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Cinque gatti carbonari

 

 

I commenti fuori tema saranno cestinati

 

 

Dopotutto, almeno da un certo punto di vista, è stato un successone. È vero: la sala di Palazzo Europa era mezza vuota, ma non era proprio questo che chi conta voleva? 

I giornali locali erano stati abbondantemente informati dell’evento e, con la singola eccezione de L’Informazione (che poi, unico giornale, ha pubblicato mezza pagina di resoconto), hanno rigorosamente taciuto.

 

Certo, motivi per starsene zitti ce n’erano tanti: in primis, e lo sanno tutti, non è educato fare un convegno tecnico e scientifico proprio di sabato, e poi c’erano tante altre notizie ad avere diritto di precedenza. Il Resto del Carlino non avrebbe mai potuto far passare sotto silenzio un accadimento straordinario come il trasloco della sede della Lega Nord da Corso Adriano a Viale Caduti in Guerra, e di questo dobbiamo tutti tenere conto perché l'avvenimento fa indubbiamente storia e noi potremo dire: c'ero anch'io. Mezza pagina era il minimo dovuto. E poi, mezza pagina abbondante andava per forza alla pubblicazione dei dati del Centro Oncologico Modenese con conseguente trionfale assoluzione di regime dell’inceneritore. Una pagina intera, del tutto illuminante, sull’aceto balsamico, infine, coronava degnamente l'edizione di sabato dello storico quotidiano. 

Per non essere da meno, la

Gazzetta di Modena spendeva sei colonne per informarci che intorno all’inceneritore si scoppia di salute, mentre per gli appuntamenti del giorno sottolineava che Puppy, il notissimo cantante cubano, sarebbe stato all’Arci di Via Delfini dove l’ingresso era (purtroppo) riservato ai soli soci. Che peccato! E peccato anche che la festa di carnevale al Museo della Figurina sia stato rinviato. Ma non si può avere tutto dalla vita. Insomma: come poteva esserci spazio per un convegno su un argomento così futile come la salute? Se, poi, ci ficchiamo dentro anche la rapina che subiamo dalla cosiddetta classe politica o i falsi ideologici in campo scientifico che ci vengono propinati quotidianamente a nostre spese in tutti i sensi, le ragioni per tacere diventano soverchianti.

Le radio? Le TV? Tutte informate. Ma poiché è meglio prevenire che curare, da Palazzo Europa si sono tutte tenute alla larga. 

Insomma, che cosa si è detto di così terribile davanti a quattro gatti carbonari che diventavano cinque per la presenza di mia moglie che fa Gatti di cognome?

Si è dimostrato, scienza ufficiale e dati sperimentali alla mano, che di polveri ci si ammala e si muore.

Si è dimostrato che delle leggi i vigore i nostri aministratori si fanno beffe e la magistratura se ne infischia.

Si è dimostrato che il Progetto Moniter, fiore all’occhiello dei furbetti del quartierino emiliano-romagnoli, serve a spillare qualche milione di Euro ai contribuenti per far vedere ad un pubblico inochito, alla stregua di un qualunque prestigiatore, che incenerire i rifiuti fa bene alla salute. Nulla importa se nei presupposti non c'è traccia di base scientifica e gli assunti sono rigorosamente falsi. Quanti sono in grado di accorgersene? Con quel progetto geniale si riesce a foraggiare qualche amico e si ottiene la santificazione della truffa degl’inceneritori. Il tutto, e qui sta il divertimento più divertente, a spese delle vittime che sborsano quattrini per vedersi uccellati. Un po’ di piccioni con una sola fava. 

Si è dimostrato che ciò che era stato detto il giorno prima alla presentazione dei dati del Centro di Oncologia Modenese riguardo la presunta innocuità dell’inceneritore, giusto giusto raddoppiato per la gioia di chi ci fa business, è a dir poco sconsolante. L’ignoranza della Fisica, della Chimica e della Tossicologia è talmente macroscopica che non si può non chiedersi come sia possibile che nessuno faccia notare quanto nudo è il re e quanto palesemente prive di significato siano le conclusioni tirate. E non vado oltre. 

Si è dimostrato, dati alla mano forniti da un’imprenditrice, che con la raccolta differenziata si fa non solo salute ma si fanno pure quattrini. Certo, non per i politici né per gli altri furbetti di cui sopra. 

Fossimo un paese responsabile, ad una riunione come quella di ieri ci sarebbe dovuto essere il sindaco maritato Hera con tutto il consiglio comunale. Ci sarebbe dovuta essere tutta la squadretta della Provincia e, magari, anche i loro amici della Costarica che ci forniscono in forza di burocrazia aria pulita. Ci sarebbe dovuto essere il rettore dell’università, se non altro per spiegare le bizzarrie del suo sottoposto professor Franco Battaglia. Ci sarebbe dovuto essere il professor Franco Battaglia stesso per rispondere a un po' di domande da parte di chi gli avrebbe spiattellato davanti che cosa c'è scritto sui libri del liceo. Ci sarebbe dovuto essere qualcuno del Centro Oncologico Modenese per illustrare il razionale che sta alle spalle dei dati pubblicati. Ci sarebbero dovuti essere i funzionari dell’ARPA almeno per soddisfare la curiosità dei presenti sulle loro prodezze e per svelarci i motivi dell'esistenza dell'ente. Ci sarebbero dovuti essere i responsabili di Hera e i manovratori dell’inceneritore. Ci sarebbero dovuti essere i rappresentanti dei cosiddetti mezzi di comunicazione, se non altro per giustificare la definizione d'informatori… 

E invece non c’erano nemmeno i comitati ambientalisti se non con due o tre sporadiche e silenziose presenze né c’erano i grillini, in altre occasioni così vistosi. Commenti da parte mia, nessuno. Critiche, nemmeno: ognuno fa quello che crede meglio e risponde alla propria coscienza e basta. 

 

Cari modenesi, noi ce l’abbiamo messa tutta: abbiamo riunito dei relatori di prim’ordine, abbiamo organizzato un evento come meglio siamo stati capaci di fare, abbiamo informato tutti i media, abbiamo distibuito migliaia di volantini, abbiamo impiegato il nostro tempo e la nostra fatica. Il risultato è stato che c’erano più persone che venivano da altre provincie di quanti modenesi non ci fossero. Noi il nostro dovere abbiamo creduto di farlo e, nella nostra ingenuità, abbiamo creduto di farlo per il bene comune. Se avete di meglio da proporre, sarò io il primo a seguirvi. Un fatto indiscutibile: abbiamo fallito e abbiamo offerto su un piatto d'argento a chi conta l'occasione per raccontare a tutti, e stavolta senza mentire, che noi non contiamo nulla e che il popolo vuole altro che salute e onestà.

 

Chiediamo scusa: se vi abbiamo annoiati, credeteci, non lo abbiamo fatto apposta.