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Chi è più sporco da morire?

Qualche giorno fa ne aveva parlato Marzullo alla TV della RAI mostrando anche uno spezzone di Sporchi da Morire. Ora si parla del film su RAI 3 (http://www.brontolo.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-66ce5b57-fb1b-4cf8-8eb8-53a83eb991dd.html?homepage).

Alla trasmissione era ospite Corrado Clini, attuale ministro dell’Ambiente, naturalmente mai eletto da nessuno, burocrate di lunghissimo corso e, contrariamente alla tradizione, davvero esperto di ambiente. Esperto non come ricercatore, perché di ricerca lui non ne ha mai fatta, ma almeno è informato.

Proprio la sua

conoscenza della materia gli permette di recitare ciò che ha recitato su RAI3.

 

Che il personaggio sia un tifoso dei falò di rifiuti è un fatto inconfutabile. Io ne ricordo uno spot video che richiedeva un certo sprezzo del ridicolo presentato anni fa ad un convegno alle porte di Treviso. In quel filmato il nostro attuale ministro rappresentava un mondo da cartolina (oggi si dice da Mulino Bianco) grazie all’incenerimento dei rifiuti e questo nel contesto delle più stravaganti fesserie sparate da chi doveva lucrare su di un costruendo inceneritore e di qualche accademico da lupanare che recitava a soggetto. Incidentalmente l’inceneritore, sul quale io feci una consulenza per chi non lo voleva, non si fece.

Oggi, vestendo la gabbana di ministro, Clini è la figurina Panini di quella che è la politica italiota: non il perseguimento del bene comune ma la difesa furbesca d’interessi di parte come fa l’italico pater familias. Clini, che è tutt’altro che stupido, conosce i suoi polli e sa come scivolare in slalom addirittura elegante tra verità incontestabili e bugie che varrebbero una bocciatura alle scuole medie quando non tre Pater, Ave, Gloria dal confessore perché mentire è un peccato.

L’ineffabile Corrado nostro, ormai tutt’uno con il bronzo della sua faccia, sostiene che ciò che io dico non ha fondamento scientifico e che, vedi un po’, è smentito dall’epidemiologia e dalla legge.

È ovvio che, se fanfaluche del genere sono tollerabili in sindaci e assessori di modesta alfabetizzazione o in professori che sperano in qualche mancia, diventa difficile farlo con Corrado Clini. Potrebbe anche essere che il personaggio non conosca le indagini presentate addirittura dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’omologo ente inglese, dai medici francesi, da quelli irlandesi, dall’ISDE e da un’infinità di enti medici. Poterebbe essere che non conosca la disciplina chiamata econanotossicologia per la quale nascono continuamente società scientifiche e su cui esistono progetti di ricerca internazionali, Comunità Europea e Italia comprese. Potrebbe essere che Clini ignori che la legge prende in considerazione solo un’infima porzione degl’inquinanti prodotti dall’incenerimento dei rifiuti e che i limiti sono burocratici e non scientifici. Potrebbe essere tutto, ma io non ci credo. La mia impressione è che Clini ci stia prendendo scientemente per i fondelli.

Sorvolando, poi, sul mistero del sindaco di Salerno secondo cui il diluvio d’immondizie di Napoli è dovuto alla strategia Rifiuti Zero e sorvolando sul buonismo salottiero del giornalista, mi chiedo come mai a trasmissioni del genere si escluda regolarmente chi sull’argomento fa ricerca di prima mano. Non parlo di copia-incolla da Internet o di letture di articoli scritti da chi aveva letto un articolo scritto da chi, a sua volta, aveva letto un articolo scritto da chi, a sua volta… Parlo di ricerca vera fatta dal vero perché il resto è chiacchiericcio.

Se, poi, visto che qualcuno dal Dipartimento di Stato USA s’incomoda a venirmi a trovare, volesse farlo anche il ministro Clini o, volendo, avesse la grazia di ricevermi, oppure ancora fosse disponibile ad un dibattito pubblico, sappia che io sono pronto.

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Martigli
12 anni fa

Nessuno ci chiuderà gli occhiClini, Veronesi & C. Non è ignoranza, temo, ma interesse specifico. Comunque ognuno di noi che ha a cuore veramente il benessere e la salute e non il PIL, combatte la sua battaglia quotidiana e personale. Vedrò Veronesi alla Fiera del Libro a Torino, proverò a chiedergli un confronto e lo inviterò alla proiezione del film Sporchi da Morire, dove e quando vuole. Sporchi da Morire mi ha aperto gli occhi. Antonietta Gatti e Stefano Montanari: comunque ogni giorno qualcuno apre gli occhi e alla fine non ci sarà ministro né plenipotenziario che riuscirà a farceli… Leggi il resto »