Che aria tira?

“Buongiorno, sono Stefano Montanari direttore Scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena.

Forse molti di voi non sanno che  malattie mortali come la leucemia, l’ictus, l’infarto cardiaco, il cancro possono essere provocate dall’inalazione o dall’ingestione delle nanoparticelle che sono presenti nell’ambiente, polveri talmente piccole da essere capaci di penetrare nel nucleo cellulare e modificare il Dna, generando anche aborti e malformazioni fetali.

 

Le malattie che hanno questa origine sono classificate come “nanopatologie” e, per essere diagnosticate,  hanno bisogno di un microscopio elettronico particolare del costo di circa 400.000 Euro.

L’associazione Vita al Microscopio promuove la raccolta fondi per sostenere la ricerca sulle nanopatologie e il 18 e il 19 Giugno ad Ostia Lido, nell’area pedonale di Piazza Anco Marzio, inizierà la campagna di sensibilizzazione e d’informazione intitolata “Che aria tira? le polveri sottili e le nanoparticelle che mangiamo e respiriamo a norma di legge”.

Vi aspettiamo il 18 e il 19 Giugno dalle 10,00 alle 20,00 ad Ostia Lido Piazza Anco Marzio- Lungomare Toscanelli per sostenere la ricerca sulle nanopatologie e per sapere davvero che aria tira.”

Questo è il messaggio radiofonico che avevamo registrato e mandato a qualche radio per pubblicizzare un evento.

Troppo lungo: è un minuto e otto secondi e non c’è nemmeno un sottofondo musicale! Quindi, non lo trasmettiamo.

Assolutamente giusto. Le radio in questione dedicano ore a Christian che dedica la canzone a Deborah e Samantha che è innamorata di Gion ma lui non la guarda, ed è questo il servizio essenziale che offrono. Un minuto e otto secondi, per di più senza una musica sotto, per informare di qualcuno che cerca quattrini per una fesseria come salvare vite umane ed evitare scempi ambientali è una palla insopportabile.

Nessun problema: se ce la faremo, anche Deborah e Samantha, Christian e Gion, quando saranno più grandicelli, magari senza saperlo, potranno passeggiare in un bosco pulito con dei figli sani. E, se non ce la faremo, c’è sempre tanta musica alla radio!