ma immagini un principiante del decathlon al primo giorno di campo. Nello spazio di una mattina, senza lasciargli tregua, lo facciamo correre, saltare e lanciare cimentandosi in tutte e dieci le specialità, magari mettendogli in mano anche un’asta e ordinando gli di valicare un’asticella alta qualche metro. Se si spaccherà l’osso del collo o se schiatterà sulla pista, peggio per lui. Curiosamente quello che lei comunica è in contrasto, tra l’altro, con ciò che afferma lo Sbarro Institute di Philadelphia e con ciò che fu detto al seminario “Maturazione del sistema immunitario e difetti congeniti” di A. De Palma, S. Borgonovo, S. Beretta, D. Frasca, L. Re Ferrè, F. Simone. Ma questo ci sta con la scientificità di cui lei parlava.  Resto, comunque, in attesa del vaccino miriavalente che prima o poi, leggendo quello che scrive, confido che arriverà. Sull’immunità di gregge, intanto, la invito a consultare i dati dell’Organizzazione Mondiale di Sanità relativi ad Argentina, Barbados, Bolivia, Cile, Costarica, Repubblica Dominicana, Haiti, Honduras, Panama, Paraguay, Suriname e Venezuela. Se lo farà, vedrà che qualche dubbio a proposito dell’immunità di gregge le sorgerà.
  7. 7: Vedi sopra.
  8. 8: Evidentemente lei non ha dimestichezza con la ricerca e, in generale, con gli studi scientifici. Dia un’occhiata a chi di norma le ricerche le paga e si faccia qualche domanda .Inoltre, la soverchiante maggioranza di ciò che in Medicina viene fatto passare per studio scientifico (un aggettivo tanto caro quanto abusato dai medici) altro non è se non un insieme di computi ragionieristici soggetti non di rado a pesanti oscillazioni e a smentite. Se ha avuto occasione di leggere gli “studi scientifici” di qualche decennio fa su tabacco, diossine, piombo tetraetile, cloro-fluorocarburi e potrei compilare una lunga lista di argomenti, e di confrontarli con ciò che corre oggi, avrà senz’altro di che meditare. Le consiglio, nel frattempo, di leggere la paginetta di Richard Horton (redattore capo di The Lancet) in cui confessa che almeno metà di quanto si pubblica è falso.
  9. 9: Questo punto non mi riguarda. Io faccio ricerca, nessuno mi dà un centesimo in ogni caso e non ho nulla a che vedere con ciò che lei scrive a questo punto. Mi permetta solo un sorriso quando lei tira in ballo l’interesse nella vendita dei libri. Forse lei non ha esperienza nel campo. Se lei ce l’avesse saprebbe che, dopo aver lavorato qualche mese su un libro, ben che vada si arriva a pagarsi una cena in pizzeria. Sul resto, insulti compresi, non dubito che lei conosca i suoi colleghi.

Ora qualche piccola annotazione fuori dai suoi punti numerati. Dalla collezione d’“imprecisioni”, dalle omissioni e dagl’insulti di cui lei infarcisce la sua esternazione è facile rilevare una posizione che, senza andare oltre, mi pare di poter definire non serena. Forse lei non ha idea di che cosa c’è nei vaccini che, stando a quanto scrive, somministra a raffica con la stessa certezza salvifica come, vedi mai, farebbe con un sacramento religioso. Nel mio laboratorio di vaccini ne abbiamo analizzati 29 di cui 28 per uso umano e uno per uso veterinario. Il risultato è quanto meno degno di attenzione: tutti i 28 vaccini per uso umano, senza eccezione e in tutti i campioni, presentavano inquinamenti tutt’altro che trascurabili di micro- e nanoparticelle solide, inorganiche, non biodegradabili e non biocompatibili. Se avrà la pazienza di studiare un po’ di nanopatologia, si accorgerà dei problemi serissimi di cui quel particolato è potenzialmente portatore. Continuando a fare finta di nulla negando l’evidenza, continuando a nascondersi goffamente dietro un dito, si fanno solo disastri.

In aggiunta, il problema è aggravato da altre sostanze presenti nei vaccini, da certi antibiotici a certe proteine umane e animali a certi sali organo-metallici come, ad esempio, il sodio-etilmercurio-tiosalicilato conosciuto sul mercato come Thimerosal la cui presenza è bizzarramente negata quando, poi, basta leggere gl’ingredienti di qualche vaccino (per esempio il  Fluzone della Sanofi Pasteur, vaccino tetravalente contro l’influenza 2015-2016) per trovarlo elencato.

Fino a che la difesa d’ufficio dei vaccini sarà affidata a persone inadatte, la pratica vaccinale perderà inevitabilmente utilizzatori. L’Organizzazione Mondiale della Sanità è stata molto chiara in proposito: le vaccinazioni sono sempre meno praticate presso gli strati più colti della popolazione. Il che è ovvio: chi ha spirito critico, chi ha una cultura sufficiente non si può accontentare di atti di fede e di affermazioni dogmatiche spacciate per auto-evidenti, non si può accontentare di maldestre dimostrazioni che non reggono ai fatti e alla logica, non può accettare silenzi e censure. Quanto agl’insulti, veda lei.

Le sembrerà strano, ma io non mi pongo affatto tra gli “anti-vaccinisti”. Anzi, tutt’altro: io sono convinto che i vaccini siano farmaci potenzialmente utilissimi. Questo a patto che siano prodotti in modo ineccepibile, controllati senza scappatoie, somministrati con intelligenza e onestà e questo implica in primis che ce ne sia davvero bisogno. È poi indispensabile che le informazioni siano date correttamente e in modo completo.

Ora nulla di tutto ciò che è indispensabile per ripristinare almeno la razionalità viene praticato. Purtroppo è proprio a causa di persone come lei che i vaccini rischiano di andare a catafascio. Se li vogliamo davvero salvare, e io sono senza riserve tra chi lo vuole,  si fermi un attimo e mediti. Se sarà onesto nei suoi stessi confronti vedrà che è opportuno che lei si acculturi e, nel frattempo, se ne resti in prudente silenzio perché ora è palese che lei non si rende conto di quanto male sta facendo alla causa che s’illude di difendere.

 

Distinti saluti,

 

Stefano Montanari

4 Commenti
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Cikagiuro
8 anni fa

Come mandare a catafascio i vacciniCaro dott. Montanari, la sua risposta mette in evidenza, come sempre, quanto la stupidità umana, nonostante l’apparente progresso, sia in costante ascesa.Il dramma è che a medici plagiati e corrotti, che ritengo essere una netta minoranza, corrisponde una netta maggioranza di medici culturalmente pigri (con punte di manifesta incapacità professionale) che per sopire a una coscienza tradita si auto-plagia, annullandosi totalmente nelle verità e nelle ordinanze ufficiali loro ammannite, rinunciando ad usare il cervello in proprio cimentandosi nell’esperienza clinica diretta per trarne proficua esperienza. Anche questo esemplare di saccente quanto insolente pediatra messo di fronte… Leggi il resto »

Cikagiuro
8 anni fa

Come mandare a catafascio i vaccini
Mi riferivo alla corruzione più volgare di bustarelle e prebende varie.
Nel senso più esteso, come giustamente evidenziato, sono totalmente d’accordo con lei. Quanto al suo finale consideri solo l’ostracismo subiìto dal prof. Di Bella.

RISPOSTA

…che è stato mio professore per 3 anni.

Giacomo
8 anni fa

ErratoNel suo libro afferma che un bambino di 2 o 3 mesi non può acquisire un’immunità da vaccino, ed è meglio aspettare il compimento del secondo anno di vita. Questa notizia è assolutamente falsa, un esempio concreto può essere il vaccino per l’Haemophilus influenzae di tipo B, il quale viene iniettato ai bambini di DUE mesi. Ovviamente lei saprà che questo vaccino ha salvato moltissimi bambini ed è straordinariamente efficace. Ha commeso un errore molto grave perché se alcune mamme ascoltassero questo “consiglio” potrebbero esporre a seri rischi i loro figli. Come mai ha scritto questa cosa? RISPOSTA L’ho scritta… Leggi il resto »

Giacomo
8 anni fa

Come mandare….Un po’ di umiltà non guasterebbe eh. Ci sono dati che testimoniano l’efficacia di questo vaccino.ECCO una parte di articolo del dottor Burioni:” Ad un certo punto però a dei ricercatori è venuta un’idea brillantissima: coniugare le strutture del batterio a degli stimolanti del sistema immune. Hanno fatto centro. Il nuovo vaccino, sicurissimo ed efficace (la protezione clinica dalla infezione grave è stimata tra il 95 e il 100%), è stato introdotto alla fine degli anni 80 e il suo successo è stato travolgente. Funziona benissimo anche nei neonati e la vaccinazione ha fatto diminuire del 99% (novantanove per… Leggi il resto »