medico ed ex politico ma anche ricercatore….. non mi piace la chimica puzza….
preferisco la fisica che almeno non funziona…
la biologia che si muove la lascio agli altri…
dalle leggi di murphy
un partito basato sulla fisica e sulla filosofia attuale…. scienza e arte…. ci stanno anche loro.. gli altri superati… e i danni alla natura si vedono.. non sanno quello che fanno…. o lo sanno e se ne sbattono pensando di essere immuni….
Io sono triste , deluso , depresso ,ma nonostante questo non posso e non devo lasciarmi sconfiggere dal progetto che è in atto per renderci tutti schiavi.
Questo progetto si chiama mondializzazione e ha un solo obiettivo , trasformarci in uomini che producono che comprano e che muoiono ; in questo progetto non c'è spazio per la nostra felicità , non c'è spazio per le nostre affettività , non c'è spazio per i nostri valori.
Vinceranno solamente quando noi perderemo anche l'ultima speranza e rinunceremo a far valere quelli che sono i nostri innati e insopprimibili valori , vinceranno quando smetteremo di gridare , vinceranno quando perderemo la voglia di combattere , vinceranno quando smetteremo di cercare la nostra libertà ; avevo già deposto le armi, delusione dopo delusione , tradimento dopo tradimento anch'io stavo per trasformarmi in un bieco materialista che , incapace di poter essere felice in questa deformata società con i sentimenti e gli affetti , stavo dedicandomi per ripiego , alle soddisfazioni materiali e puramente emozionali non potendo ottenere qualcosa di superiore , ma sempre la mia coscienza e il mio vero io ritornano a galla impedendomi di morire da vivo , di lasciarmi vivere soggiogato da questo stato di non visibile schiavitù che i poteri forti del mondo stanno imponendoci.
Quando hai fame la tua prima necessità è proprio quella di sfamarti , devi rispondere alle esigenze basilari , ma lo stadio successivo è quello di cercare di stare bene , di essere in armonia con te stesso , di essere felice ; chi ci governa , e non parlo delle marionette romane o milanesi , ci ha ridotto in uno stato di perenne dipendenza creandoci problemi di banalissima sopravvivenza a non finire obbligandoci a perdere tutto il nostro tempo per risolvere i nostri problemi materiali per cui saremo sempre soggiogati da uno stato di perenne necessità e non riusciremo mai ad emanciparci per poter soddisfare i bisogni superiori che ci cambierebbero veramente la qualità della vita , noi siamo in questo momento ridotti in schiavitù da chi ci governa solo che questa forma di dipendenza non è visibile , è subdola , ci fa stare male ma non malissimo e le televisioni, i giornali sono lo strumento che ci impedisce di poter capire in che condizioni siamo , schiavi senza averne coscienza.
Nessuna ricerca scientifica medica , con la programmazione determinata dalle regole di marketing farà mai guarire da nessuna malattia, anzi ne creerà di nuove obbligandoci tutti allo stato di malato cronico bisognoso per la vita di costosissime cure che dovremo pagare a chi contemporaneamente produce la nostra malattia ; è il gioco perverso dell' esasperato consumismo spinto alle estreme conseguenze da chi ha un solo dio , il dio profitto.
Noi abbiamo una sensazione di vago malessere , siamo insoddisfatti ma non completamente infelici al punto di prendere estreme decisioni e non riusciamo a renderci conto di cosa sia ciò che costituisce questa strana malattia perché siamo troppo impegnati a dover combattere tutti i giorni per risolvere i mille particolari che ci complicano continuamente la vita e sono solo e sempre problemi materiali.
Compito della politica è uno solo creare la cosiddetta polis armoniosa , dove le genti , anche le più diverse , possano vivere in armonia le une con le diversità delle altre ; la nostra classe politica , ha miseramente fallito e continuerà in questo fallimento perché non si rende conto o non vuole rendersi conto di quello che vogliono veramente i popoli perché sta solo difendendo gli interessi dei poteri forti e delle multinazionali.
I popoli voglio essere felici , i popoli vogliono essere liberi , i popoli vogliono essere rispettati , i popoli vogliono poter dare corpo liberamente ai propri valori , i popoli vogliono esprimersi e questo non avviene perché i popoli non sono riconosciuti come entità capaci di decidere il proprio destino.
Se noi siamo qui oggi è perché le invisibili catene che ci legano ci hanno reso la vita impossibile , magari non dal punto di vista fisico ma almeno dal punto di vista affettivo e sociale.
Al di la della vita che è bene fondamentale per ognuno di noi , esiste qualcosa di superiore alla vita che se manca puo’ rendere la vita non degna di essere vissuta , la qualità della vita , la libertà di vivere come noi vogliamo e che ci puo' permettere di rispettare la qualità della vita degli altri.
Molti animali in cattività muoiono , altri invece si adattano.
Anche l'uomo è così , molti si adattano , ma molti muoiono e non è detto che bisogna perdere la vita per morire , morire significa diventare infelici, significa diventare depressi, significa sentirsi in un ambiente ostile e subirlo e questo è lo stato comune di quasi tutti noi ; certo abbiamo qualche momento di felicità , ma sono sprazzi di luce in un buio quasi totale , sono le briciole che chi ci ha soggiogati ci lancia per farci sopravvivere perché noi siamo necessari affinché il potere possa esprimersi ed appagarsi sfruttandoci e schiavizzandoci.
Noi siamo i moderni schiavi dei moderni faraoni a cui stiamo costruendo le moderne piramidi.
Il bisogno di libertà , libertà di espressione , libertà di comunicazione, libertà di dar corpo ai nostri valori , libertà di poter esprimere le nostre diversità , ha condizionato da sempre l'uomo, da subito e questo bisogno associato alle diversità ha sempre generato conflitti tra le varie realtà.
Nessuno di noi è uguale a nessun altro e anche noi stessi siamo diversi da noi stessi tra un attimo; anche se siamo costituiti da elementi simili , questi elementi sono variamente mescolati in modo da creare esseri unici e variabilmente dinamici.
L'errore di fondo da sempre è stato quello di volerci considerare tutti uguali e dato che questa uguaglianza non esiste di fatto se non apparentemente , da sempre al mondo ci sono stati conflitti e tensioni.
La massima espressione dei bisogni dell'uomo si potrebbe manifestare nell'anarchia dove ognuno potrebbe fare quello che vuole ,ma dato che ognuno di noi ha il diritto di essere felice , bisogna porre dei limiti alle reciproche libertà impedendo che la libertà di uno sia di fastidio alla libertà dell'altro.
Da qui la necessità delle regole.
Sul fatto che siano necessarie delle regole nessuno ha nulla da obiettare , ma quando le regole travalicano, aumentano a dismisura, si dilatano e l'arroganza e la presunzione dei governanti o di chi pensa di avere il monopolio della verità condiziona la vita a dismisura bloccando completamente ogni iniziativa del popolo , ogni espressione dei diversi valori , questa è solo schiavitù o regime e non civiltà ed invece del senso di appartenenza, viene amplificato il bisogno di allontanarsi e di difendersi subendo lo stato e sentendolo come una minaccia, come un pericolo, come un tiranno ce dobbiamo mantenere in cambio di nulla che non sia prevaricazione, norme burocrazia tasse e vilipendio; il cittadino trattato come delinquente potenziale a cui deve essere imposto tutto come ad un essere incapace di decidere, immaturo, irresponsabile e potenzialmente assassino.
La stessa cosa dicasi per il progresso; non si può invocare il nome del progresso ogni qual volta che si inventa qualche cosa che è ispirata non dalla possibilità di rendere più facile la vita all'uomo ma dalla possibilità di guadagnare di più.
Noi siamo schiavi delle multinazionali , noi siamo schiavi delle banche , noi siamo schiavi dei poteri economici che non hanno etica che hanno un solo obiettivo , impadronirsi del potere economico del mondo e in questo stato di cose solo chi ha il potere può mantenere il potere e facendolo soggioga il resto della popolazione.
L'arma del potere è la vecchia logica del divite et impera , ci contrappone gli uni contro gli altri dividendoci in categorie sociali , in categorie lavorative , in categorie umane.
Per poter completare questa opera di schiavizzazione , il potere ha dovuto creare dei postulati di base su cui fondare tutta la sua opera, creare la verità universale , la verità da sbandierare e su cui creare tutte le regole che ora ci stanno rendendo la vita impossibile.
Purtroppo è proprio la malafede , l'ignoranza , l'incapacità , l'arroganza , la presunzione di chi ha cominciato nei secoli questa triste opera che ha costruito questa statua di argilla che noi non condividiamo e che non sopportiamo più ma che però siamo obbligati a mantenere con le nostre risorse.
L' uomo incapace ha bisogno di regole , l'uomo ignorante ha bisogno di certezze, l'uomo imbecille ha bisogno di postulati perché non è capace di reagire propriamente di fronte a nuove situazioni e soprattutto pensa che essendo lui così , tutti debbano essere come lui o ancora peggio a inferiori a lui e li obbliga a sottoporsi alle stesse castranti regole.
Il voler codificare tutto e tutto non fa altro che castrare chi ha capacità diverse e soprattutto ha un’altra visione delle cose magari solo perché le vede e le analizza da un altro punto di vista; le regole dappertutto sono la negazione dell'intelligenza e delle capacità. Le grandi scoperte del mondo sono dovute a chi ha messo in discussione le regole e questo concetto è implicito nel fatto stesso della scoperta perché si scopre qualcosa di nuovo che contraddice il vecchio e con questo sistema gerarchico impositivo e deprimente, le scoperte piu’ che per scienza avvengono per caso o per errore e chi viceversa si dedica alla ricerca cercando di scoprire qualcosa di nuovo, mettendosi contro le regole dell’ordine costituito , spesso viene fatto passare par pazzo, eretico o rivoluzionario.
Quanti geni sono stati bruciati o considerati pazzi perché dicevano cose diverse? Quanti sono stati considerati eretici perché vedevano le cose diversamente dagli altri e avevano il coraggio di dirlo?
Quando qualcuno vede le cose diversamente dagli altri , confrontandosi col mondo esterno può anche arrivare al punto di considerarsi strano stravagante o a volte matto perché osa mettere il discussione i postulati di base della società non trovandocisi a proprio agio.
Noi dobbiamo avere questo coraggio e chiedere a gran voce di poter riavere la nostra libertà di poter vivere come vogliamo liberandoci dalle regole assurde che non condividiamo e che ci vediamo imposte da individui che forse ci assomigliano morfologicamente che sono assolutamente diversi da noi e soprattutto che ce le impongono nelle nostre case e nella nostra vita obbligandoci a viverla come vogliono loro.
Anche la democrazia , specialmente come attuata ora è superata; la democrazia attuale impone a tutti regole che più impegnano territori vasti , meno sono condivise, quindi allargare il raggio , mondializzare le leggi significa commettere soverchierie sempre più grandi obbligando un numero sempre maggiore di persone ad omologarsi non contro la propria volontà , ma contro la propria natura; questo è uno dei più grandi reati, annullare la altrui personalità e autonomia decisionale , in una frase ridurre in schiavitù.
Dato che l'anarchia è utopica la risoluzione , la soluzione meno peggio è cercare di avvicinare la democrazia all'anarchia oppure di togliere l'utopia all'anarchia tanto da renderla una forma di governo possibile.
Il compromesso tra le due forme è semplicissimo, ridurre al minimo compatibile con la libertà e la possibilità di autodeterminarsi , le regole gestionali degli stati democratici , ovvero creare confederazioni , quelle si più grandi possibile , ma dove gli stati siano i più piccoli possibile e dove le regole che reggono la confederazione siano il minimo possibile per permettere solamente l' armoniosa convivenza di stati che magari vivono basandosi su valori intrinseci scritti dentro il dna del suo popolo e non modificabili da nessuna legge e magari differenti dai valori prevalenti nello stato vicino.
L'unico reale problema di questo tipo di impostazione politica sarebbe solo quello di identificare l'entità minima col diritto e con la capacità di autodeterminazione, ma anche questo è un falso problema perché saranno proprio i popoli o i cittadini a decidere se e quando autodeterminarsi e con chi vivere e secondo quali regole.
Compito dello stato è dare serenità , armonia, felicità ai suoi cittadini e di lasciare vivere gli altri, di creare le condizioni in cui si abbia veramente voglia di vivere , cosa che non vedo in questa società che è capace di misurare la qualità della vita solamente con prodotto interno lordo e con i bilanci finanziari.
Cavalcare gli scontenti è facilissimo , più difficile è dare corpo alle aspettative di chi ci ha affidato i propri scontenti per risolvere i problemi che tuttora ci affliggono.
Con questa situazione politica e con queste norme politiche ed elettorali, dopo vari tentativi ad opera di altre forze non coordinate tatticamente e con chiunque a gridare in maniera convulsa e senza l’opportuna preparazione, ripartire sarà molto più difficile perché troppi delusi hanno abbandonato o hanno trovato riferimento in altri movimenti politici che non portano a termine nulla di realmente utile alla nostra società dirottati verso l’illusione dell’ottenimento di qualche piccolo privilegio personale; ma la nostra coscienza di uomini liberi ci obbliga ad essere qui oggi ed io sono felice che tanti uomini liberi diversi da me e perciò uguali a me siano qui per ripartire sulle ceneri di una situazione geopolitica che sta mostrando a tutti la propria incapacità oppure la propria malafede, per cercare di ridare a tutti i cittadini del mondo la speranza che qualcosa possa cambiare e che si possa vivere in un mondo magari meno tecnologico , magari meno inquinato ma magari più sereno , più calmo, più armonioso e più rispettoso di chi la pensa in maniera diversa senza dover essere costretti ad omologarsi appiattendosi non verso l'alto ma verso il basso, inseguendo le chimere materialiste che mai ci faranno vivere in armonia gli uni con gli altri e che mai ci permetteranno di vivere felici e che stimoleranno solo sentimenti negativi quali egoismo indifferenza arrivismo e intolleranza e voglia di avere sempre di più anche a costo di camminare sui cadaveri dei nostri fratelli spegnendo ogni sentimento affettivo e annullando ogni valore ideale.
Osservazioni in libertà.
La necessità di libertà ha sempre condizionato l’uomo da subito.
Solo in un secondo tempo si è accorto che questa ricerca era indirizzata a qualcosa che non esiste in senso assoluto; c’è sempre qualcosa oltre che limita la libertà di chiunque ma senza andare tanto lontano , a limitare la nostra libertà è proprio la libertà degli altri.
L’ utopia anarchica è il livello superiore di governo dell’uomo ma appunto perché utopica è irrealizzabile.
Attualmente il modello più logico a prima vista e più democratico è la cosidetta DEMOCRAZIA che ha, nel corso dei tempi, dimostrato enormi lacune ed ha prodotto danni, non volendo essere pessimista, irrimediabili.
Cos’è la democrazia se non la dittatura di molti? E che differenza fa rispetto alla dittatura solitaria o di pochi?
Nel caso di un unico dittatore è facile individuare le sue incapacità e le dirette responsabilità; nel caso di una repubblica democratica nessuno è responsabile anche se io dico lo sono tutti e nelle maglie della democrazia è piu’ facile imporre il potere di una non visibile dittatura senza nemmeno venire identificati.
La democrazia è ormai superata specialmente se messa in atto da politici che tutto sono fuorchè politici perché il malaffare ha capito i suoi meccanismi e li sta utilizzando al proprio uso e consumo.
Ogni medaglia ha almeno due facce e una faccia è opposta all’altra per cui qualsiasi forma di governo se male esercitata o se esercitata senza etica e per fini diversi da quelli idealmente ipotizzati puo’ essere utilizzata dal potere di chi ha il potere che ha rubato nei secoli ai popoli rendendoli schiavi piu’ o meno coscienti dello stato di schiavitu’.
Per vivere bisogna nutrirsi e bisogna scaldarsi; il potere si è impadronito in un modo o nell’altro delle risorse o ha reso le risorse dipendenti dal denaro e con l’invenzione della banche e con l’obbligo delle assicurazioni è stato facile creare un mondo di tossicodipendenti e la dipendenza si esercita da subito, dal momento della nascita perché quando si nasce si ha già un debito con lo stato per cui subito prima di poter badare a te stesso devi pagare questo debito che tu non hai fatto e da qui inizia il perverso percorso verso questa forma subdola di schiavitu’.
Devi assoggettarti appena nato alle regole e iniziare a pagare per poter vivere senza ricevere che la piccola dose quotidiana….. continuando a vivere devi pagare sempre di piu’ e sempre di piu’ diventi dipendente : banche gas scuola televisione assicurazioni acqua commercialista mezzo di trasporto e migliaia e migliaia di droghe diverse da cui diventi sempre piu’ dipendente e da cui diventa sempre piu’ difficile emanciparti.
Siamo giunti nell’anno duemila e purtroppo la situazione dei popoli non è molto diversa da quella in cui altri popoli soggiogavano i più deboli mettendoli in catene; non sono più popoli ben visibili e riconoscibili che riducono in schiavitù loro simili, ma è qualcosa di ben più subdolo che usa armi particolari che entrano nel cervello della gente ed impediscono loro di vedere la realtà, li soggiogano a tal punto che da schiavi non si rendono più nemmeno conto di essere in questa situazione di dipendenza.
Partiamo dall’inizio ed esaminiano vari punti.
Partiamo dall’essere umano che è il soggetto attivo al centro della questione.
L’errore iniziale è considerare l’essere umano come categoria omogenea suddiviso in sottocategorie più o meno simili.
Nessun essere umano è uguale a nessun altro e neppure lui è uguale a se stesso un attimo dopo.
Questo concetto è fondamentale per capire su che presupposto è stata costruita una situazione politica e religiosa , pertanto va messo tutto in discussione completamente e tutto va rinnovato ; bisogna avere questo coraggio altrimenti nessuna soluzione potrà rimettere a posto le cose e l’essere umano continuerà a vivere senza speranza di poter avere quello di cui ha diritto….. la propria felicità, perché ci sarà sempre qualcuno che gli insegnerà qualcosa e che gli dirà giusto o sbagliato e in cuor suo sentirà di non condividere queste imposizioni che non fanno parte del suo corredo di valori ma che per forza dovrà rispettare oppure trasgredire ma col malessere di dover compiere qualcosa di proibito.
L’essere umano è qualcosa in continuo movimento che cambia ogni momento e non solo per meccanismi biochimici che continuano a lavorare, ma anche perché le idee dell’uomo sono condizionate dalle situazioni, dall’emotivita’ dagli affetti e da tantissimi altre componenti non dominabili e prevedibili.
Stupido è chi non cambia idea o gusti e non viceversa.
Alcuni esseri umani sono meno diversi di altri, questo è più logico e questa minor diversità è dovuta da molteplici fattori genetici e non, ambientali e non, culturali e non.
Quando queste diversità entrano in contatto non si comprendono perché la cosa che non si conosce che è diversa, non può essere capita e pertanto genera sospetto e a volte paure a seconda di come si presenta o peggio, viene presentata come potenzialmente pericolosa dai mass media.
Il voler a tutti i costi mettere insieme , uniformare, omologare civiltà diverse non sarebbe un problema se dietro a queste diversità non ci fosse anche una diversità di valori che restano scolpiti dentro che non puoi modificare e che quando entrano in contatto non possono altro che generare conflitti o incomprensioni e se le cose vengono viste in maniera diversa, le due visioni spesso entrando in conflitto provocano come minimo ansia e come viceversa succede più comunemente scontro dialettico o anche fisico.
Questo dipende sempre dalla ricerca della libertà che ognuno di noi ha innata e nessuno accetta passivamente; situazioni che non condivide anche se gli sono imposte con la forza, le puo’ condividere ma non accettare, ed appena il soverchiato potrà farlo, a sua volta imporrà alla controparte la propria verità.
Verità…. Esiste la vera verità?? Esiste una sola verità??
Anche questa non dipende dal punto di vista?
Allora quale verità deve avere la meglio sulle altre?
La verità della maggioranza?
La verità del potente?
La verità delle religioni che sono in contrapposizione già tra di loro?
E’ necessaria questa ricerca di verità?
Oppure questa ricerca non farà altro che provocare ulteriori squassi da aggiungere a quelli già provocati volendo uniformare i diversi tra loro?
La verità assoluta non esiste e da più parti tante verità sono state sconfessate. Un esempio l’eresia di Galileo…
Sintetizzando di molto perché la desanima del problema ha già scomodato scienziati e filosofi, bisogna lasciare perdere le cose più grandi di noi di cui mai avremo certezza…
Mentre sarebbe più opportuno preoccuparci di problemi molto più contingenti non andando a cercare un perché per tutto perché a furia di cercare questi perché ci ritroviamo ad avere sprecato tutta la vita senza aver risolto nulla se non esserci arrovellati il cervello e corroso l’anima.
Pochi sono i dati da cui partire ma soprattutto bisogna partire dal dato più importante che è: nella vita di certo non c’è nulla nemmeno la morte…ma almeno prendiamo per buono che ad un certo punto tutti noi abbandoneremo la vita comune da esseri umani e se saremo spiriti ce ne occuperemo da spiriti, inutile occuparcene da vivi..perché magari da spiriti potremmo avere altre esigenze.
Il tempo a nostra disposizione è limitato e non è neppure questo uguale ma penso che almeno una piccola cosa in comune potremo averla.. tutti penso, vorremmo essere felici, anche se c’è chi per essere felice ama soffrire…. Anche questa è una ricerca di qualcosa che lo appaga…
Indipendentemente da ciò che costituisce la felicità per ognuno di noi tutti vogliamo essere felici, ma non vogliamo felicità imposte.
La felicità è qualcosa di personale e che non è una costante immodificabile, anche la felicità è un qualcosa di variabile che va però associata a qualcosa di meno incostante che sono valori legati a determinati tipi di affettività quali l’amicizia la famiglia i luoghi, le tradizioni e quant’altro si possa aggiungere che possa dare emozioni e creare affetti; questo l’effetto dell’arte e dello sport che sono occasioni da godere ma non da possedere; non è piu’ possibile considerare felicità il possesso di cose a scapito di altri perché il possesso è un mezzo semmai per poter godere degi effetti dell’uso del mezzo o della sua contemplazione se riferito ad un bell’oggetto.
Che differenza c’è vedere un bel quadro in un museo o guardarlo in casa propria?
Un sentimento negativo; nel museo godi della vista del quadro universalmente; a casa tua godi del fatto che quella cosa è tua, solo tua e quindi alla base c’è egoismo solo bieco banale e volgare egoismo; e l’egoismo si manifesta con la metafora del furto; io lo voglio e se lo prendo e diventa mio non mi interessa se non ne potranno piu’ godere gli altri. Uomo come singolo autonomo monade unica isolato dal contesto … Mors tua vita mea…
E questo era suffragato ed è ancora suffragato dalla fisica Newtoniana che oramai ha dimostrato i suoi limiti .
E’ necessario pertanto dare anche una base scientifica a tutto questo discorso politico per cui devo chiedere ausilio alle moderne ricerche nel campo della fisica.
“Dalle nuove frontiere della scienza stanno emergendo nuove idee che sfidano tutto cio’ che crediamo a proposito di come funziona il nostro mondo e di come definiamo noi stessi. Gli esseri umani sono molto piu’ straordinari di un assemblaggio di organi carne ed ossa.
Al nostro livello piu’ elementare noi non siamo una reazione chimica , ma una carica energetica.
Gli esseri umani, e tutte le cose viventi, sono un’unione di energia in un campo di energia connesso ad ogi altra cosa esistente nell’universo.
Questo campo di energia pulsante è il motore centrale del nostro essere e della nostra consapevolezza.
Non esiste una dualità “io” e “non io” dei nostri corpi in relazione all’universo, ma un unico campo di energia fondamentale che è responsabile per le funzioni piu’ alte della nostra mente, ed è la fonte di informazioni che guida la crescita dei nostri corpi.
I nostri cervelli, i nostri cuori, la nostra memoria sono , in verità, un progetto dell’universo per tutte le epoche.
E’ il campo energetico, piuttosto che i germi o i geni, la forza che determina in maniera definitiva se siamo sani o se siamo malati, ed è la forza che deve essere utilizzata per guarire.
Noi siamo uniti, connessi e indivisbili dal nostro universo, e la nostra unica verità fondamentale è la nostra relazione con esso anche se di questa con i nostri sensi non ce ne rendiamo conto.
Il “campo”, come aveva espresso Einstein concisamente, “è l’unica realtà”.
Fino ad oggi la biologia e la fisica sono state ancelle di prospettive adottate da Isaac Newton , il padre della fisica moderna.
Tutto cio’ che usiamo attualmente per definire il nostro mondo ha origine da idee formulate nel diciassettesimo secolo, e ancora oggi costituiscono la spina dorsale della scienza moderna anche se ci sono dati accertati che varrebbe la pena soppiantassero questa visione e sarebbe necessaro rifare una tabula rasa, cosa improponibile per chi ha investito capitali e interessi in quella scienza ormai superata.
Queste vecchie teorie ancora utilizzate come indiscutibili, rappresentano tutti gli elementi dell’universo come isolati l’uno dall’altro, divisibili e completamente autonomi ; alla loro essenza, hanno creato una visione mondiale di separazione.
Newton rappresento’ un universo materiale nel quale singole particelle di materia obbediscono a determinate leggi che descrivono il moto attraverso lo spazio ed il tempo; L’UNIVERSO DESCRITTO COME UNA MACCHINA.
Prima che Newtono formulasse le sue leggi del moto, il filosofo francese Renü Descartes, ideo’ un concetto alla sua epoca rivoluzionario, secondo cui noi, rappresentati dalle nostre menti, siamo separati dai nostri corpi di materia inerte e senza vita, corpi che sono solamente un altro tipo particolare di veicolo ben rodato.
In base a questa visione l’universo è composto da un mucchio di piccoli oggetti discreti che si comportano in maniera prevedibile. Il piu’ separato tra tutti questi oggetti dell’universo è l’essere umano. Noi siamo fuori da questo universo e lo guardiamo nel suo interno.
Allo stesso modo i nostri corpi in qualche modo sono separati e sono qualcosa di diverso dalla nostra vera essenza: le menti consapevoli che osservano.
L’universo Newtoniano puo’ si rispettare delle leggi stabilite, ma è fondamentalmente un luogo solitario e desolato.
L’universo continua, come un vasto meccanismo, a prescindere dalla nostra presenza.
Con poche ed abili mosse Newton e Descartes hanno strappato Dio e la vita dal mondo della materia, e noi e la nostra consapevolezza dal centro del nostro mondo.
Hanno estrapolato il cuore e l’anima dell’universo, lasciando sulla sua scia solo una collezione di parti interagenti senza vita.
E la cosa piu’ sconvolgente di tutte è che la visione di Newton ci separa completamente dalla struttura dell’universo.
Dopo Newton , Charles Darwin con una immagine umana ancora piu’ tetra. La sua teoria dell’evoluzione ritoccata dai neo darwinisti, considera la vita come casuale, predatrice, senza scopo e solitaria: se non sei il migliore non sopravvivi. Non sei niente di piu’ di un caso prodotto dall’evoluzione.
La vasta complessità dell’eredità biologica dei tuoi antenati si riduce semplicisticamente ad un unico aspetto centrale: la sopravvivenza. Mangia o vieni mangiato.
L’essenza della tua umanità è un terrorismo genetico, che si sbarazza in maniera efficiente di qualsiasi anello piu’ debole.
La vita non riguarda la condivisione e l’interdipendenza, la vita concerne il vincere, l’arrivare prima, la vita come competizione dove chi perde sparisce. E se ce la fai veramente a sopravvivere, allora sei da solo all’apice dell’albero evolutivo.
Questi paradigmi, l’universo come macchina e l’uomo come una macchina da sopravvivenza, hanno portato ad una padronanza tecnologica dell’universo, ma d’altro canto hanno comportato una scarsissima reale conoscenza che abbia una qualsiasi importanza centrale per noi. Ci siamo persi per secoli a cercare di conoscere piccoli particolari in continua evoluzione del DISEGNO globale che non siamo mai riusciti a vedere distratti da quella miriade di particolari, tra l’altro visti diversamente da ognuno di noi, mentre il grande panorama, enorme incombeva su di noi in attesa di essere solo sfiorato col pensiero per iniziare ad essere finalmente capito… L’uomo è quello che mentre io indico la luna con il dito guarda il dito e non si accorge della luna…….
Ad un livello spirituale e metafisico queste visioni obsolete ma attuali come utilizzo, hanno portato al piu’ brutale e disperato senso di isolamento, e non ci hanno avvicinato per nulla alla comprensione dei misteri fondamentali della nostra stessa esistenza:come pensiamo, come inizia la vita, perché ci ammaliamo, come una singola cellula diventa una persona completamente formata e anche cosa accade alla consapevolezza umana quando moriamo.
Anche se cio’ non appartiene alla nostra esperienza ordinaria, continuiamo ad essere apostoli “alieni” verso queste visioni del mondo, che lo rappresentano come meccanizzato e separato.
Molti di noi cercano rifugio dalla realtà della nostra esistenza che consideriamo dura e nichilista, nella religione, che puo’ offrire qualche soccorso con i suoi ideali di unità, comunione e scopo, ma lo fa attraverso una visione del mondo che contraddice quella abbracciata dalla scienza.
Chiunque abbia cercato una vita spirituale ha dovuto lottare con queste opposte visioni del mondo, cercando inutilmente di riconciliarle.
QUESTO MONDO DELLA SEPARAZIONE DOVREBBE ESSERE STATO DISTRUTTO, una volta per tutte, dala scoperta della fisica quantistica nella prima parte del ventesimo secolo.
Quando i pionieri di questa fisica hanno scrutato proprio nel nucleo della materia, sono rimasti sbalorditi da quello che hanno visto.
I piu’ minuscoli pezzettini di materia non sono neppure materia, come noi la conosciamo, e neppure un insieme di qualcosa, ma , a volte, una cosa, altre volte qualcosa di molto diverso.
E cosa ancora piu’ strana, sono spesso molte cose possibili tutte nello stesso istante.
Il fatto ancora piu’ eclatante è che queste particelle subatomiche non hanno alcun significato isolatamente, ma solamente diventano fondamentali ed importanti se sono in relazione con tutto il resto dell’insieme…….
Al suo livello piu’ elementare la materia non puo’ essere sminuzzata in unità autonome, ma è completamente indivisibile.
Si puo’ capire l’universo soltanto considerandolo come una ragnatela dinamica di interconnessioni. Una volta che le varie componenti materiali, le cose, entrano in contatto, rimangono per sempre in contatto attraverso tutto lo spazio e tutto il tempo. Anzi, proprio lo spazio ed il tempo sembrano essere costrutti arbitrari, non piu’ applicabili a questo livello del mondo.
Il tempo e lo spazio , per come noi li conosciamo, in effetti, non esistono. Tutto cio’ che appare davanti agli occhi è un lungo panorama di presente.
I pionieri della fisica quantistica, Schrodinger, Heisenberg, Bohr e Pauli, avevano una vaga idea del territorio metafisico nel quale erano sconfinati.
Se gli elettroni sono connessi in ogni luogo nello stesso momento, cio’ implica qualcosa di profondo sulla natura dell’universo nell’insieme.
Pauli esamino’ la psicoanalisi e gli archetipi della cabala, Bohr il TAO e la filosofia cinese, Schrodinger la filosofiaindu’, Heisenberg la teoria platonica della greciaantica.
Cio’ nonostante, una teoria coerente delle implicazioni spirituali della fisica quantistica, rimase al di la delle loro capacità di comprensione.
Niels Bohr aveva appeso un cartello sulla sua porta con scritto sopra: Vietato l’ingresso ai filosofi. Lavori in corso.
C’era un altro lavoro piuttosto concreto da completare con la teoria quantistica di Bohr ed i suoi colleghi erano arrivati sino ad un certo punto con i loro esperimenti e la loro comprensione.
Altri scienziati seguendo la via di questi pionieri ,avevano naturalmente assunto, visto che gli esperimenti precedenti erano stati effettuati in laboratorio con particelle subatomiche di materia inanimata, che questo strano mondo quantistico esistesse soltanto nel mondo della materia morta,
Qualsiasi cosa viva obbedisce ancora alle leggi di Newton e Descartes. Una visione questa, che ha informato completamente la medicina e la biologia moderne; persino la biochimica basa i suoi studi sulla collisione e sulle forze Newtoniane.
E cosa dire di Noi??? All’improvviso abbiamo assunto un ruolo centrale in ogni processo fisico, ma nessuno lo ha completamente riconosciuto. I Pionieri del quanto avevano scoperto che il nostro coinvolgimento con la materia è cruciale. Le particelle subatomiche esistono in tutti gli stati possibili finchè non vengono disturbate da noi , con la misurazione o con l’osservazione, e a qul punto finalmente si placano in qualcosa di concreto.
La nostra osservazione, la nostra consapevolezza umana, è completamente centrale in questo processo di flusso subatomico, flusso che realmente diventa qualcosa di fisso.
Eppure noi non siamo in nessuna delle equazioni matematiche di Heisenberg o di Schrodinger.
Avevamo capito che noi siamo in qualche modo la chiave, ma non sapevamo in quale serratura introdurci.
Per quanto riguardava la scienza noi stavamo ancora guardando dal di fuori come se non ne facessimo ancora parte.
Tutti gli elementi disgiunti della fisica quantistica non sono mai fusi in una teoria coerente, e la fisica quantistica si è ridotta ad uno strumento tecnologico, estremamente valido e vitale per costruire le bombe e gli apparecchi elettronici moderni. Le implicazioni filosofiche venivano dimenticate, e tutto quelle che rimaneva erano i suoi vantaggi pratici.
La truppa dei fisici moderni aveva la volontà di accettare la bizzarra natura del mondo quantistico, perché la matematica, come le equazioni di Schrödinger, funziona veramente bene, ma scuoteva il capo in segno di disapprovazione di fronte alla contro-intuività di tutto cio’.
Come possono gli elettroni essere in contatto con ogni cosa contemporaneamente? Come puo’ un elettrone non essere una singola cosa fissa finchè non viene esaminato o misurato? Come puo’, qualsiasi cosa nel mondo, essere in effetti concreta, se è una illusione quando si inizia a guardarla da vicino?
La risposta dei fisici era asserire che c’è una realtà per ogni cosa piccola, e un’altra realtà per le cose molto piu’ grandi in cui sono inserite le stesse cose piccole; una realtà per le cose che sono vive, un’altra per le cose che non lo sono, e accettare queste evidenti contraddizioni proprio come si possono accetare gli assiomi basilari di Newton. Queste sono le regole del mondo e devono essere prese alla lettera.
La matematica funziona, e questo è tutto cio’ che conta.
Un piccolo gruppo di scienziati sparsi per il globo, non soddisfatto dell’utilizzo meccanico della fisica quantistica, ha richiesto una soluzione migliore a molte delle numerose domande che rimanevano senza risposta.
Nelle loro indagini e nei loro esperimenti, questi scienziati hanno ricominciato dove i pionieri della fisica quantistica avevano rinunciato, e hanno iniziato ad esplorare piu’ a fondo.
Alcuni hanno ripensato alle poche equazioni che sono state sempre sottratte nella fisica quantistica. Queste equazioni rappresentano il campo del punto zero, un oceano di vibrazioni microscopiche presenti nello spazio esistente tra le cose.
Hanno capito che se il campo del punto zero viene incluso nella nostra concezione della natura piu’ fondamentale della materia, allora il vero sostegno del nostro universo è un mare di energia pulsante, un vasto campo quantistico.
Se cio’ fosse vero, tutto sarebbe connesso a qualsiasi altra cosa attraverso una ragnatela invisibile ai comuni 5 sensi umani.
Hanno anche scoperto che siamo fatti tutti della stessa sostanza essenziale (percio’ uguali anche se diversi).
A livello piu’ fondamentale, gli esseri viventi, inclusi gli esseri umani, sono pacchetti di energia quantistica che scambiano costantemente informazioni con questo mare inesauribile di energia.
Le cose viventi emettono una debole radiazione, e questo è l’aspetto cruciale dei processi biologici. L’informazione riguardante tutti gli aspetti della vita, della comunicazione cellulare alla vasta rete di controlli del DNA, viene comunicata attraverso uno scambio a livello quantistico. Persino le nostre menti, quelle altre cose apparentemente cosi’ al di fuori delle leggi della natura, operano in accordo a processi quantistici. Pensare, sentire, ogni funzione cognitiva superiore, ha a che fare con l’informazione quantistica pulsante simultaneamente attraverso i nostri cervelli ed i nostri corpi. La percezione umana accade grazie all’interazione tra le particelle subatomiche dei nostri cervelli e del mare di energia quantistica. Risuoniamo, letteralmente , con il nostro mondo.
Queste scoperte comunque sono straordinarie anche se eretiche; in un solo colpo hanno sfidato molte delle leggi basilari della biologia e della fisica.
Quello che si è riusciti a scoprire sarebbe nientedimeno che la chiave per tutta l’elaborazione e lo scambio di informazione nel nostro mondo con noi inseriti, dalla comunicazione fra le cellule fino alla percezione del mondo nell’insieme.
Hanno trovato risposte ad alcune delle domande piu’ profonde della biologia a proposito della morfologia umana e della consapevolezza vivente. Qui, nello spazio che viene definito “morto”, è possibile che si trovi la vera e propria chiave della vita stessa.
In maniera ancora piu’ fondamentale , hanno fornito l’evidenza del fatto che tutti noi siamo collegati gli uni con gli altri, e collegati con l’universo a partire dalla vera essenza del nostro essere.
Attraverso esperimenti scientifici hanno dimostrato che ci potrebbe essere qualcosa di simile ad una forza vitale che fluisce attraverso l’universo, QUESTO è STATO CHIAMATO , IN TERMINI DIVERSI, come consapevolezza collettiva o, come hanno fatto i teologi, Spirito Santo.
Hanno fornito una spiegazione plausibile in tutte quelle aree in cui il genere umano ha sempre avuto solo fede, senza nessuna solida evidenza o adeguata spiegazione, a partire dall’efficacia della medicina alternativa, fino alla preghiera di una vita dopo la morte. Ci hanno offerto, in un certo senso, una scienza della religione.
A differenza della visione del mondo di Newton o di Darwin, la loro è una visione che esalta la vita. Queste sono idee che possono conferirci potere, con le loro implicazioni di ordine e di controllo. Non siamo semplicemente un caso fortuito della natura; c’è uno scopo e una unità nel nostro universo e nel nostro posto nel mondo, e, abbiamo una voce importante in esso.
Cio’ che facciamo e pensiamo ha importanza e, in verità, è fondamentale per creare il nostro mondo.
Gli esseri umani non sono piu’ separati gli uni dagli altri. Non esiste piu’ un noi e un loro (non esiste MIO). Non siamo piu’ alla periferia del nostro universo, guardando dentro dal di uori.
Possiamo occupare il nostro posto di diritto, di nuovo al centro del nostro mondo.
Queste idee sono state un vero e proprio alto tradimento. In molti casi questi scienziati hanno dovuto combattere con una azione di retroguardia contro un sistema trincerato ed ostile. Le loro indagini sono andate avanti per trenta anni, ampiamente non riconosciute o sppresse, ma non a causa della qualità del lavoro. Gli scienziati, tutti provenienti da istituzioni credibili e di prima grandezza (Università di Princeton, Università di Stanford, altri istituti di prim’ordine di Germania e Francia), hanno prodotto una sperimentazione impeccabile. Nondimeno i loro esperimenti hanno attaccato una quantità di dogmi che sono ritenuti sacri e proprio alla base della scienza moderna, della politica moderna e dell’economia moderna.
Non si sono adattati alla visione scientifica prevalente del mondo, ovvero a quella dell’universo inteso come una macchina. Riconoscere queste nuove idee richiede una demolizione di molto di cio’ in cui la scienza moderna crede e, in un certo senso, implica un ricominciare da zero, anche dal punto di vista economico e politico e rimette in discussione come deve essere considerato e utilizzato cio’ che viene definito progresso e se veramente questo lo sia, se non un consolidare qualcosa di oramai superato ed obsoleto e come la faccia oscura della scienza stia procurando danni non visibili con la scienza Newtoniana ma evidentissimi con la scienza Quantica e tra questi nel campo medico il CANCRO e l’AIDS.
La vecchia guardia ha rifiutato decisamente l’offerta. Queste nuove idee non si adattano alla vecchia visione del mondo, quindi devono, secondo la vecchia guardia ,essere sbagliate.
Ma oramai è troppo tardi. La rivoluzione è inarrestabile. Gli scienziati che sono stati artefici di queste sperimentazioni e scoperte, sono semplicemente pochi dei pionieri, una piccola rappresentanza di un movimento piu’ grande.
Molti altri sono immediatamente dietro di loro, e stanno sfidando, sperimentando, modificando le loro visioni, impegnati in un lavoro in cui tutti i veri esploratori si impegnano.
Piuttosto che licenziare queste informazioni in quanto non si adattano alla visione scientifica dell’universo, la scienza ortodossa dovrà inziare ad adattare la sua visione del mondo per aggiornarsi, e lo stesso deve fare la politica.
E’ arrivato il momento di rimettere Newton e Descartes al loro posto, come i profeti di una viione storica che è stata oramai sorpassata e allo stesso modo devono essere messi sui libri di storia i politici e la politica attuale superati dalla scienza, devono adeguarsi alla scienza nuova con una forma di POLITICANUOVA.
La scienza puo’ essere solo un processo di comprensione del nostro mondo e di noi stessi, piuttosto che essere un insieme di regole per sempre fissate, e con l’introduzione del nuovo, il vecchio deve spesso essere abbandonato e per l’ottenimento di questo obiettivo è necessario anche l’impegno politico perché la scienza è schiava della politica in questo mondo dove c’è chi detiene il potere e lo esercita con le leggi usando i dogmi: ma se i dogmi sono sfatati e la politica non se ne vuole rendere conto o gli è piu’ utile non rendersene conto, due sono le cose: la politica attuale è inadatta a gestirci e va cambiata, o è gestita per altri fini che non quelli per cui è sorta la politica e quindi va cambiata la politica e anche chi la esercita pertanto è nostro dovere ripartire con nuove regolo politiche e con i nuovi dogmi utilizzabili dalla politica per meglio gestire noi stessi evitando di essere gestiti da chi ha altri interessi considerando ancora il genere umano suddivisi in categorie contrapposte dove solo alcuni hanno il dono della verità e devono quindi per unzione divina imporlo ai “senza luce”.
Come molte rivoluzioni, perché di rivoluzione si tratta, è iniziata con piccole sacche di ribellione , che si sono raccolte con uan forza ed un impeto individuali; un importante passo avanti in un’area, una scoperta in un’altra, piuttosto che come in come in un unico grande movimento di riforma unificato. Manca adesso la componente politica ed è giunto il momento di aggiungere anche questo anello alla catena.
Sebbene consapevoli delle attività reciproche, questi sono uomini e donne di laboratorio, a cui spesso non piace avventurarsi oltre la sperimentazione per esaminare tutte le implicazioni delle loro scoperte nel contesto delle altre prove scientifiche che vengono alla luce e tantomeno ipotizzare il loro utilizzo politico nella gestione degli stati e dei territori, oppue sono persone che non hanno sempre il tempo necessario per mettere le loro scoperte nel contesto delle altre prove scientifiche che vengono alla luce .
Ogni scienziato è in un viaggio di scoperta, e ognuno ha scoperto una zolla di terreno, ma nessuno è stato abbastanza coraggioso da dichiararla come parte di un nuovo continente; chi si disperde nei particolari… a volte non puo’ vedere l’oggetto intero….. se è troppo vicino riesce a cogliere le sfumature, ma è troppo vicino per vederlo nell’intierezza per cui è necessario avvicinarsi, allontanarsi, girarci intorno , solo cosi’ avremo una visione dell’insieme capendo anche come funzionano i particolari e dovremo anche stare pronti all’idea che questi particolari si modifichino modificando anche l’insieme; non si puo’ rimanere fermi sulle proprie posizioni, e qualora lo si facesse , si dovrebbe avere la lungimiranza di fare in modo che quelle posizioni possano essere modificate da chi è andato avanti avendo le capacità che noi abbiamo perso non potendo l’essere umano sapere tutto di tutto, ma puo’ l’essere umano comunicare con gli altri, dare e ricevere.
PoliticaNuova rappresenta il primo tentativo di sintetizzare questa ricerca disparata in un insieme coeso. Nel farlo fornisce anche una conferma scientifica su aree cje sono state largamente parte del dominio della religione, del misticismo, della medicina alternativa o della speculazione New Age.
Tutto cio’ che sta alla base di questi discorsi è fondato sulla solida realtà della sperimentazione scientifica, ma i tasselli dispersi nell’universo delle varie scienze ed arti sono paragonabili ad un grande puzzle dinamico ed è fondamentale farli combaciare e continuamente sorvegliarli per le necessari modifiche dovute ai cambiamenti; pertanto è fondamentale sottolineare che questo partito o meglio movimento, è, come il decano emerito di Princeton Robert Jahn ama dire, un lavoro in corso.
Come tutte le nuove idee questo partito deve essere visto come un primo tentativo di presentare una forma di governo determinata dalle necessitä individuali, obbligatoriamente diverse anche se spesso simili, in un modello coerente, porzioni del quale dovranno essere raffinate nel futuro.
Un’idea corretta non puo’ mai essere definitivamente dimostrata.
La cosa migliore che la scienza e la politica possano mai sperare di raggiungere è di smentire idee sbagliate.
Ci sono stati molti tentativi per screditare le nuove idee che sono state elaborate da scienziati con buone credenziali e buoni metodi di verifica; finora nessuno di questi ha avuto successo.
Finchè non verranno confutate o raffinate, le scoperte di questi scienziati rimangono valide e la politica ha l’obbligo morale civile sociale ed etico di tenerne conto, ma deve anche averne la capacità.
E’ giunto il momento che la politica ritorni scienza e non rimanga arte come è attualmente, gestita da artisti, piu’ giullari e animali da spettacolo tendenti a speculare sulle affettività del cittadino a libro paga di chi nell’ombra gestisce realmente il potere nel mondo, quindi è nostro dovere come scienziati, come professionisti, come artigiani come lavoratori, come genitori, come insegnanti, come gente che produce onestamente senza speculare , togliere la politica a chi della politica ne ha fatto un mestiere, la politica per il potere e non per la corretta ed idonea gestione del bene pubblico riconosciuto come ben pubblico dalla scienza che si occupa di quegli argomenti e non devono il commercio per il commercio ed il denaro come bandiera di valore personale, diventare poteri assoluti e dominare il mondo speculando sui bisogni materiali e costringendo a scomparire i bisogni emozionali affettivi basati sul rispetto sulla stima sull’affetto, trasformandoli in odio, competizione, prevalenza, egoismo.
Questo manifesto di fondo di questo partito POLITICANUOVA è rivolto agli addetti ai lavori e ai profani.
A volte le nuove idee radicali richiedono pazienza per essere comprese; parecchi concetti e nozioni che sono alla base di questa necessità di cambiamento sono piuttosto difficili e necessitano di noiose e terribili spiegazioni, specie per chi è da sempre condizionato dalla fisica Newtoniana e Cartesiana l’unica che ci è stata insegnata, inoltre cambiare le abitudini in cui siamo sempre vissuti induce a sforzi enormi e a ansie e paure dell’ignoto, ma dobbiamo smetterla do pensare a tutto nel mondo come separato e inviolato.
In ogni caso è fondamentale ringraziare chi, uomini e donne di laboratorio, in gran parte sconosciuti, ha captato e portato alla luce lo straordinario nel corso della vita quotidiana, spesso senza comprenderlo appieno, il loro lavoro si è trasformato in una ricerca per la fisica dell’impossibile e sta a noi applicare nella gestione del quotidiano queste scoperte che ci renderanno la vita piu’ serena, armoniosa, felice e facile liberandoci dai moderni faraoni eliminando le inutili piramidi che possono dare posto soltanto al padrone della piramide ma che è stata costruita con le risorse di tutti godendone uno solo se godimento si puo’ avere nel possedere una struttura morta.
Noi siamo alla ricerca di altri valori che tutti abbiamo dentro ma che sono sepolti da anni di oscurantismo e di lavaggio dei cervelli usando le armi piu’ disparate e in primis la stampa e la televisone.
Questi valori più difficilmente misurabili e descrivibili sono molto più importanti per l’uomo perché costituiscono qualcosa di più affidabile della vaga felicità che si modifica troppo a seconda delle sensazioni dell’umore e di tanti altri valori ingovernabili e dipendenti da cause e mezzi a noi esterni.
Quello che succede oggi è che ci stanno rubando questi pochi punti di riferimento con la mondializzazione e proponendo la società multietnica.
Qualcuno o gruppi di qualcuno, ha deciso che tutti si debba sottostare a queste regole che sono innaturali e non provocano la felicità ma l’esatto contrario.
La felicità non è materiale ma è condizionata da affetti sensazioni ed emozioni.
Chi ci governa è solamente materialista e quando mette in campo dei valori, sostiene che questi siano universali e legittimi ma non è così.
Tutti abbiamo lo stesso diritto di avere diritti, ma non è detto che questi diritti siano uguali.
Un esempio, tutti abbiamo lo stesso diritto di essere felici, ma non è per nulla confermato che tutti siamo felici allo stesso modo.
Bisogna salire di un gradino…
Diritto ad essere felici…
E non voi sarete felici con……
La democrazia non è democratica perché impone a tutti regole che più comprendono territori vasti e meno sono condivise, quindi allargare il raggio di azione delle leggi significa commettere soverchierie sempre più grandi obbligando un numero maggiore di persone ad omologarsi contro la propria volontà.
Dal punto di vista libertà però l’anarchia assume maggior valore della democrazia, allora cosa fare? Andare oltre la democrazia attuale cercando di avvicinare la democrazia all’anarchia oppure di togliere quel tanto di utopico all’ anarchia da renderla possibile.
Il compromesso tra le due forme è semplice.. semplicissimo….
Ridurre al minimo gli stati democratici ovvero creare una confederazione di stati con il meno possibile di regole comunitarie e dando massima libertà agli stati aderenti di fare a livello sussidiario le proprie regole secondo i propri valori che nessuno potrà cambiare al massimo li potrà reprimere.
Il problema più grosso dovrebbe essere solo l’identificare quale sia l’entità minima col diritto di autodeterminarsi, ma anche questo è un falso problema perché sranno porprio i popoli o i cittadini a decidere se e quando autodeterminarsi e con chi vivere e secondo quali regole.
Il problema politica.
La politica è la scienza che ha un solo scopo….raggiungere la polis armoniosa, non la polis ricca….
Ovvero dare serenità, felicità e armonia ai suoi cittadini; la ricchezza a volte combacia con l’essere felice, spesso spessissimo invece provoca tensioni sociali e non armonia; uno stato non è una società per azioni che ha per obiettivo il realizzarsi di utili, deve far vivere nella maggior armonia possibile i propri cittadini ed i politici devono semplicemente essere degli scienziati al servizio dei cittadini per ottenere ciò che i cittadini hanno chiesto loro di ottenere e non viceversa.
La politica come scienza deve basarsi solo su dati certi, attendibili, verificabili e non come succede ora con dati affettivi, empatici, statistici, mal ripetibili, facilmente modificabili e manipolabili; chi svolge la politica con questi sistemi non è uno scienziato ma un artista e diventa quindi un venditore di fumo.
La relazione che avevo messo in macchina è molto ampia e qui ho cercato di fare un sunto sfiorando alcuni degli argomenti senza approfondirli perché diventerebbero pesanti e incomprensibili ; spero di avere una vostra integrazione di un pensiero su quanto scritto ora memore della riunione di ieri dove molti interrogativi hanno scosso la sicurezza di alcuni e motivato la determinazione di altri..
La battaglia è durissima, il sistema vive e sopravvive da secoli lasciando alle sue spalle morti e delusi qualcuno però deve pur contrapporsi a questo sistema in cui il grande fratello è addirittura schiavo di se stesso.
Io avevo elaborato la teoria dei paradossi che vi risparmio, ma il punto di partenza secondo me è semplice…
Dividere per poter unire… e non unire separando di fatto…
Essere uniti sotto la stessa bandiera, nello stesso stato centralista aumenta i conflitti e le tensioni.. quindi di fatto separa contrappone mentre invece la separazione in stati confederati autonomi unisce riducendo le tensioni sociali e contribuendo più di questa gestione pseusodemocratica etica, a ridurre l’armonia tra i cittadini.
Il metodo per mantenerci schiavi è molto semplice…
Il sistema utrilizza il metodo del divite et impera e mette in pratica ciò dividendoci in categorie e classi sociali, anche in uomo e donna…
E ci contrappone… così ci divide il sistema che dice di volerci unire…
Noi che vogliamo dividerci di fatto lo facciamo per voler essere più uniti.. loro unendoci di fatto ci dividono e ci mettono in contrapposizione….
Passano i secoli, passano gli uomini, si modificano i mezzi…
Ma i metodi alla fine sono sempre gli stessi… cambiano solo vestito e modo di presentarsi alla gente.
Soeren l’eretico.
Sicuramente no all’europa e ai privilegi…
E basterebbe far capire alla gente che solo rinunciando ai privilegi di categoria potremmo risolvere i nostri problemi di esseri umani che forse…. forse…. ma sperare quando le speranze sono disilluse è poco gratificante…l’importante è aver sempre voglia di portare avanti la battaglia…
Solo quando non hai più voglia di combattere sei realmente morto…anche da vivo…
Separare per unire…. Anziché unire dividendo
Dalla teoria die paradossi sempre del medesimo autore…. Io.