Blog

Che Fico!

Ieri sera, lo ammetto, forzandomi un po’, mi sono esposto alla TV per ascoltare il verbo dell’onorevole Roberto Fico, deputato grillino e del grillismo immagine archetipica che, ai tempi di Platone, avrebbe trovato posto nell’Iperuranio.

Senza dilungarmi punto per punto sulle insensatezze che hanno costellato la verbosità dell’Onorevole, insensatezze che sono religiosamente parte dell’armamentario stellato e proprio per questo costituiscono l’ossatura dei rito casaleggino, mi è piaciuto particolarmente l’insistenza sulla libertà d’informazione e sulla sua correttezza. Beh, chi ha idea delle censure addirittura feroci e delle distorsioni grottesche dei fatti così come dei silenzi che sono caratteristica peculiare del vangelo quotidiano partorito dal blog detto di Grillo (dal nome del profeta che scrive sotto dettatura divina) avrà trovato motivo di divertimento. In fondo, se, come l’Onorevole ha giustamente fatto più e più volte notare, l’Italia occupa un posto non proprio onorevole nella classifica della libertà di stampa, non è proprio un grillino colui che se ne deve scandalizzare. Esistesse solo il blog detto di Grillo, non credo esistano dubbi che noi italioti saremmo seri pretendenti all’ultimo posto, ora occupato dall’Eritrea.

Non posso tacere, per finire, la mia ammirazione per l’apostolo Fico quando ha ragguagliato i telespettatori a proposito del progetto a cinque stelle della riforma elettorale. Da quanto ho potuto capire estraendolo da un discorso che poco aveva da invidiare agli oracoli della Pizia, qualcuno verrebbe a bussare a casa mia. Non un paio di Mormoni ma un angelo (da una radice indoeuropea che significa “uomo mandato”) del profeta Beppe che mi spiegherà che cosa significa sistema maggioritario e che cosa proporzionale. Poi mi dirà “Vai al computer e vota.”Io correrò al calcolatore, così come faranno tutti i braccianti calabresi. Il mio parere correrà allora, come il loro, nella mitica RETE per finire tra le braccia del Padre, uno dei cui nove miliardi di nomi (vedi Arthur C. Clarke) è Gianroberto (Casaleggio). Qui, nella sua infinita saggezza, il Padre lo trasformerà miracolosamente in un nome a lui gradito e i grilli canterini friniranno la sua gloria.

Qualche empio blasfemo potrà chiedersi chi ci salverà dai salvatori.